13 Giugno 2016
15:29
Ultimo appuntamento con Scatola Sonora nel cortile di Palazzo Cuttica
ALESSANDRIA – Appuntamento martedi 14 giugno alle 21 nel cortile di Palazzo Cuttica ad Alessandria con “Il Paratajo”, l’opera musicale inserita nel ricco cartellone di eventi di Scatola Sonora. L’ultimo appuntamento della fortunata rassegna organizzata dal Conservatorio Vivaldi, vedrà l’esibizione dell’Orchestra barocca del Conservatorio Vivaldi, diretta da Marco Berrini
Rappresentata per la prima volta a Parigi il 25 settembre 1753, “Il paratajo” nacque proprio nel cuore della querelle des bouffons che vedeva contrapposta l’opera francese a quella italiana, ma più in profondità i sostenitori del re, tradizionalisti, e la fazione gli enciclopedisti, con Rousseau in testa, che sostenevano la libertà di pensiero contro l’assolutismo. Non solo, ”Il paratajo” fu proprio messo in scena dalla compagnia di Eustachio Bambini che l’anno precedente con “La serva padrona” di Pergolesi aveva fatto accendere la querelle, nella quale però les bouffons (come erano chiamati gli artisti italiani) non intervennero mai direttamente, pur pagandone le conseguenze con il loro abbandono di Parigi l’anno successivo. Nessun intento politico o polemico quindi sembra animare questo intermezzo in due atti, sostenuto piuttosto da un solido artigianato musicale e teatrale: i quattro caratteri sono ricavati dalla Commedia dell’Arte, mentre il libretto e alcuni numeri musicali ricalcano “L’uccellatrice” scritta da Jommelli per Venezia alcuni anni prima.
La trama è molto semplice: l’avaro Argone si oppone alle nozze dei sua nipote Clarissa, in quanto vuole continuare a sfruttare la dote di lei. Un primo tentativo di intrappolamento di Argone viene risolto dalla pastorella Fille, che lo salva dalla fossa in cui era stato fatto cadere da Floro, fidanzato di Clarissa. Argone si invaghisce subito della pastorella, che per lavoro fa anche l’uccellatrice, ovvero cattura i pennuti con una rete – detta appunto parataio (o paretaio) da cui il titolo dell’opera. Nel secondo atto sarà la complicità delle due donne a fare cadere – letteralmente – in una rete Argone, che sarà costretto a rinunciare alla dote della nipote e a sposare Fille. L’opera si chiude quindi con le doppie nozze delle coppie. Nel cortile del Vivaldi la vicenda sarà ambientata in un grande teatro di burattini, in cui i cantanti e i loro “doppi” in legno e cartapesta fanno delicatamente il verso agli sfarzi dell’opera seria, con un accostamento fra generi di lunga tradizione e che accentua i caratteri legnosi e a tratti surreali dei personaggi. Ripresa in tempi moderni dal Festival di Barga nel 1999, abbiamo pensato a questo intermezzo come continuità di ricerca rispetto alla scuola napoletana, iniziata con “Ernelinda” nella XVIII edizione di Scatola Sonora.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti