17 Marzo 2016
08:19
Giornate Fai di Primavera; ecco cosa vedere oggi in provincia
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Oltre 380 città italiane coinvolte, più di 900 siti visitabili in Italia e ben 23 siti nella sola provincia di Alessandria, questi i numeri della 24° edizione delle Giornate del Fai, il più importante “Bene di piazza” dedicato ai beni culturali, organizzato dal Fondo Ambiente Italiano. Arte, cultura, architettura, storia, archeologia, saranno i protagonisti delle Giornate di Primavera del Fai, che continuano anche questa domenica 20 marzo. Da Alessandria a Novi Ligure, da Serravalle a Libarna, da Casale Monferrato a Castellazzo Bormida, da Pontestura a Predosa fino a Denice, Piovera, Montecastello, Carpeneto, Bosco Marengo, Castelletto d’Orba, Mornese, Tortona e Felizzano. Saranno queste le città e i piccoli borghi che per due giorni metteranno in mostra la loro ricchezza artistica e architettonica.
A Felizzano in via Fubine 9 apre il Parco scientifico, immersi nella natura con la guida di esperti e l’uso di telescopi, a luce bianca e due a spettro dell’idrogeno, il Sole e il suo potere, fonte di vita, sarà il soggetto d’indagine. I visitatori avranno la possibilità di scoprire come gli antichi riuscivano a misurare il tempo e le azioni della cromosfera solare. Saranno anche organizzati da ciceroni speciali alcuni laboratori a cui parteciperanno allievi dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Felizzano.
Con il gruppo Fai di Alessandria, sarà possibile visitare il Castello di Montecastello, il manufatto fatto risalire nel XIII, più attendibile nel XVI secolo, troneggia nella sommità della collina, con la sua alta torre e i quattro torrioni ai vertici. I decori invece risalgono per il decorativismo del portale, dell’ingresso d’onore, le scale e la ringhiera al Settecento. Molto interessanti anche gli interni come la cappella costruita in onore di San Carlo.
Ad Alessandria in via Guasco 33, riapre la Chiesetta costruita presumibilmente nel 1600 e riedificata nel 1788, dedicata alla Beata Vergine Assunta. La pala d’altare rappresenta San Rocco in ginocchio davanti alla Beata Vergine Assunta. Passò da un proprietario all’altro,ognuno di loro ci mise le le mani, abbellendola secondo i propri gusti. Nel 1868 venne acquistata dagli avi dell’attuale proprietario che provvidero a restaurarla nel 1888. L’edificio sacro che nella facciata rappresenta elementi misti tra tardo Barocco eNeoclassico ha però un graziosissimo interno barocco. L’esterno, é stato completamente restaurato.
A Predosa, in frazione Retorto, nelle due giornate del Fai si potranno ripercorrere i luoghi che testimoniano il glorioso e fiorente passato del borgo, la corte signorile centrale con palazzo, chiesa e parco, a cui sono state aggregate, nel corso dei secoli, quattro corti rustiche. Del passato,ancora oggi conserva le caratteristiche della “curtis”, per proteggersi dai pericoli del mondo esterno. Dalle documentazioni reperite la storia del borgo é fatta risalire alla concessione in dote di Retorto da parte di Ugo di Provenza, allora Re d’Italia, a Berta di Svevia, vedova di Rodolfo II di Borgogna (già Re d’Italia) e sua sposa in seconde nozze.
Saranno due amanti della storia castelletese i ciceroni che accompagneranno i visitatori alla scoperta della Chiesa di via Montesano a Castelletto d’Orba. L’edificio romanico con bassorilievi che illustrano il cristianesimo era in realtà un tempio pagano fino alIV secolo dopo Cristo,trasformato poi in chiesa dal vescovo di Tortona, S. Innocenzo. La chiesa,che dall’anno mille é situata all’interno del cimitero, presenta pregevoli dipinti e affreschi del XIII, XIV e XV secolo
Le giornate del Fai sono un’occasione di apertura straordinaria dell’Oratorio della Santissima Trinità, vicino a porta della Valle, una delle quattro di accesso alla città di Novi Ligure. Costruito alla fine del Quattrocento, ma deve l’aspetto odierno agli interventi compiuti tra Sei e Settecento, presenta un aspetto maestoso con eleganti decori a stucco che coprono i tre altari. Nella sala della Confraternita costruita nel 1694 si trovano affreschi,del pittore cremonese Pietro Cavatorta e la grande cassa processionale in cartapesta, in via di restauro .Le tele di pittori del Seicento e Settecento genovese sono state spostate e conservate nella vicina chiesa di Santa Chiara. Sempre a Novi Ligure grazie all’interessamento dei volontari del Fai sarà aperto anche l’Oratorio di Santa Maria Maddalena che conserva un ricco patrimonio artistico tutelato dalla Confraternita dei Disciplinanti. All’interno il scenografico e imponente Calvario composto di oltre quindici statue in legno a grandezza naturale, il modello ligneo settecentesco riproducente la città di Novi e due crocifissi in legno di cui uno attribuito alla scuola dello scultore genovese Maragliano. Sarà possibile visitare anche la sala capitolare al primo piano con opere artigianali settecentesche collegate al rito o alle cerimonie processionali (candelabri, carteglorie, gonfaloni, abbigliamento processionale, ecc.).
