13 Maggio 2016
14:32
Inizia Scatola Sonora con un omaggio a Umberto Eco
ALESSANDRIA – Dal 14 al 25 maggio si svolge la 19esima edizione di Scatola Sonora, il Festival Internazionale di opera e teatro musicale di piccole dimensioni a cura del Conservatorio “A.Vivaldi”. Nella magica cornice del complesso di San Francesco, Ex Ospedale Militare, si apre sabato 14 maggio alle 17 il Festival con un omaggio a Umberto Eco, il personaggio forse più importante della cultura contemporanea italiana; nella città in cui è nato, con le persone che lo hanno conosciuto e con il linguaggio a noi più proprio, quello della musica.
L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali, di cui il Direttore Salvatore Rizzello porterà un saluto, insieme con un intervento della prof.ssa Stefania Sini.
Preziosa è la presenza di Gianni Coscia e Gianluigi Trovesi, per i quali Eco scrisse le note di copertina di tre dischi e che racconteranno un po’ del suo rapporto con la musica. Da questi album Coscia e Trovesi eseguiranno alcuni celebri brani, quali “Le giostre di piazza Savona”, dedicata ad una Alessandria ormai scomparsa, o “C’era una strega, c’era una fata”, una sorta di improvvisazione in chiave blues sul giro armonico della “Follia” di Corelli, il brano forse più amato dal Professore – che era solito eseguirlo sul suo strumento d’elezione, il flauto dolce. E proprio la “Follia” di Corelli sarà quindi interpretato da docenti e allievi dell’Interdipartimento di Musica Antica, in un ideale confronto fra antico e moderno, mentre per ricordare Eco studente di violoncello presso il Conservatorio di Alessandria, un allievo eseguirà brani da una suite di J.S.Bach.
Ma il conservatorio non vuole dimenticare neppure il rapporto del Professore con i più importanti compositori italiani d’avanguardia, come
Luciano Berio e Sylvano Bussotti, e altri legati all’estetica della Neue Musik e che gravitavano attorno allo Studio di fonologia
della RAI di Milano, tra cui Bruno Maderna. A queste esperienze il Laboratorio di Improvvisazione del Vivaldi dedica “Serenata per un satellite” di Maderna, riletto da Claudio Lugo con un gruppo di studenti, per il Laboratorio di Improvvisazione, mentre una nostra
ex-allieva proporrà “Stripsody”, per ricordare il legame di Eco con Cathy Berberian e con il fumetto.
La presenza di giovani musicisti – insieme con professionisti e docenti – è l’elemento che forse sarebbe più piaciuto al Professore:
siamo certi che, come ci scrive Renate Eco Ramge, “li avrebbe invitati a studiare con impegno e a proseguire nello studio, anche in caso non fossero diventati dei musicisti famosi, giusto per il piacere di fare musica e per l’importanza che la musica ha nel nostro pensiero”.
L’ingresso è libero.