16 Febbraio 2018
05:03
Cittadella: scontro Pd-sindaco. “Preoccupati? Non dettino agenda”
ALESSANDRIA – Una lettera firmata dai consiglieri del Partito Democratico Rita Rossa e Vittoria Oneto sulla Cittadella ha riacceso il dibattito con l’amministrazione sulla gestione dei fondi in arrivo per la riqualificazione dell’ex complesso militare.
“La Cittadella è un bene strategico per il futuro della nostra città, lo abbiamo sempre pensato e
sappiamo che è così anche per i nostri concittadini” hanno sottolineato le due esponenti Pd ”
Non ci preoccupa il fatto che ci sia una visione differente dalla nostra, difendiamo le nostre idee
sempre e rispettiamo quelle altrui, ma quel lavoro, svolto ad un tavolo comune, è stato lungo e
approfondito ed ha portato alla firma di una convenzione e di un disciplinare che prevedevano date
e impegni certi. In virtù di quel progetto la Regione Piemonte aveva condiviso la nostra proposta di destinare le risorse europee, i fondi Fesr, per rendere più completo e più forte il rilancio della struttura.
Infatti, i fondi Cipe sono destinati al restauro degli edifici, alla messa in sicurezza delle strutture, al
consolidamento dei tetti e alla realizzazione dei sottoservizi. I Fesr, fondi regionali di provenienza europea, invece hanno l’obiettivo di consentire azioni, interventi e investimenti per l’occupazione, lo sviluppo e la crescita. Per questo, cambiare oggi idea vuol dire rischiare di avere un progetto monco.
Siamo fortemente preoccupati sui tempi. Per cambiare destinazione d’uso dei fondi occorre
presentare un progetto e non solo un’idea, cambiare gli atti e attendere altro tempo per
l’approvazione. Tutto questo non fa che aumentare il rischio di rendere pressoché impossibile
rendicontare le spese entro i termini rigidi stabiliti dall’Europa. Per altro, se non c’è chiarezza sul da farsi, se negli incontri con il Ministero si chiede di modificare gli atti ma ancora non si hanno idee precise e progetti verificabili, quando si pensa di poter iniziare i lavori, essendo ormai praticamente primavera? Così si rischia di perdere soldi ma anche opportunità.”
“La città non è informata perché il cronoprogramma degli interventi è nelle schede tecniche che fanno parte della documentazione che verrà inviata per le necessarie valutazioni di rito al Ministero, per la parte relativa alla Cittadella, e alla Regione per quanto riguarda la fortezza e i restanti interventi” ha replicato Gianfranco Cuttica di Revigliasco “Queste schede di progetto saranno presentate dopo il vaglio degli Enti competenti. Se parlassi ora di cronoprogramma direi delle stupidaggini e presterei di nuovo il fianco a chi si inventa le cose. Ci sono degli iter tecnici e burocratici che vanno seguiti. L’informazione va data e credo si saperla dare. Quello che non accetto è che sia l’opposizione a tentare di dettare l’agenda al sindaco.”
Un’altra questione rilanciata da Rossa e Oneto è la mancata presentazione dello studio di fattibilità realizzato dal Politecnico, finanziato dalla Compagnia di San Paolo, costato 50.000 euro, “concluso e depositato ormai da settembre.”
“Un magnifico studio, ma io non l’ho mai visto” ha sottolineato però il primo cittadino di Alessandria “A Roma se ne è parlato. Credo su quello si baseranno i lavori della Soprintendenza e dal Ministero. Non è uno studio del Comune, ma uno studio finanziato dal san Paolo e sostanzialmente richiesto dalla Soprintendenza. Riguarda gli interventi di competenza dei 25 milioni di fondi Cipe gestiti direttamente dalla Sovrintendenza, che è l’emanazione periferica del Ministero. Mi hanno parlato di questo progetto a Roma e mi hanno detto che era “condiviso” ma direi con chi c’era prima. Di certo non con me perché io non l’ho mai visto.”
Infine Rossa e Oneto hanno invitato l’amministrazione a lasciare invariate le risorse già previste per la Cittadella e di utilizzare altre misure di finanziamento, ad esempio i fondi Pon (Piano Operativo Nazionale) per l’ex ospedale Militare, senza vanificare la continuità amministrativa su un progetto così importante.”
“Le scelte per fortuna le fa l’amministrazione” ha infine ribattuto Cuttica “Chi critica si faccia eleggere e poi faccia le sue.”