domenica
30 Aprile 2017
05:58
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Echos arriva a Masio con il duo Mussakhayajeva-Canino
Secondo concerto della rassegna musicale. Al pomeriggio sarà visitabile anche la torre di Masio.
MASIO – Secondo appuntamento con il festival Echos, I Luoghi e la Musica, festival musicale itinerante che si svolge da 19 anni in Piemonte, tra concerti e visite guidate, degustazioni enogastronomiche, alla scoperta dei tesori della provincia di Alessandria. Dopo il concerto di apertura sabato sera a Valenza, il festival prosegue domenica 30 aprile a Masio, alla Chiesa di Santa Maria e San Dalmazzo alle 17. Si esibirà il duo Mussakhayajeva-Canino, violino-pianoforte (Kazakhstan-Italia).
Aiman Mussakhajayeva è la migliore esponente della scuola violinistica del Kazakistan ed esprime la sua personalità sia nell’attività artistica che in quella educativa. Nel 1983 si è brillantemente diplomata presso il Conservatorio di Stato “Cajkovskij” di Mosca nella classe del Professor Valery Klimov, Artista del Popolo dell’Urss.
Si è affermata nei più prestigiosi Concorsi violinistici internazionali: Belgrado (1976), “Paganini” di Genova (1981), Tokio (1983), “Sibelius” di Helsinki (1985) e “Cajkovskij” di Mosca (1986). La sua magistrale tecnica, la profonda conoscenza e la comprensione di stili diversi le hanno permesso di affrontare le più complesse composizioni per violino e di costruire un vasto repertorio che include compositori del suo Paese. Suona nelle più importanti sale da concerto in Europa, Asia e negli Stati Uniti: Carnegie Hall e Lincoln Centre di New York, Musikverein di Vienna, Salle Gaveau e Salle Cortot a Parigi, Sala Santa Cecilia a Roma, Queen Elizabeth Hall, Wigmore Hall e Barbican Hall a Londra, Konzerthaus a Berlino. Ha collaborato con celebri artisti come Paul Gililov, Mikhail Kogan e Vladimir Spivakov. Ha inciso CD con alcune tra le principali orchestre del mondo come i Wiener Symphoniker, la Royal Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Russia sotto la direzione di Vladimir Ashkenazy, Pavel Kogan, Vladimir Spivakov, Mikhail Pletnev e molti altri. Nel 1998 ha realizzato il suo sogno con l’apertura dell’Accademia Nazionale Kazaka di Musica ad Astana (nuova capitale del Kazakhstan), della quale è Presidente e presso la quale insegna. Tiene regolarmente masterclass in Austria, Germania, USA, Corea ed è invitata come membro di giuria nei concorsi più importanti (tra cui il Cajkovskij di Mosca). Ha ottenuto innumerevoli premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Nel 2008 riceve il Premio del Presidente della Repubblica del Kazakhstan per “i suoi straordinari successi nel campo dell’Arte e dell’educazione musicale e per il suo contributo allo sviluppo e alla prosperità della società kazakha”. Aiman Mussakhajayeva compare dal 2002 nell’Enciclopedia dell’Università di Cambridge, definita come “Eminente musicista del XX° secolo”.
Si è affermata nei più prestigiosi Concorsi violinistici internazionali: Belgrado (1976), “Paganini” di Genova (1981), Tokio (1983), “Sibelius” di Helsinki (1985) e “Cajkovskij” di Mosca (1986). La sua magistrale tecnica, la profonda conoscenza e la comprensione di stili diversi le hanno permesso di affrontare le più complesse composizioni per violino e di costruire un vasto repertorio che include compositori del suo Paese. Suona nelle più importanti sale da concerto in Europa, Asia e negli Stati Uniti: Carnegie Hall e Lincoln Centre di New York, Musikverein di Vienna, Salle Gaveau e Salle Cortot a Parigi, Sala Santa Cecilia a Roma, Queen Elizabeth Hall, Wigmore Hall e Barbican Hall a Londra, Konzerthaus a Berlino. Ha collaborato con celebri artisti come Paul Gililov, Mikhail Kogan e Vladimir Spivakov. Ha inciso CD con alcune tra le principali orchestre del mondo come i Wiener Symphoniker, la Royal Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Russia sotto la direzione di Vladimir Ashkenazy, Pavel Kogan, Vladimir Spivakov, Mikhail Pletnev e molti altri. Nel 1998 ha realizzato il suo sogno con l’apertura dell’Accademia Nazionale Kazaka di Musica ad Astana (nuova capitale del Kazakhstan), della quale è Presidente e presso la quale insegna. Tiene regolarmente masterclass in Austria, Germania, USA, Corea ed è invitata come membro di giuria nei concorsi più importanti (tra cui il Cajkovskij di Mosca). Ha ottenuto innumerevoli premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Nel 2008 riceve il Premio del Presidente della Repubblica del Kazakhstan per “i suoi straordinari successi nel campo dell’Arte e dell’educazione musicale e per il suo contributo allo sviluppo e alla prosperità della società kazakha”. Aiman Mussakhajayeva compare dal 2002 nell’Enciclopedia dell’Università di Cambridge, definita come “Eminente musicista del XX° secolo”.
Bruno Canino (nella foto) è nato a Napoli nel 1935. Studia nei Conservatori di Napoli e Milano sotto la guida di Vincenzo Vitale ed Enzo Calace per pianoforte e con Bruno Bettinelli per la composizione, distinguendosi alla fine degli anni Cinquanta nei prestigiosi Concorsi Internazionali di Bolzano (“Ferruccio Busoni”) e di Darmstadt.
Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festival in Europa, Nord e Sud America, Russia, Australia, Giappone, Cina, Canada, ecc. Da 40 anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e da quasi 30 fa parte, con Mariana Sirbu e Rocco Filippini, del Trio di Milano; collabora inoltre con illustri strumentisti come Salvatore Accardo, Severino Gazzelloni, Lynn Harrell, Uto Ughi, Viktoria Mullova (con la quale nel 1980 vince il Premio Edison), Itzakh Perlman, Cathy Berberian, David Garrett, ecc.
Ha suonato con importanti orchestre, tra cui ricordiamo: Filarmonica della Scala, Berliner Philarmoniker, Santa Cecilia di Roma, Verdi di Milano, New York Philarmonia, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France ecc., diretto da maestri come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch, Riccardo Chailly, Pierre Boulez, Luciano Berio e molti altri. Si è dedicato assiduamente alla musica moderna e contemporanea lavorando, tra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karl-Heinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono e Sylvano Bussotti e presentando spesso loro opere in prima esecuzione assoluta. Numerose le sue registrazioni discografiche: tra le più recenti le Variazioni Goldberg di Bach, l’integrale pianistica di Casella e la prima integrale pianistica di Debussy incisa per l’etichetta Stradivarius. Ha insegnato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano (per 24 anni), alla Scuola di Fiesole e alla Hochschule di Berna. Attualmente insegna all’Escuela Reina Sofia di Madrid e tiene masterclass per le più importanti istituzioni musicali in Italia, Germania, Giappone e Spagna. Ha pubblicato un libro intitolato “Vademecum del pianista da camera” edito da Passigli.
Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festival in Europa, Nord e Sud America, Russia, Australia, Giappone, Cina, Canada, ecc. Da 40 anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e da quasi 30 fa parte, con Mariana Sirbu e Rocco Filippini, del Trio di Milano; collabora inoltre con illustri strumentisti come Salvatore Accardo, Severino Gazzelloni, Lynn Harrell, Uto Ughi, Viktoria Mullova (con la quale nel 1980 vince il Premio Edison), Itzakh Perlman, Cathy Berberian, David Garrett, ecc.
Ha suonato con importanti orchestre, tra cui ricordiamo: Filarmonica della Scala, Berliner Philarmoniker, Santa Cecilia di Roma, Verdi di Milano, New York Philarmonia, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France ecc., diretto da maestri come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch, Riccardo Chailly, Pierre Boulez, Luciano Berio e molti altri. Si è dedicato assiduamente alla musica moderna e contemporanea lavorando, tra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karl-Heinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono e Sylvano Bussotti e presentando spesso loro opere in prima esecuzione assoluta. Numerose le sue registrazioni discografiche: tra le più recenti le Variazioni Goldberg di Bach, l’integrale pianistica di Casella e la prima integrale pianistica di Debussy incisa per l’etichetta Stradivarius. Ha insegnato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano (per 24 anni), alla Scuola di Fiesole e alla Hochschule di Berna. Attualmente insegna all’Escuela Reina Sofia di Madrid e tiene masterclass per le più importanti istituzioni musicali in Italia, Germania, Giappone e Spagna. Ha pubblicato un libro intitolato “Vademecum del pianista da camera” edito da Passigli.
Il concerto festeggia il completamento dei lavori di rifacimento della pavimentazione della chiesa e il restauro del trittico cinquecentesco e del grande crocefisso della navata laterale.
Per l’occasione verrà allestita una mostra sulla storia della chiesa e di San Dalmazzo dal titolo: “San Dalmazzo: opera, culto, iconografia di un santo”. A partire dalle 15.30 sarà possibile visitare gratuitamente la Torre medievale. Il concerto è a ingresso libero.
Per l’occasione verrà allestita una mostra sulla storia della chiesa e di San Dalmazzo dal titolo: “San Dalmazzo: opera, culto, iconografia di un santo”. A partire dalle 15.30 sarà possibile visitare gratuitamente la Torre medievale. Il concerto è a ingresso libero.