Autore Redazione
lunedì
26 Giugno 2017
08:00
Condividi
Eventi - Piemonte

Proseguono le Nuove Visioni di Asti Teatro 39

Dopo il successo del primo fine settimana, il palinsesto del festival diretto da Emiliano Bronzino
Proseguono le Nuove Visioni di Asti Teatro 39

ASTI – Prosegue fino al 2 luglio, dopo il notevole successo di pubblico del primo fine settimana, Asti Teatro 39, con la direzione artistica di Emiliano Bronzino. In programma una carrellata di spettacoli che si svolgeranno in vari luoghi della città, abbracciando un centro storico animato e accogliente.

II festival si snoda in due filoni, Nuove Visioni e Asti Teatro per la città, che abbracciano nuova drammaturgia, prime nazionali assolute e la volontà di portare il teatro anche nelle vie del centro storico, oltre che in luoghi chiusi di grande fascino.

Onda Larsen – The quirinal

Nei primi due giorni della settimana, per il cartellone Nuove visioni, lunedì 26 giugno, al Diavolo Rosso alle 19, “The quirinal” di Onda Larsen, una commedia sfrontata sulla politica dell’immagine e della cultura mediatica, e alle 21 allo Spazio Kor, “Karmafulminien” di Generazione Disagio, un testo cinico ed esilarante sulla spiritualità usa e getta, specchio delle brutture e della superficialità contemporanee. Alle 22 la replica di “Farsi silenzio” di Marco Cacciola, una delle prime nazionali del festival e un viaggio che coinvolge lo spettatore alla riscoperta della lentezza e del silenzio. Nel cartellone Asti Teatro per la città, sempre lunedì 26,  alle 22.30 alla Cascina del Racconto, la replica di “Shakespeare the great rapper” di Teatro in-folio, un dialogo tra versi in lingua originale e musica che ne sottolinea il metro ritmico.

Mario Perrotta – Milite ignoto

Martedì 27 giugno il cartellone Nuove Visioni inizia con “Milite ignoto” di Mario Perrotta, alle 19 allo Spazio Kor, spettacolo scelto da Radio 3 Rai per il centenario della Grande Guerra , che  racconta il primo, vero momento di unità nazionale con la fusione dei dialetti dei soldati ammassati nelle trincee della prima guerra mondiale.  Alle 21 al Diavolo Rosso il pluripremiato “Dopodiché stasera mi butto” di Generazione Disagio, un punto di vista caustico e disincantato sulle frustrazioni di una generazione che dissimula con il disimpegno la fatica di collocarsi nella società.  Per Asti Teatro per la città, martedì  27 due appuntamenti: alle 17.30 e alle 21 presso la Sala Pastrone la proiezione del film Wilde Salomé di Al Pacino, dove il taglio registico intreccia la vita dello scrittore a quella dell’enigmatico personaggio femminile biblico, alle 22.30 alla Cascina del Racconto “Prigioniero. Antonio Gramsci” di Aldo Delaude.  Il Racconto Teatrale Multimediale è una rappresentazione emblematica della condizione carceraria ed è incentrato su un dialogo impossibile tra Gramsci detenuto e le due donne della sua vita.

BIGLIETTI: Tutti gli spettacoli sono a pagamento tranne dove diversamente specificato. Biglietti:  10 euro intero  7 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri e over 65 –  5 euro ridotto studenti under 25 – 15 euro biglietto giornaliero – Abbonamento a 20 spettacoli 100 euro  – Abbonamento a 10 spettacoli 50 euro – Speciale abbonamento a 5 spettacoli riservato a ragazzi under 25: 20 euro – La speciale card “Asti Teatro under 18” dà diritto a 5 ingressi gratuiti e può essere richiesta alla cassa del Teatro Alfieri da giovani sotto i 18 anni.

Per informazioni e prenotazioni: 0141.399057-399040

Biglietteria Teatro Alfieri (aperta tutti i giorni con orario continuato dalle 10 alle 16 e nei luoghi del festival un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni)

Programma completo su: www.astiteatro.it   www.comune.asti.it   www.facebook.com/AstiTeatro   www.twitter.com/astiteatro

 

PROGRAMMA ASTI TEATRO LUNEDI’ 26 E MARTEDì 27 GIUGNO

 

Lunedì 26 giugno

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Diavolo Rosso

Ore 19

The Quirinal

Onda Larsen

 

Scritto da: Lia Tomatis

Con: Riccardo De Leo, Luciano Faia, Gianluca Guastella, Lia Tomatis

Regia: Alberto Oliva

Costumi: Augusta Tibaldeschi

Scenografie: Marco Ascanio Viarigi e Yasmine Pochat

Musiche originali: Jacopo Tramatore e P.B Prandi

Grafica e comunicazione: D. Aimar e D. Conte

Coreografie: Christian Izzo

 

È tempo di elezioni, di campagna elettorale e di canditati.

È tempo di un nuovo sistema elettorale, più democratico, più demografico, più popolare, più alla portata, più comprensibile, più comprensivo, forse meno competente ma più… mediatico.

Insomma un Talent Show!

