15 Gennaio 2017
05:00
L’arte stravagante: dalle sculture in Lego ai percorsi espositivi multimediali
ITALIA – “Famolo strano”. Una celebre frase del film “Viaggi di Nozze” che avrete certamente sentito e risentino negli anni ma anche un concetto che va al di là del suo mero significato, specialmente negli ultimi tempi in Italia. È proprio questo il principio che, nella sua accezione artistica, rappresenta ormai un tassello inamovibile per molte mostre, installazioni ed esposizioni.
Sono sempre più numerose infatti le opere curiose, realizzate con materiali inconsueti e mezzi espressivi innovativi che riproducono immagini, ritratti, oggetti, anatomie e figure inconsuete. Vere espressioni artistiche di arte contemporanea e moderna che turbano l’anima, la nutrono di stranezze e risvegliano emozioni in ognuno di noi.
Oltre ad essere la capitale della moda Milano negli ultimi anni si sta trasformando in un polo artistico di grande interesse per migliaia di visitatori e turisti. A dir poco particolare è la mostra sui Lego “The Art of the brick”, di Nathan Sawaya, in programma fino al 29 gennaio alla Fabbrica del Vapore. Un’esposizione coloratissima con oltre 80 sculture, che vanno da Il pensatore di Rodin fino allo scheletro di un dinosauro, e caratterizzata dall’utilizzo di un milione di mattoncini Lego in grado di far sorridere e riflettere grandi e piccoli. Allestita nel cuore di Milano su un’area di 1.600 mq, The Art of the Brick immerge il visitatore nel mondo di Nathan Sawaya: un mondo allegro e colorato per quanto spiazzante. Definita dalla Cnn una tra le 10 mostre da non perdere al mondo, “The Art of the Brick” è un vero cocktail di arte, creatività e gioco. Alla fine del percorso gli amanti dei mattoncini Lego potranno dare libero sfogo alla propria creatività divertendosi a suon di costruzioni. Al Mudec sarà invece la storia dell’evoluzione dell’uomo a raccontare l’origine dell’umanità attraverso la mostra interattiva e multidisciplinare, “Homo Sapiens”. Una grande esposizione internazionale che ci racconta da dove veniamo e come siamo riusciti a popolare l’intero pianeta che si svolgerà fino al 26 febbraio al Museo delle Culture di Milano. In esposizione reperti originali, i ritrovamenti più recenti e alcune inedite scoperte paleoantropologiche e ricostruzioni che permettono di scoprire l’incredibile storia dell’homo sapiens. Visto il successo che sta riscontrando è stata infine prorogata fino al 19 marzo, “Real Bodies”, la tenebrosa esposizione ospitata nella grande area espositiva di 2mila metri quadrati dello Spazio Ventura XV di Lambrate. Per chi non lo sapesse “Real Bodies, scopri il corpo umano” è la più grande mostra itinerante di anatomia umana mai realizzata, dove si potrà ammirare il corpo umano nella sua più cruda realtà, attraverso teschi e cadaveri in carne ossa. A “Real Bodies” saranno i ‘corpi a parlare’ e a far accapponare la pelle anche ai più coraggiosi e temerari che trascorreranno una giornata a stretto contatto con numerosi cadaveri: 40 i veri cadaveri plastinati e 350 organi, alcuni colpiti da gravi malattie e tutti trattati con la tecnica della polimerizzazione, che vi condurranno in questa macabra esperienza per scoprire l’anatomia umana, la fisiologia, la salute.
A Genova, al Museo Civico di Storia Naturale, saranno i dinosauri dell’esposizione “Viaggio nel tempo, alla scoperta dei dinosauri” ad accogliere fino al 25 giugno i visitatori e a catapultargli indietro nel tempo fino all’epoca giurassica. La mostra permetterà al pubblico di ammirare questi animali che abitarono il cielo, la terra e i mari del nostro pianeta grazie ad un percorso dal grande fascino: nella prima sala, una serie di pannelli e vetrine introdurranno al tema della fossilizzazione e saranno esposti calchi di fossili per passare poi in una foresta primordiale ed ammirare le grandi riproduzioni come l’Ittiosauro, il Carnotauro, il Deinosuco, l’Amargasauro erbivoro, l’Albertosauro e il Tirranosauro.