In via Borgo Alto, a Mornese sarà aperto il Castello risalente al secolo XIV e il suo parco, circondato da mura, l’antico manufatto domina il paese e dalla torretta si gode un panorama che spazia dal Monviso al Monte Rosa e all’Appennino. Il Castello apparteneva alla famiglia Doria, dalle documentazioni dal 1241, all’interno é ancora conservata la biblioteca in pieno stile Luigi XVI proveniente da una villa Vesuviana.
Anche a Casale Monferrato, sarà aperta al pubblico la biblioteca del Seminario Vescovile fondata nel 1738 passata con decreto napoleonico nel 1805 al Comune e restaurata dal vescovo Giovanni Crisostomo Villaret. Grazie al teologo e bibliotecario Gaspare Seggiaro nel 1832, i libri vennero catalogati e collocati negli eleganti scaffali scolpiti in noce, riordinato dal bibliotecario don Cristoforo Sala che compilò il catalogo a schede dei 30 mila volumi, 160 incunaboli, 400 edizioni rare e 120 manoscritti tra cartacei e pergamenacei. In occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante, sarà esposto il prezioso incunabulo “Arbor vitae crucifixae” di Ubertino da Casale e una rara cinquecentina della Divina Commedia con commento di Cristoforo Landino.
A Denice, nel delizioso centro medievale, noto per la Stele romana e la torre romanica, invece il Fai propone un itinerario in Via del Levante, nel cuore dell’antico borgo si potranno ammirare le facciate delle antiche case con installati piatti,piastre, sculture in ceramiche di 63 autori contemporanei, tra cui Carlos Carlè, Milena Milani, Ugo Nespolo, Renata Minuto, Sandro Lorenzini.
La sede della congregazione orionina Piccola Opera della Divina Provvidenza, a Tortona in Via Emilia, 59 , sarà aperta in occasione delle Giornate del Fai. La “Casa Madre”, detta anche semplicemente “Il Paterno” conserva la testimonianza e la storia di Luigi Orione, la camera, l’’aula per lo studio, il refettorio e la cappelletta dove salutò per l’ultima volta i suoi chierici.
Non poteva nelle giornate dei Beni culturali mancare il Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo, voluto da Pio V Ghisleri, originario di Bosco Marengo, i cui lavori iniziarono nel tardo 500. Comprende la Chiesa di Santa Croce, due chiostri interni intitolati “dei Morti o Piccolo” e “Grande o della Cisterna”, il Refettorio e la sala Capitolare. Al primo piano è ubicata la splendida biblioteca, le carceri e i vecchi dormitori, trasformati nel 1934 a riformatorio che è rimasto attivo fino alla fine del 900. Di notevole pregio il coro ligneo all’interno della Chiesa, realizzato da Giovanni Gargiolli e Angelo Marini (1569 e 1570).
A Piovera Il gruppo FAI accompagnerà i visitatori alla scoperta del grazioso piccolo paesino medievale, attraverso un itinerario che spazierà tra il Castello, la Chiesa di San Michele Arcangelo, l’Arco, l’Auditorium e l’Oratorio della Confraternita di San Giovanni Battista. Per i soci FAI sarà possibile visitare le splendide cantine del Castello.
A Serravalle Scrivia sabato saranno presentati gli Atti del Convegno “Amantissimo dell’illustrazione di mia patria. Gianfrancesco Capurro tra scuola e archeologia”, nella Sala Consiliare del Comune di Serravalle Scrivia. Sempre a Serravalle Scrivia, in Via Arquata, 63 é imperdibile nelle giornate di Primavera del Fai la visite guidata con esperti archeologi della città romana di Libarna, posta in età imperiale in una delle vie più strategiche, la via Postumia. Sarà possibile scoprire i reperti, l’anfiteatro,il teatro, le abitazioni di due quartieri, le strade. All’erudito canonico Gianfrancesco Capurro, si deve il recupero di molti reperti dell’antica città, oggi conservati nell’area museale presso gli spazi del comune di Serravalle.
Anche a Castellazzo Bormida grazie ai volontari del Fai, sarà possibile visitare la Torre dell’orologio e la Parrocchia Santa Maria della Corte.
Invece, a Carpeneto, in piazza Vittorio Emanuele, dalle 10 alle 18, si potrà visitare l’Oratorio in stile barocco della SS.Trinità. Inoltre, nella parrocchiale si svolgerà una mostra di sculture lignee appartenenti alle chiese del Comune di Carpeneto. La mostra, dal titolo “Anime nel legno: la scultura lignea delle chiese di Carpeneto”, presenterà un repertorio di opere di periodi diversi e di differente valore artistico.
Infine, a Pontestura, le giornate Fai saranno dedicate alle visite guidate del teatro Giuseppe Verdi di piazza Castello. Sabato e domenica le visite guidate seguiranno il seguente orario: la mattina dalle 10 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 14.30 alle 17.