Ed ecco allora che si aprono le porte del “paradiso” per tutti, la politica e la “casta” si schiudono all’uomo comune: uno su tutti, Mario. Mario, l’uomo comune, Mario, sempre lui, viene travolto e trascinato dagli eventi che corrono più veloce di lui. “Abbiamo finalmente risposto alle richieste del popolo! Alle tue esigenze!”, e mentre Mario ancora si interroga su quando mai abbia espresso tali desideri, eccoli esauditi…strana efficienza. E così il nostro eroe si ritrova, suo malgrado, a rincorrere una carica, quella di Presidente della repubblica, in un sistema elettorale del tutto nuovo, forse un po’ assurdo, sicuramente feroce e molto molto Pop ma che ha, a guardarlo meglio, qualche inquietante somiglianza…

Una commedia divertente e sfrontata sulla politica dell’immagine e sulla cultura mediatica in Italia, una riflessione su cosa siano la Competenza, troppo spesso sottovalutata, e la Meritocrazia, concetto abusato e mal compreso. Uno spettacolo in cui si ride molto, ma si ride amaro, perché in fondo si ride un po’ di noi stessi.

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Spazio Kor / Teatro Giraudi

Ore 21

Karmafulminien – Figli di puttini

Generazione Disagio

 

di e con Luca Mammoli, Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi

regista e coautore Riccardo Pippa

scenografia Anna Maddalena Cingi

Costumi Daniela De Blasio, Anna Maddalena Cingi

Luci Danilo Deiana

Organizzazione Paola Petruzzelli

Produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

 

L’ultimo spettacolo di Generazione Disagio prende le mosse da Dopodiché stasera mi butto, il lavoro visto all’Elfo nel 2014 che ha portato al successo questo collettivo, e non rinuncia al linguaggio scanzonato, irriverente e caustico con cui dare voce alla generazione ‘di mezzo’ poco rappresentata a teatro (e non solo). Karmafulminien. Figli di puttini non lascia inascoltata la preghiera nichilista con cui si concludeva quello spettacolo e invia sul palcoscenico tre angeli, che appaiono al pubblico in tutto il loro sbiadito splendore. Tre angeli aggressivi, pessimisti, cinici e caustici che si presentano agli umani come angeli 3.0 incarnazione della spiritualità moderna.
L’uomo moderno identifica questi spiriti divini come creature funzionali alle proprie esigenze a cui votarsi per raggiungere la realizzazione dei propri desideri e bisogni terresti. Una spiritualità usa e getta, comoda come cliccare “mi piace” in un social. In questi nostri anni i tre angeli sono tirati per la giacchetta solo per prendere un bel voto all’università, rimorchiare oppure vincere al superenalotto. Un interesse momentaneo per il loro operato che getta sulle “ali” sempre più fragili dei tre i mali e le brutture della vita contemporanea.

 

 

Asti Teatro per la città

Cascina del Racconto

Ore 22,30

Shakespeare the great rapper (replica)

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Chiesa del Gesù

Ore 22,30

Farsi silenzio (replica)

Spettacolo con posti limitati (50 spettatori), prenotazione obbligatoria

 

Martedì 27 giugno

 

Asti Teatro per la città

Sala Pastrone

Ore 17,30 e 21,30

Proiezione film

Wilde Salomé

di Al Pacino

con Al Pacino, Jessica Chastain, Kevin Anderson, Roxanne Hart, Estelle Parsons

In collaborazione con Circolo Vertigo per Schermi di Carta

Ingresso 5 euro (ridotto 3,50 per soci Vertigo)

 

Salomé è il più controverso lavoro di Oscar Wilde. Una storia di lussuria, avidità e vendetta, che racconta del Re Erode e del suo folle desiderio per la giovane figliastra Salomé, innamorata, a sua volta, di Giovanni Battista. Al Pacino riprende i preparativi, le prove e la messa in scena dell’opera, e cerca di ricostruire il profilo dello scrittore irlandese, facendosi aiutare da star come Gore Vidal e Bono degli U2. Attraverso una libera sperimentazione tra cinema e teatro che ricorda il precedente Looking for Richard, dedicato al Riccardo III di Shakespeare, Wilde Salomé sviluppa un percorso che tra le pagine del testo inserisce la vita del suo autore. L’attore Al Pacino, regista di se stesso, gira un documentario che vuole al contempo rendere conto di una messa in scena teatrale e di un film “da farsi” sempre sullo stesso soggetto. E’ affascinato dalla figura di uno scrittore ribelle e pronto a pagare di persona le proprie scelte anticonformiste. Individua in Salomé la sintesi dell’universo letterario wildiano ed è ammaliato dalla perversa innocenza della protagonista, a cui Jessica Chastain dona una veemente intensità espressiva. Pacino libera la macchina da presa da un costante pedinamento della sua persona per indirizzarla sui volti e sui gesti degli attori. Nel modo in cui li riprende si legge la stima profonda che nutre per loro. E il suo progetto si tramuta in uno splendido esempio di come la ricerca espressiva possa farsi grande cinema.

 

Schermi di Carta OFF: Alle 17.00 “Festa dell’arte”, a cura dell’Istituto d’Arte indirizzo figurativo.

La via del Teatro diventerà una grande “pagina bianca”,alternata a spazi per lo sketcking e il disegno dal vivo. Saranno gli alunni del Istituto d’arte a dare il via ai disegni,poi chiunque voglia esprimere la propria arte potrà scrivere e colorare i pannelli che Schermi di Carta farà trovare nella via Carlo Leone Grandi Alle 21.00 Presentazione alternativa (durata 15 min)  della “Wilde Salomè” a cura di Alessandro Guarino e tra gli altri, Alessandro Danzi, Ginevra Gamba, Carlotta Merlo ed Elena Fassio

 

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Spazio Kor / Teatro Giraudi

Ore 19

Milite ignoto
Quindicidiciotto
Mario Perrotta

spettacolo scelto da Radio 3 Rai per il centenario della Grande Guerra
finalista al Premio UBU 2015 come migliore novità italiana
Riconoscimento della struttura di missione per il Centenario della Prima Guerra Mondiale
Presidenza del Consiglio dei Ministri
tratto da Avanti sempre  di Nicola Maranesi
e dal progetto La Grande Guerra, i diari raccontano a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi

 

“Lo spettacolo racconta il primo, vero momento di unità nazionale. È, infatti, nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro. Spaesamento acuito dalla babele di dialetti che risuonavano in quelle trincee. Per questo ho immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione, una lingua che si facesse carne viva. Ho provato a cucire insieme nella stessa frase quanti più dialetti potevo, cercando le parole che consentissero passaggi morbidi o fratture violente. Ne è venuta fuori una lingua nuova che ha regalato allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro paese”. Mario Perrotta

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Diavolo Rosso

Ore 21

Dopodichè stasera mi butto

Generazione Disagio               

 

Spettacolo vincitore del concorso nazionale ROMA PLAYFESTIVAL 1.0 2015

Spettacolo vincitore del BANDO TEATRO OFF ARTIFICIO 2015

Spettacolo vincitore del BANDO “LE CITTA’ VISIBILI”, III edizione, RIMINI 2015

Record di incassi e presenze di pubblico al TORINO FRINGE FESTIVAL 2014

Spettacolo vincitore del concorso GIOVANI REALTA’ DEL TEATRO 2013

Menzione speciale della giuria al premio SCINTILLE 2013 di asti teatro 35

Menzione speciale della giuria al premio nazionale INTRANSITO – teatro Akropolis 2013

di e con

Enrico Pittaluga, Graziano Sorressi, Andrea Panigatti, Luca Mammoli

regista e co-autore Riccardo Pippa

consulenza scene e costumi Margherita Baldoni

luci Max Klein

disegni Duccio Mantellassi

produzione Proxima Res

 

«Sappiamo chi sei. Tu sei un disagiato. Lo sai tu e lo sappiamo anche noi. Sappiamo quante energie sprechi per non farlo vedere. Fratello disagiato, basta: Il disagio non è un ostacolo sulla strada, il disagio è la strada. Non cercare di cambiare te stesso. Non cercare di apparire migliore. Accettati come sei: pigro, inetto, inconcludente, dispersivo, vile. Noi ti vogliamo bene così.
Non preoccuparti: elimineremo assieme ogni senso di colpa, ogni residuo di frustrazione.
Noi siamo qui per aiutarti. Siamo portatori di un messaggio universale che si esprime attraverso la pratica delle tre d: Distrazione, Disinteresse, Disaffezione. Stringi la mano che ti porgiamo. Il futuro è nostro. Grandi giorni di festa si avvicinano. Noi siamo la Generazione Disagio… ».

 

Asti Teatro per la città

Cascina del racconto

Ore 22,30

Prigioniero. Antonio Gramsci

Racconto Teatrale Multimediale

Di Laurana Lajolo

Diretto e interpretato da Aldo Delaude

Videomaker Augusto Grinzi, montaggio Eugenio Carena e Augusto Grinzi.

Si ringrazia la direttrice della Casa Circondariale di Asti dott.ssa Elena Lombardi Vallari

In occasione dell’ottantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci, Laurana Lajolo, prendendo spunto dal suo libro “Gramsci un uomo sconfitto (Rizzoli 1980) da poco ristampato, propone un testo teatrale focalizzato sul periodo carcerario della vita di Gramsci. La scena si apre con l’entrata in cella di Gramsci dopo la sentenza del Tribunale speciale del 1928: il detenuto scrive una lettera alla madre ed è la stessa Peppina Marcias a raccontare l’infanzia e l’adolescenza del figlio Nino, le sue curiosità naturalistiche e la sua viva intelligenza.

Dal carcere Gramsci ha un dialogo “impossibile” con le donne della sua vita, e centrale nell’azione teatrale diventa la sua condizione di detenuto, la sua ferma volontà di sopravviver, anche attraverso il suo lavoro intellettuale di composizione de I Quaderni.

“Prigioniero” è una rappresentazione emblematica della condizione carceraria. La recitazione di Aldo Delaude è accompagnata da una scenografia essenziale con elementi multimediali (video, immagini, creazioni grafiche).

 

Mercoledì 28 giugno

Asti Teatro per la città

Cripta di Sant’Anastasio (Corso Alfieri 375)

Ore 18,30

Guerra e Pace – moving museum (cortometraggio)

INGRESSO LIBERO

 

Dopo il successo de “Le pietre parlano”, prosegue il progetto teatrale di alternanza scuola lavoro organizzato da Comune di Asti e Uffici Musei, in collaborazione con l’associazione culturale Davide Lajolo e il Liceo Artistico “Benedetto Alfieri” di Asti, viene proiettato il cortometraggio della rappresentazione “Guerra e Pace – moving museum”.

