13 Luglio 2016
22:00
A Collisioni anche i vini biologici della tenuta San Pietro di Tassarolo
BAROLO – Non solo grandi concerti, incontri letterari e culturali ma anche tanti vini. Collisioni, il festival agrirock più famoso d’Italia quest’anno assumerà tinte un po’ alessandrine.
La celebre kermesse che dal 14 al 18 luglio anima il suggestivo borgo di Barolo, rappresentando il punto d’incontro tra la cultura della musica e la cultura del vino, sarà annaffiata da pregiati vini provenienti anche dalla provincia di Alessandria.
Un binomio, quello tra vino e cultura che fonda le radici della rassegna cuneese e che si identifica perfettamente con la formula vincente dell’azienda Tenuta San Pietro di Tassarolo. Due mondi differenti ma al tempo stesso intrinsechi come dimostra la filosofia dell’azienda vitivinicola nostrana, che parteciperà all’edizione 2016 del Progetto Vino di Collisioni promuovendo le sue “originali” e “sane” etichette.
Situata sull’Appennino Ligure a pochi chilometri da Novi Ligure, l’azienda è infatti famosa per la produzione di vini biologici e biodinamici, e fa del rispetto per la terra e dell’ambiente, della natura e dei suoi cicli un principio imprescindibile, nonchè una fedele guida per la realizzazzione di vini superbi.
“Abbiamo deciso di partecipare al Progetto Vino, perché crediamo che i nostri vini ben si inseriscano in un progetto così importante di respiro internazionale volto alla promozione del territorio e delle sue eccellenze. I nostri vini saranno i portavoce dell’etica sulla quale abbiamo edificato con tenacia e sacrificio la nostra cantina e speriamo che meglio di noi, possano raccontare la storia millenaria dei nostri vigneti ed i nostri progetti futuri”, afferma Corrado Alota titolare della Tenuta San Pietro.
La Tenuta San Pietro, tra i main sponsor del Progetto Vino, porterà in degustazione vini “vivi”, prodotti da piante che crescono su terreni “sani e vitali”, lavorati secondo i criteri dell’antroposofia di Rudolf Steiner. Le vigne sono trattate solo con composti che si producono direttamente nelle campagne della Tenuta San Pietro, nessun composto chimico né in campagna né in cantina.
“Crediamo fortemente nella coltivazione biologica e biodinamica, definiamo i nostri vini “originali” perché esprimono una vera tipicità, data dalla terra e dal vitigno cui appartengono. Sono vini “sani” e “ salubri” nel loro significato più profondo“, continua Giusi Cabella responsabile della Tenuta San Pietro, Abbiamo grande cura dell’ambiente dove produciamo, lavoriamo e soprattutto dove viviamo. Non si può più pensare di continuare a depredare e a rendere sempre più sterile la Terra, è ora di restituire quello che ci è stato dato. In vino ethica”.
VINI IN DEGUSTAZIONE
Gavi San Pietro 2015: emblema dell’azienda, riconosciuta in tutto il mondo per la sua bottiglia trasparente e per la particolarità della sua etichetta. L’elegante etichetta di Gavi San Pietro per la sua completezza ed esaustività quasi ad essere già una scheda tecnica, è tra le poche etichette al mondo che non ha avuto bisogno di essere tradotta per l’esportazione nei paesi extra europei, perché già immediatamente comprensiva.
Gavi Il Mandoro 2015 : linea Eccellenza dell’azienda, prodotto con le uve di un singolo vigneto denominato “Il Mandorlo”, tra i più storici della Tenuta.
Nero San Pietro Monferrato DOC Rosso 2013: nasce dall’assemblaggio di Barbera ed Albarossa, pianta autoctona piemontese incrocio tra Barbera e Nebbiolo, dal cromatismo intenso, profumo molto vinoso e tannini importanti, ed una piccola parte di Cabernet Sauvignon.
Bellavita Monferrato DOC Rosso 2012: la sua base proviene da una parte dell’assemblaggio del Nero San Pietro (Barbera, Albarossa e Cabernet), a fine fermentazione alcolica e malolattica una parte di questo vino viene messo in barriques di rovere francese, sempre rigorosamente nuove e con una tostatura molto leggera, per almeno due anni.
Brut San Pietro VSQ Vino Spumante di Qualità: nasce dall’assemblaggio delle uve Cortese e Chardonnay pigiate insieme, il mosto ottenuto, dopo la decantazione naturale, viene trasferito in autoclave. Le uve vengono raccolte a metà agosto quando il grappolo non è ancora perfettamente maturo per garantire l’acidità necessaria per la produzione di questo spumante.
Rosè San Pietro Brut VSQ Vino Spumante di Qualità: prodotto con uve di Albarossa raccolte in anticipo quando il grappolo non è ancora perfettamente maturo, per garantire la giusta acidità. Espressivo, seducente e ben equilibrato, la sua ricchezza si ritrova nei dettagli: dalla struttura delicata al palato, alla vibrante acidità finemente armonizzata con aromi di ribes, fragole e spezie.