Autore Redazione
sabato
2 Dicembre 2017
06:00
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Politica

Nel nome del nonno: la 3M torna Grafoplast 

La terza generazione dei Piana rileva la azienda di Predosa ceduta nel 2008. Fondata nel 1963 da Giovanni Piana, ora il nuovo amministratore delegato è il nipote di appena 30 anni, omonimo. La sorella Valentina si occuperà di risorse umane. Salvi 38 dipendenti su 42: "Sono cresciuto a fianco di molti di loro" ha detto il nuovo proprietario. 
Nel nome del nonno: la 3M torna Grafoplast 

PREDOSA – Per i 38 dipendenti della ex 3M di Predosa arriverà un Natale sereno, e in “famiglia”. Una grande conquista dopo la doccia gelata di cinque mesi fa, quando la proprietà americana annunciò la chiusura inderogabile dello stabilimento prevista il 30 novembre. Giovedì, invece, è stata ufficializzata la buona notizia già annunciata lo scorso 16 novembre: l’azienda di marcafili elettrici è salva grazie al ritorno in campo della famiglia Piana. Dopo 9 anni, quindi, il nome cambia di nuovo: da 3M a Grafoplast. I nuovi vertici dell’azienda sono il 30enne Giovanni Piana, amministratore delegato, e la sorella Valentina, responsabile delle risorse umane. Fu il loro padre, Silvano, che nel 2008 passò la mano alla multinazionale americana. L’impresa fu fondata nel 1963 dal “primo” Giovanni Piana, elettromeccanico che inventò il metodo “trasp” per identificare i fili elettrici, un’idea vincente. 
Siamo cresciuti a pane e segnafili” ha raccontato il nipote Giovanni “e lo abbiamo fatto a fianco di molti lavoratori che ancora operano in azienda. Ora tutti si devono rimboccare le maniche, noi compresi, per tornare a essere leader di mercato.”

“C’è da sviluppare, in particolare il reparto vendite e l’amministrazione” ha sottolineato la sorella Valentina Piana, responsabile delle risorse umane. Il nuovo passaggio di proprietà ha permesso a quasi tutti i dipendenti di mantenere il posto di lavoro. Per gli altri quattro lavoratori si è aperta la procedura di outplacement, finalizzata alla loro ricollocazione. “Saranno supportati nella preparazione di colloqui futuri” hanno sottolineato i sindacati “sia a livello psicologico che nel perfezionare il loro curriculum.” Faremo il possibile per prendere questi quattro lavoratori in considerazione” ha precisato Giovanni Piana “fanno parte della nostra storia.

Questa volta l’unione di tanti attori per un unico scopo ha funzionato” ha annunciato soddisfatta il Prefetto di Alessandria Romilda Tafuri, fondamentale trait d’union tra Confindustria, sindacati e istituzioni. Anche i parlamentari del territorio hanno avuto un ruolo decisivo nella risoluzione della vicenda. “Nel primo incontro ci eravamo preparati a raccogliere i cocci” ha sottolineato ancora il Prefetto “invece abbiamo tutti lavorato per un obiettivo comune. All’inizio sembrava di essere Davide contro Golia ma la 3M ha dimostrato di avere un’etica.” 

“Abbiamo giocato di squadra, tutti hanno fatto la loro parte” le parole del senatore di Articolo 1 Mdp Federico Fornarosono molto contento di questo risultato. Abbiamo messo in campo delle buone pratiche, nell’interesse del territorio. L’auspicio è che la conduzione di questa trattativa serva da esempio per il futuro.

“Per la prima volta il sistema di relazioni industriali ha funzionato” ha detto Roberto Marengo della Femca CISL “abbiamo fatto una scelta responsabile e non abbiamo pregiudicato l’opportunità che si era creata”. “3M ha avuto il coraggio di intraprendere la strada che i lavoratori chiedevano” le parole di Marco Sali della Filctem CGIL “e a livello di parti sociali siamo rimasti uniti e compatti.” “Il sindacato non si è arreso” ha aggiunto Elio Bricola della Uiltec UIL “e la 3M non se n’è andata lavandosi le mani. Quando abbiamo dato la notizia del passaggio di proprietà ai lavoratori in tanti hanno pianto.” 

“Con questa vicenda abbiamo lanciato un bel messaggio” ha sottolineato il direttore di Confindustria Alessandria Renzo Gatti “una buona prassi per migliorare il tessuto economico della nostra provincia.” 

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