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Diavolo Rosso

Ore 20 ANTEPRIMA

Io Caravaggio

Di e con Cesare Capitani e Laetitia Favart

Ispirato al romanzo di Dominique Fernandez « La course à l’abîme »

Direzione d’attore di Nita Klein

Luci di Dorothée Lebrun

Canti tratti da opere di Claudio Monteverdi, Giulio Caccini,

Michelangelo Grancini, Carlo Gesualdo eseguiti a cappella

Lo spettacolo è sostenuto dell’Istituto Culturale Italiano di Parigi

Il testo dello spettacolo “Io, Caravaggio” è pubblicato da Triartis

 

“Caravaggio rivive, davanti agli occhi dello spettatore, l’infanzia nel piccolo borgo lombardo, l’approccio alla pittura, i primi problemi con la giustizia, la fuga a Roma nella speranza di fare fortuna. Nella Città Eterna il giovane Michelangelo, grazie a pochi quadri carichi di una forza e di un erotismo mai visti, sconvolge la pittura e raggiunge la gloria. I potenti se lo contendono, i cardinali lo proteggono e rapidamente diventa il pittore ufficiale della Chiesa. Ma Caravaggio è un uomo dal carattere violento e solitario: un vero ribelle che rifiuta ogni compromesso, ogni vantaggio che il suo talento e i suoi contatti potrebbero garantirgli. Il suo modo di vivere è una costante provocazione, un affronto continuo alla morale: prende come modelli per i suoi quadri prostitute, malfattori e vagabondi; ama uomini e donne scegliendo spesso tra le pieghe più sordide della società; è sempre pronto a usare i pugni o la spada… In breve i processi a suo carico si moltiplicano: passa lunghi periodi in prigione, assapora il gusto amaro del declino e della miseria, si macchia di omicidio e viene condannato a morte. Si vede costretto a fuggire e ad errare tra Napoli, Malta, la Sicilia… La sua vita terminerà, in modo tragico e misterioso, su una desolata spiaggia al nord di Roma. Il racconto, vivo e palpitante, a tratti diverte con la sua ironia, a tratti fa riflettere grazie alla sua perspicacia, più spesso commuove perchè Caravaggio vi confessa anche i più intimi

pensieri, le sue angosce più vive. Apre il cuore e mostra la parte più cupa dell’anima”. Cesare Capitani

 

Asti Teatro per la città

Teatro Alfieri

0re 21

Spettacolo vincitore Asti Teatro Ragazzi

Edipo e la sfinge

Liceo classico Vittorio Alfieri, IV Ve v ginnasio, I, II, III liceo

INGRESSO LIBERO

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Sala Pastrone

Ore 22,30

Io sono il proiettile

(espiazione)

radiodramma per attore solo e vocoder

di e con Edoardo Ribatto

produzione Associazione Culturale Masca in Langa

 

Liberamente ispirato all’opera e alla vita di Yuri Markus Daniel, scrittore russo, dissidente, processato e condannato per reati d’opinione, Io sono il proiettile è una storia sull’identità, scritta in forma di radiodramma. Una narrazione agita e sonora, una recitazione iperreale, un corpo a più voci per 12 personaggi, un attore, tre microfoni, un vocoder e uno schermo che offre la controparte visiva. Nella Russia degli anni ’60, un uomo viene accusato ingiustamente di essere un delatore. In un attimo tutti quelli che conosce gli voltano le spalle. Mentre il suo mondo si sgretola, conosce in un locale uno scrittore in crisi di coscienza. Quell’incontro cambierà la loro vita per sempre.

 

 

Giovedì 29 giugno

 

Asti Teatro per la città

Spazio Kor / Teatro Giraudi

Ore 19

Xstream

blucinQue

 

Un progetto di Caterina Mochi Sismondi e Paolo Stratta

Regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi

Collaborazione all’allestimento Lucio Diana
Con Jonnathan Rodriguez Angel, Camilo Jimenez, Lukas Vaca Medina, Ruairi Mooney Cumiskey

Live electronics, vocoder, tromba Giorgio Li Calzi

Coproduzione blucinQue | Qanat Arte e Spettacolo in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo

 

Xstream è un trio di uomini, un lavoro su disequilibrio estremo e flusso continuo, con musica live.

Danza acrobatica e tecniche circensi, corpo in continuo spiazzamento. Tre performer si muovono in uno spazio vuoto, dando la percezione di essere continuamente in bilico, sospesi tra sogno e realtà, in un vortice di idee, parole, musica e movimento, inarrestabili.

La cadenza è veloce, il ritmo incalza, forse un attimo di pausa aiuta il respiro: uno, due, tre… si ricomincia! Il desiderio di spingersi oltre il limite, rimanendo nel flusso continuo del tempo e della ripetizione.

Il concetto di estremo è connaturato con quello di acrobata (ἀκροβάτης), la cui etimologia greca ci consente di investigare tra altezza, estremità e movimento, quindi sia il camminare sulle estremità, sulle mani e sui piedi, sia sulle punte, sia anche il procedere verso l’alto, sia in equilibrio sul cavo d’acciaio, sia su un palo che ci indica una direzione. Mutare le altezze costantemente e così cambiare il punto di vista.

Tre storie, tre corpi, tre tecniche su musica live.

 

Asti Teatro per la città

Piazza San Secondo

Dalle ore 20

Burattinarte

Festival internazionale del teatro di figura

INGRESSO LIBERO

 

dalle 20,00 alle 23,00      Blink Circus (Frosinone) installazione d’arte viaggiante

dalle 21,00 alle 24,00

Marco Grilli (Torino) Le Farse di Gianduia 2 repliche

Gianluca Di Matteo (Napoli)       Le Guarattelle di Pulcinella 2 repliche

ore 22,00 sul palco Compagnia Roggero (Varese)  Il principe Ranocchio

 

Quest’anno un omaggio alla tradizione dei burattini: I burattini a guanto più classici con un confronto fra le guarattelle napoletane e le farse di Gianduja; I  burattini della Compagnia Roggero che rivisitano una fiaba classica e una piccola, unica, mostra itinerante in cui le immagini e le figure si ispirano, rivisitandolo, al classico mondo dello spettacolo errante.

Un invito a ben conoscere e praticare la tradizione anche per poterla innovare e superare facendo umilmente e sapientemente tesoro delle sue tecniche e dei suoi saperi.

