Autore Redazione
martedì
30 Maggio 2017
05:38
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Eventi - Alessandria

Alfonsina e Gaia a casa Meazzo

Mercoledi al teatro comunale un documentario con tre protagonisti del ciclismo di oggi e di ieri.
Alfonsina e Gaia a casa Meazzo

ALESSANDRIA –  “La bicicletta è stata per molte donne il mezzo attraverso il quale hanno potuto emanciparsi. Chi possedeva una bicicletta poteva lavorare, incontrarsi con le amiche e socializzare, fare cose semplici che oggi diremmo scontate come andare a far la spesa e non dipendere dall’uomo di casa. La bicicletta è simbolo di libertà, di vittoria, ma anche della nostra città: per  questi motivi abbiamo aderito con piacere alla proposta del prof. Gianni Giavotto di sostenere la presentazione del cortometraggio sul ciclismo femminile, chiedendo di partire nel racconto da Alfonsina Strada, un mito per noi Zontiane già celebrato dal Club di Pinerolo con una mostra” dice Nadia Biancato, responsabile advocacy di Zonta Club Alessandria.

Mercoledì 31 maggio alle ore 18 Zonta invita la cittadinanza a partecipare alla prima del corto in Sala Ferrero al Teatro Comunale.

Il documentario – che sviluppa il percorso iniziato dai Progetti Officinema e i Luoghi Della Memoria Del ‘Saluzzo-Plana’ con il video dedicato lo scorso anno a Giovanni Meazzo (presentato nell’ambito della mostra ‘Alessandria, città delle biciclette’) – accosta la vicenda sportiva di Alfonsina Strada, pioniera del ciclismo femminile italiano, unica donna  ad aver partecipato al Giro d’ Italia maschile, a quella di una giovane neoprofessionista alessandrina, Gaia Tortolina, già studentessa del Saluzzo.

Location principale la casa museo di Meazzo, che ancora una volta fa da anfitrione presentando in particolare tre biciclette da donna: una bici delle ‘borsaline’; una ‘Maino fuori serie’ regalata dal  dott. Colla direttore della Maino alla sua amante;  una bicicletta costruita nel Connecticut, fine ‘800, con la sella posizionata in modo da favorire la seduta delle signore, che dovevano stare ben dritte a causa del bustino con stecche di balena da loro indossato.

Il laboratorio cinematografico Officinema ha per protagonisti gli studenti del Saluzzo Plana che nel cortometraggio curano interviste, sceneggiatura, fotografia e assistenza alla regia.

La vicenda di Alfonsina Strada viene ricostruita con il racconto di Mirella Benazzo e Jonathan Youness Farahat intervallato da momenti di fiction (una giovane Alfonsina interpretata da Elisa Lenti) e poi con l’ intervista – condotta da Fery Raqaq e Rebecca Botta – allo scrittore Tommaso Percivale, autore di ‘Più veloce del vento’, un romanzo biografico su Alfonsina Strada.

La seconda parte presenta un’immagine del ciclismo femminile professionistico dei nostri giorni: Gaia Tortolina, intervistata ancora da Fery e Rebecca. Gaia, pur con la sua giovane età, ci propone la sua storia sportiva, normale ed esemplare allo stesso tempo, con una matura riflessione sul ciclismo femminile, sul rapporto tra sport e scuola, mettendo in evidenza volontà e passione che ci richiamano quelle proprie di Alfonsina Strada: due donne che continuano “a lottare perché credono fortemente nei loro sogni!” .

Alle riprese hanno partecipato Samantha Solimani e Svitlana Lutsiak (fotografia, assistenza alla regia).

 

Il prof. Gianni Giavotto, “anima” di Officinema è regista del corto ma ha anche curato il coordinamento e la revisione della sceneggiatura. Le musiche “Alfonsina” e “Gaia” sono del prof. Giorgio Penotti, eseguite dallo stesso. Come sempre l’ottimo prodotto di Officinema si avvale della regia di Sergio Angelo Notti.

Per gli appassionati di ciclismo e non solo, un appuntamento da non perdere per ritrovare Giovanni Meazzo, conoscere la promessa del women’s world tour e lo scrittore Tommaso Percivale, ma anche per scoprire che alle donne si può regalare altro che un mazzo di fiori.

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