17 Maggio 2016
05:21
Stasera la presentazione del libro sugli italiani nel Dodecaneso con la storia di Calliope che ha incantato Tornatore
TORTONA – Verrà presentato questa sera, ore 21, alla libreria Namasté di Tortona (via Sarina 33) il libro del professor Andrea Villa, “Nelle isole del sole“. Un racconto delle “isole dimenticate“, come le ha definite il giornalista Ettore Vittorini. Si trattava di dodici isole che erano state occupate nel 1912 dalle truppe italiane, impegnate nella guerra di Libia combattuta contro l’impero ottomano. Nel quindicennio che va dal 1925 all’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, il fascismo investì notevoli risorse per sviluppare questi territori e per “italianizzare” la popolazione: dal punto di vista economico furono costruite infrastrutture e nuove città (alcune progettate dai migliori architetti razionalisti del periodo); vennero aperte industrie e aziende agricole e proprio il settore agricolo si sviluppò grazie alle sperimentazioni effettuate da team di studiosi e accademici giunti appositamente dall’Italia.
Nella primavera del 1912 infatti un corpo di spedizione italiano, nell’ambito della guerra di Libia, occupò le dodici isole delle Sporadi meridionali, oggi note come arcipelago del Dodecaneso. Nelle intenzioni del governo liberale, prima, e del fascismo, poi, il Dodecaneso avrebbe dovuto costituire il trampolino di lancio dell’imperialismo italiano verso i Balcani, l’Anatolia e il Medio Oriente. Nel corso degli anni Venti e Trenta i governatori nominati da Roma cercarono di dare impulso all’agricoltura e alle industrie locali, avviando un vasto programma di infrastrutture e opere pubbliche, ma operarono anche severe politiche di “italianizzazione” forzata che colpirono le popolazioni locali di etnia greca. Dopo il 1936 le isole principali vennero militarizzate tramite la costruzione di aeroporti a Rodi e Kos e di una base navale a Leros, diventando così, nel corso del secondo conflitto mondiale, importanti centri strategici del Mediterraneo orientale. La caduta del regime fascista e l’armistizio dell’8 settembre 1943 colsero di sorpresa migliaia di italiani, sia civili sia militari, qui residenti; buona parte scelse, nonostante la scarsità di mezzi, di lottare contro i nazisti fino alla propria sconfitta e alla deportazione nei lager in Germania o in Polonia.
Tra le storie narrate nel libro di Andrea Villa anche quella tragica del mercantile “Oria“, affondato in mare quando i tedeschi, nell’inverno 1944, iniziarono a deportare verso Atene le migliaia di prigionieri italiani, caricandoli su vecchie imbarcazioni, vere e proprie “carrette del mare”. Il piroscafo “Oria” affondò al largo di Atene con a bordo quattromila prigionieri italiani, nonostante si tratti della tragedia navale con più vittime della storia (ben più grave rispetto a quella del “Titanic”, ricordata in tutto il mondo).
Ma i fatti raccontati nel libro “Nelle isole del sole” parla anche di vicende incredibili come il racconto di Calliope, una giovane donna di Leros, che si fece tagliare i capelli e si travestì con una divisa da marinaio pur di stare accanto al marito, Italo, un marinaio piemontese che dopo la cattura venne destinato dai tedeschi alla deportazione in Germania. Grazie a tale stratagemma Calliope riuscì a restare accanto al marito per tutto il viaggio in un vagone piombato da Atene a Dortmund; dopodiché all’ingresso nel Lager venne scoperta e mandata in Italia. Poté riabbracciare Italo solo dopo la fine del conflitto. Il regista Giuseppe Tornatore ha voluto un abstract di questa storia, come possibile trama per un film.
In questo libro si ricompongono tutti questi avvenimenti attraverso i documenti d’archivio, le testimonianze e le memorie di tante “piccole storie” individuali e collettive, cercando di restituire la complessità della vicenda storica e l’umanità dei suoi protagonisti.
ANDREA VILLA insegna presso la Pan European University di Banja Luka e collabora con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”. Giornalista pubblicista, traduttore e autore di testi per manuali scolastici di Storia, oltre a numerosi saggi scientifici ha pubblicato quattro monografie: Ebrei in fuga. Chiesa e leggi razziali nel Basso Piemonte (1930-1945), Brescia 2004; I deportati dalla provincia di Alessandria. Le interviste a diciotto alessandrini reduci dai Lager nazisti, Genova 2004; Dai Lager alla Terra Promessa. La difficile reintegrazione nella «nuova Italia» e l’immigrazione verso il Medio Oriente (1945-1948), Milano 2005; Guerra aerea sull’Italia (1943-1945), Milano 2010.