 

GIANLUCA DI MATTEO

Le Guarattelle di Pulcinella

 

In teatro le guarattelle sono gli spettacoli tradizionali dei burattini napoletani. Sono antichi canovacci , fatti risalire al 1600 dove Pulcinella si incontra e si scontra con le figure tipiche del teatro popolare

Dopo secoli che questo spettacolo si tramanda girando tutto il mondo sulle braccia dei burattinai, sono 15 gli anni che Gianluca Di Matteo lo presenta nel suo teatrino.

Pulcinella lo conosciamo tutti. Forse però non tutti conoscono la sua voce quando fa lo spettacolo di burattini. Una voce magica e potente che si tramanda con una antica e misteriosa tecnica dal maestro al suo allievo.

“Le guarattelle di Pulcinella” è uno spettacolo pieno di vita e con un ritmo travolgente.

 

MARCO GRILLI

Le farse di Gianduja

 

Marco grilli, figlio d’arte, erede della tradizione delle Marionette Grilli presenta due farse del tradizionale burattino piemontese.  I diavoli di gianduja   è  una farsa che prende spunto dalla Farina del Diavolo, testo burattinesco popolare della metà ‘800, in cui due diavoli decisi a conquistare Torino si ritrovano a dover affrontare il ” paladino” della Città, ovvero Gianduja, armato di astuzie e bastone.  Serenata a Giacometta è una “bagatella” ispirata alla guarattella napoletana di Pulcinella. E’ Gianduja a cantare la bella serenata a Giacometta, quando arriva la guardia che, per disturbo alla quiete pubblica lo vuole arrestare. Un interessante confronto su  canovacci popolari che, ora come sempre, si contaminano, trasformandosi a seconda delle caratteristiche dei protagonisti.

 

 

COMPAGNIA ROGGERO

Il Principe Ranocchio

Una re-interpretazione in chiave comico-moderna della celebre favola dei fratelli Grimm. Uno spettacolo

divertente in cui pur nel rispetto della tradizione si ironizza su alcuni aspetti della vita contemporanea.   Temi musicali composti appositamente per lo spettacolo ne accompagnano lo svolgimento.

 

BLINK CIRCUS

Un’installazione d’arte viaggiante unica al mondo.

Uno spettacolo itinerante in stile anni ’20 in un piccolo chapiteau al cui interno si trovano 7 installazioni in stile circense  tutte contenenti fotografie in stile surrealista-circense in miniatura.

Una fiaba fotografica in 7 capitoli realizzata dall’artista Lorenzo Mastroianni

Tutte le 130 immagini si possono osservare solo ed esclusivamente con lenti d’ingrandimento e particolari lampade che verranno consegnate ai visitatori (10 per volta ) dall’artista all’ingresso dello chapiteau.

Lo spettatore verra’ avvolto in questo percorso onirico da musiche luci e suoni sincronizzati che accompagneranno il tragitto alla scoperta di questo mondo fotografico-circense in miniatura …senza limite di tempo.

 

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Diavolo Rosso

Ore 21

I 4 moschettieri in America

Radiodramma animato

I sacchi di sabbia

testo Giovanni Guerrieri

costruzioni sceniche Giulia Gallo

disegni Guido Bartoli

con Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Giulia Solano la partecipazione di Guido Bartoli

e le voci di Marco Azzurrini, Gabriele Carli, Paolo Castellano, Enzo Illiano, Carlo Ipata, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Daniele Tarini

regia Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo con la collaborazione di Giulia Solano

Produzione: Associazione Teatrale Pistoiese/I Sacchi di Sabbia con il sostegno di Regione Toscana

 

Nell’ottobre 1934 – dieci anni dopo l’inizio ufficiale in Italia delle trasmissioni radiofoniche – andò in onda la prima puntata de I 4 moschettieri «parodia di Nizza e Morbelli con musiche di E. Storaci»: la radiorivista (così venne definita ai tempi) si impose in poche settimane come un vero e proprio fenomeno di costume, contribuendo decisamente alla diffusione e alla vendita degli apparecchi radiofonici in Italia.  Angelo Nizza e Riccardo Morbelli – i giovani autori piemontesi che la tennero in vita ininterrottamente per quattro anni – si ispirarono al famoso capolavoro di Dumas, riscrivendo in stile parodico e rivistaiolo le famose gesta di Athos, Porthos Aramis e D’Artagnan.

Ottant’anni dopo, I Sacchi di Sabbia hanno dato un sequel a I 4 moschettieri: dapprima con un radiodramma – realizzato per Radio 3 all’interno del progetto Radio Days di Santarcangelo 14 – ed ora con questo spettacolo teatrale che ripropone, in un’inedita sperimentazione visiva, le atmosfere e i personaggi del radiodramma.

I 4 moschettieri in America è ambientato nell’America degli Anni Trenta: qui, i famosi eroi di Dumas si ritrovano a inseguire – tra gangster, pupe e sparatorie –  il sogno di una nuova grandezza, che solo il cinema potrà soddisfare.

Un pastiche dunque che – alla maniera di Nizza e Morbelli – si avvale di gustose contaminazioni: dal cinema di Billy Wilder, ai testi di Jules Verne,  alle moderne graphic novel.

Restituire un radiodramma alla sua fruizione visiva, tracciare figure lasciando a chi guarda il lavoro di immaginare, è il cuore di questa avventura dedicata ai piccoli spettatori.

Complice della compagnia, il pittore Guido Bartoli, chiamato a illustrare il teatro giocattolo che costituirà il centro della scena.

