Autore Redazione
venerdì
27 Ottobre 2017
05:52
Condividi
Politica - Alessandria

“Da Chiamparino il 6 novembre”, per la messa in sicurezza del Tanaro

Oggi il sindaco Cuttica firmerà un documento per chiedere alla Regione Piemonte un incontro urgente e il finanziamento della pulizia dell’alveo. Si valuta anche l’intervento della Protezione Civile Provinciale. L’alternativa sarebbe il coinvolgimento di soggetti privati, previa autorizzazione di Aipo.
“Da Chiamparino il 6 novembre”, per la messa in sicurezza del Tanaro

AGGIORNAMENTO ORE 10.25: i consiglieri comunali di Alessandria avranno tempo fino alle 11 di lunedì per sottoscrivere la lettera inviata a Sergio Chiamparino.

Viste le condizioni in cui si trovano le sponde e l’alveo del fiume Tanaro nel tratto cittadino di Alessandria, visti gli eventi meteorologici che hanno colpito il Piemonte nell’ultima decade di novembre del 2016, i firmatari di questo documento chiedono con urgenza al Presidente della Regione Piemonte di: 

  • autorizzare ai sensi dell’art 11 dell’O.C.D.P.C. n. 430/2017 l’estrazione e la cessione del materiale da allontanare dall’alveo del fiume Tanaro, in corrispondenza e a protezione dell’abitato di Alessandria;
  • l’inserimento dell’intervento nella fattispecie prevista al comma 4 art 1 dell’O.C. n°2/A18.000/430 del 22/03/2017 e pertanto soggetto al rilascio di concessione demaniale a canone zero o al maggior canone derivante dall’esito della procedura di gara. 
  • Si richiede altresì al Presidente della Regione che una delegazione del Consiglio Comunale di Alessandria sia ricevuta quanto prima per affrontare il tema della messa in sicurezza della città che, essendo stretta tra due fiumi (Tanaro e Bormida) si trova a fronteggiare una situazione emergenziale continua. Se non fosse possibile essere ricevuti prima, poiché il 6 di novembre è per la nostra città una data tragicamente indimenticabile, sarebbe significativo poter avere l’incontro proprio nel pomeriggio di questo giorno.

ALESSANDRIA – Il prossimo 6 novembre, giorno dell’anniversario dell’alluvione di 23 anni fa, il Comitato Oltre il Fango e una delegazione di politici andranno a Torino per chiedere al Governatore Chiamparino di accelerare i tempi della messa in sicurezza dell’alveo del Tanaro. Il giorno dopo il sopralluogo sotto il ponte Forlanini alcuni rappresentanti della Giunta Cuttica e del Consiglio Comunale si sono di nuovo confrontati con i cittadini. I rappresentanti dei vari partiti politici hanno prodotto un documento da sottoporre questo venerdì al sindaco Cuttica e rivolto al presidente della Regione: a Chiamparino Alessandria chiederà un incontro urgente per sollecitare un finanziamento regionale ad Aipo finalizzato alla pulizia dell’alveo del fiume e per concedere al Comune la delega a autorizzare la rimozione delle piante, sul modello di quanto avvenuto ad Asti.

Il documento sarà sottoposto a tutti i consiglieri comunali così da trovare la più ampia convergenza politica.

In parallelo è stata valutata l’ipotesi di coinvolgere la Protezione Civile Provinciale per un intervento urgente di rimozione della vegetazione sulle sponde del fiume. Intervistato da Radio Gold, però, il vice presidente del Coordinamento Protezione Civile Regionale, Marco Bologna ha precisato che spetta ad Aipo e alla Regione autorizzare ogni tipo di intervento della Protezione Civile: “Servono piani specifici, la Protezione Civile agisce su tratti specifici e sempre su richiesta di Aipo, l’autorità competente, con un lavoro di pulizia straordinaria.In questo momento, inoltre, tutti gli uomini della Protezione Civile sono impegnati per la crisi idrica anche in alcune zone della provincia e nella zona di Susa per lo spegnimento incendi.

Il piano B riguarda la possibilità che siano i privati cittadini a rimuovere gli alberi vicino al fiume, previa autorizzazione di Aipo.

“Il 6 novembre andremo a Torino comunque” ha sottolineato Giuseppe Monticone, del Comitato Alluvionati Oltre il Fango “anche in caso di mancato incontro col governatore Chiamparino. Ci faremo sentire sotto Palazzo Lascaris, siamo stufi di rischiare ogni volta che piove, vogliamo stare all’asciutto. A circa un anno dall’alluvione non abbiamo ricevuto alcun finanziamento per i danni ai beni mobili e ci sono venti famiglie di via Forlanini e via Margiocchi che non vivono più nelle loro case, ancora inagibili.”

Condividi