Autore Redazione
lunedì
4 Settembre 2017
15:44
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Politica - Alessandria

Pd: “Cuttica contraddice gli slogan in campagna elettorale”

Il Partito Democratico è intervenuto in merito alla recente visita del sindaco di Alessandria, insieme all’Assessore Cherima Fteita, alla Festa del Sacrificio, celebrata venerdì scorso dalla Comunità Islamica.
Pd: “Cuttica contraddice gli slogan in campagna elettorale”

ALESSANDRIA – Pubblichiamo la nota della sezione alessandrina del Partito Democratico in merito alla recente visita del sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco e dell’Assessore Cherima Fteita alla Festa del Sacrificio, la ricorrenza celebrava venerdì scorso dalla Comunità Islamica, al Campo Sportivo Cattaneo.

Possiamo anche cogliere favorevolmente l’apertura dimostrata dal Sindaco, ma come non vedere alcune contraddizioni di fondo, determinate dai pensieri esplicitati prima della sua entrata in carica e in particolare durante la campagna elettorale, dove lo slogan “ meno immigrati” tappezzava la città.

Non possiamo dimenticare i post del rappresentante in Consiglio Comunale della Lega, Roberto Sarti, che per 5 anni si è accanito contro la la cultura e la religione musulmana, contro la presenza di immigrati, invocando “pulizia”, pubblicando sui social foto di alcuni extracomunitari seduti sulle panchine di Piazza Santa Maria di Castello, alimentando il rancore verso chi non ha la pelle del nostro colore.

Non possiamo dimenticare le numerose visite effettuate da Salvini a sostegno dell’attuale Sindaco, Gianfranco Cuttica, che a nome della Lega Nord, dei suoi rappresentanti nelle Istituzioni e dei propri iscritti e simpatizzanti, sottolineava l’eccessiva presenza di migranti nella nostra città, oltre a ritenere dannose le caratteristiche della cultura islamica per le nostre radici cristiane.

E lo stesso Cuttica che nei diversi “faccia a faccia” succedutisi durante la corsa a Sindaco, ha sempre fatto riferimento alla necessità di “ripulire la città” e di prendere provvedimenti restrittivi verso le comunità non italiane

Indimenticabili i numerosi commenti negativi rispetto alla cerimonia che si è svolta a fine Ramadan presso il Centro d’Incontro Galimberti strumentalizzando quell’evento che si è svolto proprio la mattina del ballottaggio come un’iniziativa negativa dell’allora in carica Giunta Rossa.

Non dimentichiamo nemmeno tutti gli lo slogan “prima gli italiani, comparsi in questi anni in tutti gli ambiti, dai social al Consiglio Comunale o addirittura il più recente “meno #buonismo più #manganello” dell’attuale Vice Sindaco.

Ebbene, ormai da Sindaco, Gianfranco Cuttica, si definisce opportunamente il Sindaco di tutte le Comunità che vivono la nostra città e invita al rispetto reciproco fra le diverse culture e religioni.

Questo è positivo, però perché sia autentico, il Sindaco dovrebbe ripudiare tutti gli atteggiamenti discriminatori e intolleranti e invitare a considerare quelle Comunità davvero come alessandrine, come lui stesso ha dichiarato durante la manifestazione.

Sorge quindi naturale una domanda: come intende questo Sindaco e la sua Amministrazione coniugare i principi ispiratori del suo Partito, le promesse fatte in campagna elettorale ai propri elettori in materia di immigrazione, con la necessità di rappresentare e governare dal punto di vista amministrativo tutte le Comunità presenti, compresa quelle dei migranti e dei Musulmani?

Da ultimo, e abbiamo sempre interpretato correttamente questo pensiero non partecipando a queste manifestazioni legate ai riti sacrificali, rispettare le altrui tradizioni non significa condividerne le modalità. 

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