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Cascina del racconto

Ore 22,30 PRIMA NAZIONALE

La conquista della felicità

con Stefano Pietro Detassis

regia e drammaturgia di Maura Pettorruso

una produzione TrentoSpettacoli
Matematico, logico, filosofo, scrittore, attivista, Bertrand Russell attraversa quasi un secolo di storia (1872-1970). Nato in una ricca famiglia di stampo vittoriano, Russell inizia la sua formazione contemplando la natura nelle lunghe giornate di solitudine infantile. E’ curioso, timido, intelligente.

Legge di nascosto, scrive di nascosto, si fa domande, cerca risposte: cos’è la verità?

Si laurea in matematica ma non smette di occuparsi del mondo, della conoscenza, dell’amore e della conquista della felicità. Ma accanto alla sua attività di logico e matematico, Russell inizia ad occuparsi di questioni politiche e sociali: si batte contro l’entrata in guerra dell’Inghilterra nel 1914 e finirà in prigione per i suoi articoli pacifisti. E’ in prima linea per i diritti delle donne e degli omosessuali. Si schiera a favore del divorzio e del diritto all’aborto in un’epoca in cui tutta l’opinione pubblica inorridiva davanti a posizioni considerate immorali.

Si oppone duramente alle armi nucleari e alla guerra in Vietnam arrivando a “condannare gli Stati Uniti d’America” e finisce nuovamente in prigione all’età di 89 anni. Nel 1950 riceve il premio Nobel per la letteratura “quale riconoscimento ai suoi vari e significativi scritti nei quali egli si leva in alto a campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero”.

Muore a 98 anni attraversando in prima linea un’epoca densa di cambiamenti storici, politici e sociali, riuscendo a cogliere e anticipare questioni ancora oggi scottanti.

 

 

Venerdì 30 giugno

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Diavolo Rosso

Ore 19

I 4 moschettieri in America (replica)

 

Asti Teatro per la città

Sala Pastrone

Ore 19

Partitura per contrabbasso, vecchia fabbrica, voci e suoni lontani

Scritto e diretto da Fabio Grandi

Interpretato da Federico Gheduzzi

Musiche di Matteo Ravizza e Gianpiero Malfatto

Fotografie di Anna Bonnasciutti

INGRESSO LIBERO

 

La Fabbrica, dopo un secolo di attività, chiude, per sempre. I vecchi reparti ora deserti, le mura scrostate, i vetri rotti, i cancelli arrugginiti creano un ambiente surreale, i suoni e le musiche senza tempo riportano agli anni 50, quando si pensava che tutto (o quasi) sarebbe stato possibile. Storie legate alla vita di fabbrica che parlano di navi, biciclette, zucche e altro ancora; storie di jazz, di lotte per una società migliore sullo sfondo di una piccola città che vive, lavora e cresce tra i ritmi scanditi dalle sirene della fabbrica e si svaga nei fine settimana nelle sale da ballo e lungo le rive del fiume…pensando al domani.

 

 

Asti Teatro per la città

Piazza San Secondo

Ore 20-21-22 (Ogni giorno tre esibizioni della durata di circa 30 min)

AppuntaMenti

di e con Mazz Mariano

INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE

 

Mazz Mariano è un mentalista, un intrattenitore che durante i suoi spettacoli sfrutta al meglio i propri cinque sensi per dare l’illusione di possederne un sesto.

In un ambiente intimo e inconsueto accoglierà i propri ospiti nel suo gazebo/teatro itinerante, proponendo ogni giorno tre AppuntaMenti con il suo illusionismo mentale, tre mini show della durata di 30 minuti a cui potranno assistere circa 10/15 spettatori per volta.

In occasione di ogni esibizione il pubblico potrà esplorare le potenzialità della propria mente, partecipando attivamente a esperimenti di lettura del pensiero, percezione extra-sensoriale, precognizione.  Al termine dell’ultimo spettacolo le luci si spengono e il teatro viene smantellato, per spostarsi il giorno successivo in un diverso luogo della città, dove gli AppuntaMenti tornano a susseguirsi con un repertorio differente.

AppuntaMenti è pensato per soddisfare il desiderio di meraviglia degli spettatori, uscendo dagli spazi chiusi tradizionali per liberarsi attraverso la città come fosse un microspettacolo viaggiante.

 

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Spazio Kor / Teatro Giraudi

Ore 21

Napucalisse

Mimmo Borrelli

Scritto e diretto da Mimmo Borrelli e con musiche dal vivo di Antonio Della Ragione

 

Alla Napoli condannata e alla Napoli innocente, Borrelli dedica un canto di struggente intensità e alta poesia. Per tutto il tempo, la bravura dell’attore, ipnotica ed esplosiva nell’utilizzo del ritmico dialetto della nostra cara Napoli, è supportata dalle impeccabili, avvolgenti e a tratti assai commuoventi musiche, eseguite dal vivo da Antonio della Ragione.

L’autore-attore interpreta e racconta la storia dell’amato e odiato Vesuvio, un vulcano dormiente che sogna il pericolo costante, ma che è destinato a svegliarsi.

Creatore di vita ed esecutore di giustizia, quella spietata che Dio stesso non può concepire poiché inevitabilmente coinvolge anche gli innocenti, il Vesuvio è “doppio” e, secondo un’antica leggenda locale, la sua “terrificazione” è Lucifero, l’angelo cacciato da Dio e sprofondato sulla terra.

Destato da un vecchio saggio, ironico ed estroverso, simile a un Pulcinella senza maschera, il Vesuvio/Lucifero è Napoli stessa, terra nata dal fuoco e dal diavolo.

