9 Febbraio 2017
05:00
“Naufraghi nella tempesta della pace”: al Comunale uno spettacolo per ricordare la tragedia delle Foibe
ALESSANDRIA – Giovedì 9 febbraio, alle 21, la Sala Ferrero del Teatro Comunale celebra in anticipo il Giorno del Ricordo, la giornata in cui si commemora, per legge italiana, l’esodo istriano, fiumano e dalmata e anche ai delitti che sono stati perpetrati in quelle terre, con lo spettacolo “Naufraghi nella tempesta della pace – Storia e memorie dei profughi della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia”.
La messa in scena, a cura della Compagnia teatrale Coltelleria Einstein di Alessandria e diretta da Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola, offre infatti uno spaccato di questo dramma raccontando al pubblico, attraverso testimonianze e documenti, il dolore, le paure e le speranze delle vittime che hanno vissuto il clima di terrore di quegli anni.
Lo spettacolo con ingresso libero, inserito nell’ambito delle manifestazioni commemorative del “Giorno del Ricordo” 2017 promosse dall’Amministrazione Comunale di Alessandria tocca i punti storici più salienti di questa triste pagina della storia: profughi, foibe, esodo, leggi razziali, italiani, croati, sloveni, partigiani, fascisti, muri, frontiere, nazionalismi, Tito, comunisti, Jugoslavia, nazisti, Risiera di San Sabba, solidarietà, derisione, ricordo e dimenticanza, con riferimento anche al Campo Profughi di Tortona.
In “Naufraghi nella tempesta della pace” questi termini così carichi di significato e di storia, si incrociano lucidamente e drammaticamente per formare un quadro espressivo intenso dove le grandi leggi della dinamica internazionale e dei blocchi politici, si scontrano con le grandi leggi della gente comune e della vita di tutti i giorni.
La violenza e la crudeltà di certi eventi e la sistematica discriminazione razziale che porta all’esodo, non deve fare dimenticare che questi atti sono in parte il frutto di altre precedenti violenze, di altre precedenti discriminazioni, in una triste catena di ritorsioni, vendette e strategie discriminatorie.