16 Novembre 2016
05:00
“Sospese” per ora le tre discusse promozioni in Amag Ambiente, finite nel mirino anche dei sindacati
ALESSANDRIA – E’ gelo tra i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil e i vertici di Amag Ambiente.Già esperite le procedure di raffreddamento, Alessandro Porta di Uiltrasporti, Daniele Retini di Fit Cisl e Alvaro Venturino di Fp Cgil hanno annunciato la volontà di rivolgersi al Prefetto per capire in che direzione stia viaggiando la partecipata del settore ambiente. Per le parti sociali l’azienda si sarebbe infatti allontanata dal percorso tracciato al momento del passaggio dei lavoratori dall’ex Amiu alla nuova realtà. Lamentato prima”l’ingiustificato”silenzio dell’azienda dalla firma, a luglio, dell’ipotesi d’accordo sul contratto nazionale di categoria, i sindacati hanno recentemente puntato il mirino anche sull’avanzamento di livello di tre lavoratori. Scatti che le parti sociali ritengono “assolutamente fuori luogo” alla luce dei sacrifici chiesti a tutti i dipendenti. Ancora in attesa di vedere il piano d’impresa, ma consci dei buoni risultati economici di Amag Ambiente, i sindacati avrebbero inoltre voluto sentir parlare di ridistribuzione degli utili ai lavoratori, piuttosto che di “premi ad personam” decisi sulla base di schede di valutazione su cui le organizzazioni sindacali nutrono “parecchi dubbi“.
Una contrarietà che i rappresentati di Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti avevano palesato anche durante l’incontro del 13 ottobre con i vertici di Amag Ambiente. Una riunione, hanno aggiunto, durante la quale i sindacati avevano riportato anche la segnalazione di un camion con rimorchio, non riconducibile ai mezzi di Amag Ambiente, che avrebbe svuotato le campane della raccolta del vetro a San Giuliano Nuovo. Una stranezza su cui i sindacati avevano chiesto spiegazioni, senza però ottenere risposta. Tra le richieste avanzate il 13 ottobre c’era stata però anche quella di “interrompere con decorrenza immediata“ qualunque percorso di esternalizzazione dei servizi. Una prospettiva tratteggiata in quella riunione dall’amministratore delegato di Amag Ambiente, Giuseppe Righetti, per far fronte alla carenza di personale. Dagli iniziali 200, a fine anno i lavoratori scenderanno a 170 e, come comunicato ai sindacati, l’azienda starebbe quindi raccogliendo informazioni per affidare all’esterno alcuni servizi, come l’esposizione dei contenitori, il lavaggio degli automezzi e la raccolta del fuori cassonetto e degli ingombranti.Attività che richiederebbero circa 25 unità di personale, secondo l’azienda difficilmente reperibili sfruttando la mobilità tra le varie aziende del Gruppo Amag. Di tutt’altro avviso sono però i sindacati. Senza il piano d’impresa “atteso da due anni” per Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti è “impossibile” certificare carichi di lavoro e personale. Il timore delle parti sociali è che una eventuale esternalizzazione possa poi penalizzare l’intero Gruppo Amag e rendere ancora “più difficili” le relazioni industriali.
A frenare rispetto alle esternalizzazioni è in effetti anche la capogruppo. Prima di pensare a questa eventualità secondo l’ad della holding, Mauro Bressan, sarebbe “opportuno” fare “attente” valutazioni sul personale complessivo del Gruppo. Ossia prima di andare a cercare fuori, guardiamo chi c’è già in casa. “Dobbiamo prima verificare se non vi sia qualche esubero tra le aziende. Personale che potremmo reimpiegare nella società, facendo eventualmente fronte ad emergenze in Amag Ambiente con contratti di somministrazione o lavoro interinale”. Le perplessità della capogruppo non si limitano solo alle eventuali esternalizzazioni. In una lettera la Holding ha espresso riserve anche sugli scatti di livello dei tre amministrativi che secondo Bressan avrebbero dovuto essere“inquadrati in un ragionamento generale”. “Prima di decidere singole promozioni serve un progetto complessivo che deve riguardare l’intero Gruppo e tenere conto non solo degli impiegati ma di tutte le maestranze”. Una nota che nel pomeriggio di martedì è finita poi sul tavolo del comitato per il controllo analogo di Amag Ambiente. Evidenziata anche “l’insoddisfazione” del Comune di Alessandria rispetto a quella che l’assessore Giorgio Abonante a Radio Gold ha definito la “politica di gestione del personale“ di Amag Ambiente, la società, ha spiegato il presidente del comitato Renzo Penna, martedì ha poi deciso di “sospendere” i tre discussi scatti di livello.