1 Febbraio 2017
08:00
Massimo Ranieri al Teatro Alfieri di Asti
ASTI- Grande attesa mercoledì 1 febbraio per il ritorno di Massimo Ranieri al Teatro Alfieri di Asti con “Teatro del porto”, spettacolo-omaggio all’opera di Raffaele Viviani con le sue poesie, parole e musiche
Con lui sul palco Ernesto Lama, Angela De Matteo, Gaia Bassi, Roberto Bani, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Antonio Speranza e Francesca Ciardiello, oltre a un’orchestra composta da Ciro Cascino (pianoforte), Luigi Sigillo (contrabbasso), Donato Sensini (fiati), Sandro Tumolillo (violino), Giuseppe Fiscale (tromba), Mario Zinno (batteria).
La Napoli che viene portata in scena è quella di cent’anni fa, che guardava con amore e ironia, descrivendola con crudo realismo e squisita sintesi di linguaggio. A essere rappresentata è la teatralità degli emigranti, degli zingari, dei pescatori, dei guappi, dei gagà, delle cocotte e delle prostitute, il mondo della strada che per primo e più fortemente colpì la fantasia dell’artista. Un motivo di costante ispirazione è l’emigrazione, la sorte nera degli esuli.
I guappi di Viviani sono personaggi senza eroismo e privi dì spirito avventuroso e cavalleresco, mentre le donne sono popolane semplici, argute, sensuali, schiette. Storie di miseria e amori che, attraverso le parole, le poesie e le musiche, risultano attuali oggi come all’epoca e sembrano accompagnare lo spettatore verso il presente, anzi, verso il futuro.
“Esiste in alcuni di noi la memoria storica o il lontano ricordo di una Napoli vissuta mentre già stava cambiando – spiega Scaparro – Questa preziosa memoria è stata, per Massimo e per me, il primo filtro ma anche lo stimolo per continuare a lavorare su un nuovo spettacolo che potesse avere come testimonianza di questo mondo, così ricco, la figura stessa di Viviani attraverso il suo teatro, le sue parole, il suo canto scenico privilegiando così quel vitalissimo giacimento culturale e musicale che era la Napoli dei quartieri. È nato così questo spettacolo pensando ad uno spazio neutro sospeso tra il mare e la terra che favorisse lo scambio di conoscenza e di speranze che veniva dal mare, per ricordare sogni e delusioni di una grande città, verso un futuro già cominciato scoprendo, anche grazie a lui, parole vecchie e nuovi significati come mediterraneo, emigrazione e, con un po’ di ottimismo, anche cultura e teatro”.
Inizio spettacolo ore 21. Ultimi biglietti disponibili (40 euro platea, 35 euro barcacce e palchi, 20 euro loggione). Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare la biglietteria del teatro dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17 telefonando allo 0141.399057-399040.