Autore Redazione
mercoledì
9 Marzo 2016
23:09
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Eventi - Alessandria

All’Ambra arriva “Carnaio”: l’istinto e la sopraffazione

All’Ambra arriva “Carnaio”: l’istinto e la sopraffazione

ALESSANDRIA – “Avevamo l’urgenza di interpretare una situazione domestica dove i personaggi, che all’inizio sono caratterizzati da buonismo e cortesia ostentata, pian piano gettano la maschera. Il salotto dove si trovano diventa un contenitore dove i protagonisti si sentono liberi di svuotarsi delle loro frustrazioni individuali…. di mostrare che la coppia e i figli annullano la persona”.

Così Maurizio Pellegrino, noto attore Alessandrino al suo esordio come regista, parla di “Carnaio”, in scena venerdì 11 marzo, alle ore 21, al teatro Ambra di Alessandria. 

Carnaio racconta di due coppie di genitori (Raffaella Calorio, Massimo Orsi, Claudia Chiodi, Carlo De Bernardi) che si incontrano in modo intenzionalmente civile e pacato per discutere di un piccolo incidente occorso, durante una rissa al parco, tra i rispettivi figli.  Alla cortesia iniziale si sostituisce presto un’irrazionale ira che infrange ogni convenzione e svela il peggio di ognuno di loro, in una lotta che non ha più nulla di socialmente accettabile.

“Ho cercato di evidenziare sia l’aspetto comico che quello drammatico della storia”, spiega Pellegrino, “ci sono momenti di alta tragicità, portati dalla vicenda stessa, e altri molto divertenti  che rispecchiano la situazione brillante che si viene a creare…Tutto è puntato sulle intenzioni dei personaggi , sui profili psicologici ed emotivi e sulle loro sfumature, frutto di un lungo lavoro di training con gli attori.  Ad esempio Massimo Orsi interpreta un borghese dipinto come colto e progressista dalla moglie, ma poi si scopre e si rivela un debosciato che ama solo la televisione e il divano. “

Il testo è un crescendo destabilizzante. I protagonisti, inizialmente integrati nel loro ruolo di coniugi e genitori, rispettano un’alleanza di coppia, per poi dissociarsi e creare alleanze tra sessi e infine scadere in una lotta di tutti contro tutti. Lo spettatore è coinvolto nell’imbarazzo che si crea costantemente sulla scena. “Uno dei protagonisti riceve tantissime telefonate. Ho voluto che queste telefonate risultassero fastidiose anche per il pubblico, dilatandone la durata e le pause di silenzio…Sempre allo scopo di coinvolgere, ho giocato anche tanto sulla sorpresa e sul cambio di ritmo

Una prova d’attore per una pièce intessuta di dialoghi tesi e, a tratti, ironici che rivelano insoddisfazioni intime e nascoste che improvvisamente debordano.

Il costo del biglietto è 7 euro.

Nicoletta Cavanna

 

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