Autore Redazione
giovedì
1 Febbraio 2018
14:53
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Politica - Valenza

“A Valenza non va”: parte la raccolta firme per far dimettere Barbero

Secondo la minoranza l'immobilismo rischia di creare sempre più danni. Parte quindi una raccolta firme per chiedere le dimissioni del sindaco Barbero.
“A Valenza non va”: parte la raccolta firme per far dimettere Barbero


VALENZA – Il documento è già pronto e aspetta solo le firme dei cittadini, senza distinzione. La minoranza a Valenza, composta da Forza Italia, Luca Merlino, e Lega (assente solo il Movimento 5 stelle), ha di nuovo presentato il lungo elenco di cose che non vanno in città. Una lista che ha portato alla “petizione per le dimissioni del sindaco Barbero” che a breve verrà sottoposta a tutti i cittadini. Secondo l’opposizione a Valenza non c’è una cosa che vada bene, dal problema dei bilanci alla piscina, dalla sanità alla raccolta rifiuti, dalla situazione del commercio all’asilo Rota. La pagella è gravemente insufficiente e “forse facciamo prima a dire quello che funziona anche se non ci viene in mente niente – ha ironizzato Luca Rossi di Forza Italia”.

La raccolta firme partirà a breve e ha un obiettivomandare a casa il sindaco Barbero perché non si è fatto neanche il minimo indispensabile – ha spiegato Maurizio Oddone della Lega. Per esempio non c’è stata nemmeno la presentazione ufficiale del nuovo Comandante della Polizia Municipale, che abbiamo conosciuto improvvisamente in alcune cerimonie ufficiali“. “Abbiamo anche proposto idee e progetti ma in tutte le occasioni la maggioranza ha respinto ogni singolo suggerimento. Tutte soluzioni di buon senso come per i giardini di via Camurati, ma senza alcun riscontro – ha proseguito Luca Merlino“. “Il sindaco – ha affondato Rossiha la fortuna che nessuno della sua maggioranza chiede o dice nulla“. Un silenzio palese anche nelle comunicazioni alla città e agli stessi consiglieri, ha continuato Luca Rossi: “Sulla piscina la Commissione Lavori Pubblici avrebbe dovuto essere informata di ogni novità e invece abbiamo appreso delle ultime evoluzioni solo per caso e in consiglio comunale.” Un tema questo su cui Merlino, il primo a portare alla luce la vicenda, ha puntualizzato tutti i dubbi rispetto alla politica della giunta Barbero: “non abbiamo capito né conosciamo le motivazioni della volontà di acquistare la piscina“. Una denunciata assenza di progettualità quindi che si ritrova anche in altri ambiti, hanno spiegato i consiglieri di opposizione: “Il caso del Mauriziano è emblematico. Attualmente abbiamo uno stabile di cui nessuno si cura. È vero che appartiene alla Fondazione Mauriziano ma si parla della casa della salute da collocare in via Raffaello in uno spazio che potrebbe ospitare solo un terzo dei servizi attuali. E gli altri? Tutte le ipotesi di sistemazione prevedono uno smembramento ma sembra che questo sia un ‘non problema’. Eppure la sanità era stata sbandierata come una questione centrale per il centrosinistra. Sul Mauriziano quindi non si può accettare una simile situazione di stallo anche perché parliamo di un edificio di 8 piani in centro città“. Alla stessa maniera il percorso formativo dagli 0 ai 6 anni era stato definito “un fiore all’occhiello delle amministrazioni di centrosinistra. La vicenda del Rota disattende palesemente quelle affermazioni e non è accettabile“.

Maurizio Oddone ha poi sollevato la questione del mercato coperto, “in pieno centro, vicino ad ampi parcheggi e anche in questo caso dimenticato da questa maggioranza che continua a non programmare. Declama operazioni che sono quelle basilari, come nel caso del teatro o del cinema, ma che mette le telecamere e poi non funzionano“. L’assenza di progettualità emerge anche sul fronte dei rifiuti con la commissione competente “ancora in attesa di proposte sulla differenziata – ha spiegato Rossie per giunta con la percentuale tra le più basse della provincia e ancora più grave per la sola città valenzana”.

Una amministrazione ha rintuzzato Oddone che palesa la presunta povertà di idee anche in situazioni “banali come via Solferino, una strada bloccata per l’incapacità di risolvere un problema. C’è un edificio pericolante dei privati, è vero, ma l’amministrazione potrebbe imporre una soluzione invece di lasciare quella via non percorribile. Una vicenda che peraltro ora si sta ripetendo in via Cavour”. E anche “sulla manutenzione ordinaria, quella minima, l’amministrazione dovrebbe essere efficiente e invece non lo è per niente – ha raccontato Paolo Patrucco della Lega“.

Per tutte queste ragioni la minoranza ora chiede aiuto ai cittadini, vuole farsi portavoce dei cittadini per invertire una rotta pericolosa: l’immobilismo fa male e altri 2 anni così danneggerebbero in primo luogo proprio i cittadini – ha concluso Merlino“.

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