Curiosa e originale,”Le Figure dei Sogni”, è la prima mostra in Italia dedicata interamente al teatro di figura orientale che si terrà al Mao di Torino fino al 19 febbraio. Un percorso artistico unico nel suo genere per scoprire il mondo delle ombre, dei burattini e delle marionette cinesi, indiane, nepalesi, vietnamite, giavanesi, birmane, turche e greche, attraverso circa 400 esemplari appartenenti alla collezione personale di Augusto Grilli. L’allestimento condurrà i visitatori alla scoperta delle modalità espressive di questo genere di rappresentazioni, che in Oriente furono molto apprezzate a livello popolare ed ebbero piena valorizzazione in ambienti colti e raffinati, come la corte imperiale cinese o i castelli dei Maharaja del Rajasthan. Non mancheranno, inoltre, video, documentari e spettacoli, dedicati ad adulti e bambini, dove burattini e ombre prenderanno incredibilmente vita tra le mani degli artisti del teatro di figura.
Imperdibile a Bologna la mostra”Dalì Experience”, visitabile a Palazzo Belloni fino al 7 maggio. Un’esperienza sensoriale, che permetterà ai visitatori di conoscere l’artista a 360° attraverso una modalità inedita di percezione. Saranno 200 le opere in mostra del famoso artista surrealista catalano Salvador Dalì suddivise tra animazioni 3D, installazioni interattive, proiezioni e pezzi monumentali provenienti dalla collezione di Beniamino Levi, una delle più ricche documentazioni della storia artistica di Dalì, protagoniste indiscusse di un percorso interattivo e multimediale.
Sarà molto simile a quest’ultima, l’evento “Klimt Experience” in programma a Santo Stefano al Ponte, a Firenze, fino al 2 aprile. Un inedito percorso espositivo multimediale che porrà i riflettori sulla vita, le figure e i paesaggi di Klimt, ponendo in primo piano opere come il Bacio, l’Albero della vita, Giuditta e tante altre. Klimt experience, grazie alla coinvolgente colonna sonora, all’eccezionale l’impatto visivo delle immagini riprodotte con definizione maggiore del full hd dal sistema matrix x-dimension, alla straordinaria forza evocativa delle 700 opere selezionate e delle ricostruzioni 3d della vienna dei primi del ‘900, nonché all’apporto didattico dell’area d’introduzione alla mostra propone al visitatore un’immersione totale, senza soluzione di continuità, in un mondo simbolico, enigmatico e sensuale, dove si concretizza il trionfo di un’arte senza confini. Sempre a Firenze contaminazioni, sovrapposizioni e collaborazioni tra il mondo dell’arte e l’universo della moda saranno i protagonisti del Museo Salvatore Ferragamo in occasione della mostra “Tra Arte e Moda” che si svolgerà fino al 7 aprile. Un percorso espositivo diviso in 8 sezioni che parte dall’800 e arriva fino ai nostri giorni passando dalle esperienze dei Preraffaelliti a quelle del Futurismo, dal Surrealismo al Radical Fashion. Nel percorso si focalizza l’attenzione sul lavoro di Salvatore Ferragamo, affascinato e ispirato dalle avanguardie artistiche del Novecento; su alcuni atelier degli anni cinquanta e sessanta, luogo di studio e d’incontri; e sulla nascita della cultura della celebrità, per proseguire con le sperimentazioni degli anni novanta e arrivare a domandarsi se nell’industria culturale contemporanea si possa ancora parlare di due mondi distinti, o se invece siamo di fronte a un fluido gioco di ruoli. La particolarità del piano espositivo risiede nella collaborazione con altre istituzioni culturali, che hanno partecipato attivamente alla realizzazione dell’idea, con l’obiettivo di invitare a una riflessione comune: oltre al Museo Salvatore Ferragamo, promotore e organizzatore del progetto insieme alla Fondazione Ferragamo, a Firenze la Biblioteca Nazionale Centrale, le Gallerie degli Uffizi (la Galleria d’arte moderna, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti), il Museo Marino Marini e, a Prato, il Museo del Tessuto.