3 Febbraio 2017
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Comicità, sentimento e clima rétro. Recensione di “Stanlio e Ollio: un mondo d’allegria!” a Voglia di Teatro
ALESSANDRIA – Uno storico reality americano, che in una puntata del 1954 vide un ritardo imbarazzante nella partecipazione a sorpresa dei comici Stan Laurel e Oliver Hardy, è lo spunto di “Stanlio e Ollio: un mondo di risate!” del Teatrino di Bisanzio, presentato giovedì 2 febbraio alla rassegna Voglia di Teatro alla Ristorazione Sociale, diretta da Laura Bombonato.
Proprio in uno show raccapezzato si muovono Andrea Benfante e Anna Giarrocco, presuntuoso presentatore e disastrosa valletta, alle prese con un ritardo, che diventa mancanza, dell’atteso duo comico. Ad aumentare la frenesia, l’imperiosa voce fuori campo del regista, la cui identità riserva una sorpresa.
I protagonisti si fanno surrogato dei due ospiti, ne interpretano alcuni sketch teatrali e cantano canzoni tratte dai loro film, nel tentativo dichiarato di supplire allo spettacolo promesso al pubblico. La trasmissione prosegue nel totale panico mentre, in un tempo parallelo, I veri Laurel e Hardy passano attraverso le tappe del loro ultimo tour in Europa e arrivano in Italia, apparendo su tutti i giornali.
Non è facile portare sul palco la comicità di icone che sanno di leggenda, soprattutto quando il loro stile è legato ad un tempo e a canoni datati.
Andrea Benfante e Anna Giarrocco non imitano, non cambiano i loro abiti e interpretano gli stilemi del duo comico entrando e uscendo dalle situazioni con una sensibilità che diverte e colpisce. Si sdoppiano, mantengono la personalità di Stanlio e Ollio anche quando sono presentatore e valletta, per confondersi e confondere, utilizzano maschere, bombette, un teatrino di burattini e persino la voce del vero Stan Laurel. Sostenengono un ritmo che funziona e sdogana una comicità fatta di espressioni accentuate, forte gestualità e tempistica accelerata. Su tutto sorprende la splendida voce lirica di Anna Giarrocco, un’esplosione vocale del tutto inaspettata che trasforma canzonette in Musica con la maiuscola.
Lo spettacolo è particolare, mantiene un’aura rétro da comicità in bianco e nero, fondendo elementi storici con un sincero attaccamento affettivo alla coppia Stan-Oliver. “Gli attori vanno e vengono, i personaggi rimangono” e questo pare un tributo sentimentale a personaggi divenuti patrimonio della memoria collettiva.