Autore Redazione
mercoledì
29 Novembre 2017
05:00
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Politica - Alessandria

Salvini: “con la politica a Km0 meno sprechi e servizi più efficienti”

Il Segretario Federale della Lega Nord Matteo Salvini è tornato ad Alessandria per presentare “Piemonte Autonomo”, il comitato promotore del referendum per l’autonomia del Piemonte
Salvini: “con la politica a Km0 meno sprechi e servizi più efficienti”

ALESSANDRIA – “Con la politica a Km zero si fa meglio spendendo meno. Ne è convito il Segretario Federale della Lega Nord Matteo Salvini tornato ad Alessandria per presentare “Piemonte Autonomo”, il comitato promotore del referendum per l’autonomia del Piemonte. Il leader nazionale del Carroccio martedì non si è sottratto a nessuno dei “selfie” chiesti dal pubblico che ha riempito tutte le poltroncine del Teatro Ambra. Alessandria, del resto, è la città che ha regalato alla Lega Nord “una delle più grandi soddisfazioni” delle amministrative consegnando la fascia tricolore al sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco. All’Ambra non poteva quindi mancare il primo cittadino di Alessandria, tra i sostenitori del comitato e di quella che ha definito una battaglia per “rivendicare e valorizzare cultura e radici dei piemontesi”.

Dopo il voto in Lombardia e Veneto dello scorso 22 ottobre, per la Lega, infatti, è arrivato il momento anche per il Piemonte di esprimersi sull’autonomia. Il federalismo è sempre stato “la battaglia principe” del Carroccio, ha ricordato il Segretario della Lega Nord Piemont Riccardo Molinari, ma il comitato “è aperto a tutti i cittadini, associazioni ed enti locali.

Caduta nel vuoto la richiesta “istituzionale” di disciplinare il referendum a livello regionale, passaggio indispensabile per far esprimere i piemontesi, la Lega vuole creare un “forte movimento popolare” per spingere Palazzo Lascaris verso la strada già percorsa da Veneto e Lombardia. Con un residuo fiscale attivo di 10 miliardi di euro che ogni anno finisce nelle casse dello Stato, per Salvini e Molinari “il Piemonte può permettersi di essere artefice del proprio destino”.

L’autonomianon è un semplice concetto filosofico” perché riguarda “il quotidiano dei piemontesi” ha precisato il Segretario Federale della Lega Nord. Avere più competenze, e soldi in cassa, significa ad esempio poter incidere sull’organizzazione del sistema scolasticoperché una buona scuola è quella gestita con concorsi regionali che assicurino la presenza degli stessi insegnanti dalla prima alla quinta elementare” . Una politica piemontese “a Km 0avrebbe inoltre effetti sulla sanitàperché è una follia che le Regioni non possano togliere i ticket locali solo perché lo Stato non lo permette”. L’autonomia, ha aggiunto Salvini, riguarda poi strade, ambiente, l’organizzazione della giustizia. In tutto 23 competenze oggi in capo allo Stato che per il leader nazionale del Carroccio potrebbero essere gestite “meglio e con meno sprechi” a livello locale.

Per Salvini, infatti, “il modello centralista” ha “fallito lungo tutto lo Stivale “perché il Nord che paga non vede servizi e al Sud si continuano ad aspettare soldi che non arrivano”. Già raccolte le prime adesioni del pubblico dell’Ambra, il comitato Piemonte Autonomo” si affiderà anche a Facebook per aggiungere sostenitori del referendum. A tutti i sindaci piemontesi verrà inoltre chiesto di adottare ordini del giorno e mozioni per ampliare “la forza popolare” e “costringere” la Regione ad aprire le urne. In Piemonte “la partita si gioca ancora con il Pd” ma Salvini spera di trovare anche in terra piemontese esponenti del Partito Democratico “sensibili ai temi dell’autonomia”.

L’antitesi” per il leader nazionale della Lega Nord in questo caso non è “tra destra e sinistra” ma “tra chi è legato al proprio territorio e chi tifa per la globalizzazione e la mancanza di identità”. Quello iniziato con i referendum in Lombardia e Veneto, partito “almeno a parole” in Emilia e in Puglia nel Sud Italia, per Salvini “è un percorso virtuoso” che la Lega Nord conta ovviamente di “chiudere” arrivando al Governo Centrale. Come? Insieme a un centro destra “serio, coerente e che guarda al futuro” e “non con un’arca di Noè che raccatti i tutti i poltronari dell’ultimo minuto per rimandarli a Roma” ha precisato Salvini. Con l’occhio ben fisso sulla Capitale, e anche su Palazzo Lascaris, i leader della Lega Nord sperano intanto di aver piantato ad Alessandria il primo seme per l’avvio di un “rinascimento piemontese” che valorizzi le comunità locali “al di là dell’appartenenza politica“.

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