Solo dinanzi all’innocenza, il vulcano momentaneamente si placa, allietato dal vecchio artista di strada con “un’Apocalisse divertente”: il matrimonio di quartiere partenopeo.

Ecco poi l’amaro. L’Assassino. Il Killer, assoldato dalla camorra, che dell’innocenza ha perso l’amore. Emblema di una Napoli feroce che più non crede ad un futuro.

 

Asti Teatro per la città

Cascina del racconto

Ore 22.30

Abebech – Fiore che sboccia

Saba Anglana

 

di Fabio Barovero
regia Saba Anglana
arrangiatore delle musiche, alla fisarmonica, piano e live electronics Fabio Barovero
percussioni Mattia Barbieri
contrabbasso Federico Marchesano

produzione Assemblea Teatro

 

La storia vera di Abebech (in amarico “Fiore che Sboccia”) una donna etiope strappata dalla sua terra natale nel periodo della colonizzazione italiana. Deportata nella vicina Somalia, la donna attraversa le difficili fasi della sua vita sorretta dalla dolcezza di una fede intima, che tramanda alla sua discendenza, i figli e i nipoti che nasceranno lì, sullo sfondo di una Mogadiscio che diventa un laboratorio in cui si consuma in modo ineluttabile la storia del fallimento della pace tra gli esseri umani, dell’identità e del culto liberi. Abebech arriva a somatizzare questa grave situazione con una paralisi alle gambe, proprio nel momento in cui deve abbandonare la sua nuova patria. Invoca l’Arcangelo Gabriele, figura chiave della religione copta ortodossa etiopica, affidandogli quesiti sul suo destino e interrogandolo sui piani di Dio. Come mandato dalla Provvidenza, sarà proprio un santone etiope, un forestiero lì di passaggio davanti alla casa della donna, che le restituirà l’uso delle gambe con un rito di guarigione fatto di preghiera e radici roventi, simbolicamente spinte nella carne della donna. Così guarita, Abebech, la nonna di Saba, si riconcilia con le sue origini, ed è pronta a ritornare in Etiopia con la sua famiglia.

 

Sabato 1 luglio

Asti Teatro per la città

Piazzetta dei Varroni

Ore 20-21-22 (Ogni giorno tre esibizioni della durata di circa 30 min)

AppuntaMenti

di e con Mazz Mariano

INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Spazio Kor / Teatro Giraudi

Ore 19

Amore

di Spiro Scimone

con Francesco Sframeli e Spiro Scimone

Gianluca Cesale, Giulia Weber

regia Francesco Sframeli

scena Lino Fiorito

disegno luci Beatrice Ficalbi

regista assistente Roberto Bonaventura

produzione  compagnia Scimone Sframeli

in collaborazione con Théâtre Garonne Toulouse

Premio Ubu 2016

Miglior novità o progetto drammaturgico

Miglior allestimento scenico

Nomination Miglior spettacolo

 

Dai, amore, dammi un bacio sulle labbra!
Dammi un bel bacio sulle labbra!…(pausa)
Come da giovani, amore… Come quando eravamo giovani, amore!

Con Amore la Compagnia Scimone Sframeli prosegue il proprio percorso drammaturgico ai bordi dell’umanità, all’interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno nome e sono “tutti vecchietti”.
In scena due coppie: il vecchietto e la vecchietta, il comandante e il pompiere. Quattro figure che si muovono tra le tombe. La scena è, infatti, un cimitero.
Il tempo è sospeso, forse, stanno vivendo l’ultimo giorno della loro vita.
Dialoghi quotidiani e surreali, ritmi serrati che intercettano relazioni, attenzioni e richieste fisiche che celano necessità sul limite tra la verità e la tragedia del quotidiano.
L’Amore è una condizione estrema e, forse, eterna.

 

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Diavolo Rosso

Ore 21

Gli uccelli migratori

Teatrodilina

 

scritto da Francesco Lagi
con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena, Mariano Pirrello
regia Francesco Lagi
produzione Teatrodilina, Progetto Goldstein

Una casa in mezzo a una pineta.

E in quella casa il tempo è sospeso in un’attesa.

C’è una persona che sta per arrivare e delle persone che la stanno aspettando.

C’è una tutina azzurra e l’invenzione di un’app.

Un ricordo di bambini e Yoda che è sparito e non si trova più. L’arrivo di un padre, il linguaggio degli uccelli, una bussola rimasta in tasca.

La paura di cambiare e la vita che bussa alla porta e improvvisante si rivela.

I personaggi ruotano intorno a un centro, si affaticano distrattamente cercando di sintonizzarsi sulla frequenza del loro motivo di stare la mondo. Cercando di trovare una grammatica emotiva, una lingua comune che possa svelare loro un modo di stare al mondo.

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Fuori Luogo

Ore 22.30

Trovata una sega!

di e con Antonello Taurino
Produzione Associazione Culturale Musicale Negrimusic Varese

 

Livorno, estate 1984. A cento anni dalla nascita di Modigliani, la città che gli diede i natali decise di organizzare una mostra a lui dedicata e dragare il Fosso Reale alla ricerca di alcune sue sculture che, secondo la leggenda, l’artista avrebbe gettato via nel 1909 in un moto d’ira. Dopo giorni di vane ricerche, con tanto di proverbiale sberleffo del Vernacoliere, che titolava “Trovata una sega!”, ecco la pesca miracolosa di tre teste scolpite che portò a Livorno le Televisioni di tutto il mondo. I maggiori critici d’arte non ebbero dubbi a sancire dinanzi al mondo: “Sono dei capolavori, sono di Modigliani!”
E dopo un mese venne fuori che… non erano proprio di Modiglioni.

