Inaugura la stagione teatrale di Casale con un classico di Shakespeare

CASALE  MONFERRATO – Lo spettacolo teatrale “Come vi piace”, grande classico di William Shakespeare, riadattato e diretto da Leo Muscato e prodotto dal Teatro Stabile di Torino conquista il pubblico in ogni dove e rende il famoso drammaturgo inglese ancora più divertente e allegro.

La poetica pièce “As You Like” che andrà in scena sabato 3 e domenica 4 dicembre come primo spettacolo della stagione al teatro Municipale di Casale. Protagonisti sul palco saranno Eugenio Allegri, Matteo Baiardi, Giulio Baraldi, Dario Buccino, Vittorio Camarota, Michele Di Mauro, Marco Gobetti, Mariangela Granelli, Daniele Marmi, Silvia Giulia Mendola, Laura Pozone, Beatrice Vecchione.

La rappresentazione, a cura del Teatro Stabile di Torino, con la collaborazione dell’Estate Teatrale Veronese, è una tra le opere più leggiadre e spensierate, che disegna la contrapposizione tra il mondo infetto della corte e dei suoi intrighi con quello puro e semplice della foresta, che scioglie gli istinti malvagi. Infatti all’epoca il testo di “Come vi piace” suscitò molto scalpore proprio perchè rappresentava una denuncia della vita di corte nel ‘500 mentre oggi si dimostra una fra le commedie di Shakespeare più amate e messe in scena in tutto il mondo, ma anche, inspiegabilmente, una fra le meno rappresentate in Italia, forse a causa di un certo pregiudizio letterario che l’ha relegata al genere pastorale.

In realtà è una fra le macchine teatrali più poetiche e divertenti che abbia scritto, ma forse anche la più “politica”. Vi sono due mondi in netta e diretta opposizione, che si specchiano l’uno nell’altro: da una parte quello del potere, del Ducato, dall’altra quello paradisiaco e ideale della Foresta di Arden. In “Come vi piace” Shakespeare è riuscito a condensare alcuni fra i personaggi più belli di tutto il suo repertorio: dalla coraggiosa, energica, innamorata e spiritosa Rosalind, l’unico suo vero personaggio femminile che possa dirsi protagonista, a Touchstone, un cortigiano dai giochi di parole fulminanti, per arrivare al malinconico Jaques, un Amleto ante-litteram.

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