Autore Redazione
lunedì
26 Marzo 2018
17:39
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Politica - Acqui Terme

Ad Acqui parte il baratto amministrativo con sconto sulla Tari 2018

Potranno aderire i cittadini in difficoltà e fino al raggiungimento della quota massima di 250 euro. La paga sarà di 7.50 euro l'ora per attività a favore della collettività.
Ad Acqui parte il baratto amministrativo con sconto sulla Tari 2018

ACQUI TERME – Tutti i cittadini di Acqui in difficoltà potranno sfruttare il “Baratto amministrativo“. Si tratta di uno strumento che consente ai cittadini di partecipare direttamente e volontariamente alla cura del bene pubblico con un’attività di utilità sociale e contemporaneamente assolvere al pagamento di parte delle imposte comunali. Le domande per potere beneficiare di questo strumento potranno essere presentate da martedì 3 aprile e fino a lunedì 30 aprile.

Chi aderirà al progetto potrà ridurre proporzionalmente al lavoro prestato, la TARI 2018. La quota massima della tariffa che sarà possibile compensare sarà pari a 250 euro per ciascun nucleo famigliare. Come precisato dal Comune “si tratta comunque di attività sempre a carattere occasionale e mai continuativo, che proseguono fino al raggiungimento della somma indicata. Le ore rese a favore della collettività avranno “per equivalente” un importo orario di 7,50 euro per ogni tipo di attività lavorativa effettuata. Non potranno partecipare alla misura, invece, i soggetti che si trovano in una situazione di contenzioso tributario con l’Amministrazione“. Il baratto amministrativo potrà essere richiesto da cittadini di almeno 18 anninon destinatari di sentenza passata in giudicato, decreto penale di condanna per alcuni reati o delitti – per esempio contro la Pubblica amministrazione, il patrimonio o l’ordine pubblico, avere un ISEE non superiore a 7.500 euro ed essere in condizioni psico-fisiche adeguate per svolgere l’attività del baratto. Esaminati i requisiti verrà stilata una graduatoria che privilegerà i cittadini appartenenti alle fasce sociali più deboli, assegnando un punteggio secondo alcuni indicatori: valore ISEE, stato di disoccupazione, regime di cassa integrazione, nuclei familiari (con tre o più figli minori a carico), nuclei monogenitoriali (con minori a carico), nuclei familiari con persone a carico con problemi di disabilità (psichica e motoria), beneficiari di interventi di sostegno sociali (sussidi, benefici economici, ecc.) e malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato una riduzione del reddito.

Il Comune di Acqui Terme, identificate le persone idonee fornirà materiali e strumenti per lo svolgimento dei lavori in sicurezza. È prevista, inoltre, la copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi connessa all’attività e per gli infortuni.

«Era stata già presentata nell’anno 2016 – dichiara l’Assessora alle Politiche Sociali, Alessandra Terzolo – una mozione in merito dall’ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Pier Paolo Cannito, che fu rigettata. Sicuramente all’epoca il Comune non aveva potuto adottare uno strumento di politica sociale che permettesse una fattiva collaborazione tra Amministrazione e Cittadinanza. Una proposta che, specie in questo periodo di crisi e di difficoltà per le famiglie, può portare i cittadini che propongono interventi di pubblica utilità a una riduzione dei tributi comunali, o addirittura a ottenere una esenzione. Credo che come Amministrazione questo sia un forte segnale di politica sociale volta al bene collettivo per aiutare chi versa in condizione di disagio. Bisogna dare atto che l’Amministrazione precedente ha portato avanti un progetto di politiche sociali, rivolto solo agli inquilini delle case popolari comunali, chiamato Inquilini Attivi. Lodevole iniziativa che abbiamo deciso di mantenere in quanto funzionale in un’ottica di aiuto sociale».

La richiesta di ammissione, redatta su modulo disponibile presso l’Ufficio Politiche Sociali (via M. Ferraris 3) o sul sito del Comune di Acqui Terme dovrà essere presentata dal titolare del tributo entro il 30 aprile 2018, all’Ufficio Politiche Sociali oppure all’l’Ufficio Protocollo in piazza Levi 12 o spedita al Comune di Acqui Terme – piazza Levi 12 (farà fede il timbro di spedizione) o inviata via PEC all’indirizzo acqui.terme@cert.ruparpiemonte.it.

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