Asti Teatro per la città

Palazzo Ottolenghi

Ore 23

Festa finale:

Tutta roba di marca

Losburla dj set

INGRESSO LIBERO

 

Rockabillly, musica indie italiana, grande rock internazionale, un percorso musicale divertente e originale. Si balla e si ascolta. Si ascolta senza ballare e si può addirittura ballare senza ascoltare nulla. Parola di Losburla, cantautore piemontese che promette, in questo caso di non proporre le sue canzoni.

Domenica 2 luglio

Asti Teatro per la città

Puazza San Martino

Ore 20-21-22 (Ogni giorno tre esibizioni della durata di circa 30 min)

AppuntaMenti

di e con Mazz Mariano

INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Diavolo Rosso

Ore 19 PRIMA NAZIONALE

Buoni propositi

Emanuele Arrigazzi

di Allegra de Mandato

Regia di Emanuele Arrigazzi

Con Emanuele Arrigazzi e Alberto Mancioppi

Scene di Maurizio Agostinetto

Tecnica a cura di Matteo Catalano

Produzione Casa degli Alfieri

Con il sostegno di Manifattura K

 

Una storia a due voci, un’attesa lunga una notte, una veglia, una serie di rivelazione, forse solo l’eterno rimandare a domani le nostre vite.

Due personaggi maschili, diversi eppure vicini, si confrontano in una notte che per uno dei due potrebbe essere l’ultima un’occasione di azzeramento, un buon proposito per l’indomani, un limbo che va distrutto o preservato ad ogni costo.

Una coppia di persone che vive aspettando, perché il presente è bruciato, il futuro è senza speranza forse l’unica speranza è che succeda qualcosa che ci scuota, forse l’unica speranza è sapere che prima o poi qualcosa dovrà succedere, ma siamo immobili, siamo apatici, siamo morti dentro. E allora cosa ci resta da aspettare se non la morte?

Chiusi in un’eterna immobilità non possiamo che stare immobili, chiuderci nel cinismo di un non lavoro, di una non esistenza, una vita senza un futuro programmabile, senza più la voglia di programmare, senza figli, senza rapporti stabili, a volte se va bene con una persona con cui condividere la panchina, ma senza più neanche aspettarlo Godot.

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Spazio Kor / Teatro Giraudi

Ore 21

Animali da Bar

Carrozzeria Orfeo

uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
drammaturgia Gabriele Di Luca

regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
con Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi
voce fuori campo Alessandro Haber

musiche originali Massimiliano Setti

produzione Fondazione Teatro della Toscana
in collaborazione con Festival Internazione di Andria | Castel dei Mondi

Premio Hystrio Twister 2016

 

Un bar abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina dal passato difficile che sta affittando il proprio utero ad una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra. Sei animali notturni, illusi perdenti, che provano a combattere, nonostante tutto, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, ad una speranza che resiste troppo a lungo. Come quelle erbacce infestanti e velenose che crescono e ricrescono senza che si riesca mai ad estirparle. E se appoggiati al bancone troviamo gli ultimi brandelli di un occidente rabbioso e vendicativo, fatto di frustrazioni, retorica, falsa morale, psicofarmaci e decadenza, oltre la porta c’è il prepotente arrivo di un “oriente” portatore di saggezze e valori… valori, però, ormai svuotati e consumati del loro senso originario e commercializzati come qualunque altra cosa. Tutto è venduto, sfruttato e contrattato in “Animali da Bar”. La morte e la vita, come ogni altra merce, si adeguano alle logiche del mercato.

 

Asti Teatro – Nuove Visioni

Cascina del racconto

Ore 22.30 PRIMA NAZIONALE

Andy Warhol Superstar

Ideazione e regia di Laura Sicignano

Testo di Laura Sicignano e Alessandra Vannucci

Scene di Emanuele Conte

Con Gianmaria Martini

Coproduzione Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati / Teatro Cargo

 

A trent’anni dalla scomparsa del grande artista americano, uno spettacolo dedicato  ad Andy Warhol (Pittsurgh, 1928 – New York, 1987).

Con lui si apre l’epoca dell’arte contemporanea, così come la intendiamo oggi. Se nel calendario della musica pop c’è un ante e un post Beatles, l’unico fenomeno culturale e mediatico degli anni Sessanta in grado di rivaleggiare con Warhol, allo stesso modo in quello dell’arte dobbiamo parlare di un “Before Andy” e di un “After Andy”. Soprattutto, Andy Warhol è stato capace di intuire e anticipare i profondi cambiamenti che la società contemporanea avrebbe attraversato a partire dall’era pop, da quando cioè l’opera d’arte comincia a relazionarsi quotidianamente con la società dei massmedia, delle merci e del consumo. Nella Factory, a New York, non solo si producevano dipinti e serigrafie: si cambiava la storia del costume, si faceva cinema, musica rock, editoria, si attraversavano nuovi linguaggi in una costante ricerca d’avanguardia.

Lo spettacolo indaga la biografia intima di Andy a confronto con quella pubblica: la sua curiosità per tutto ciò che era trasgressivo ed estremo e la sua fede cattolica, il rapporto con la madre, con gli USA, con i soldi e il potere, con il sesso e la castità. La sua vita è una fiaba sinistra in cui un bambino povero è trasformato in un principe delle tenebre che soccombe alla solitudine e alla tristezza, in mezzo ad una folla stravagante di cortigiani pazzi. Oppure Andy fu uno straordinario self made man capace di costruirsi un’immagine pubblica in grado di vendere milioni di dollari?

Condividi