Autore Redazione
venerdì
30 Marzo 2018
10:03
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Politica - Valenza

Fusione Amv-Amc: per FI rischio di “ripetere errore madornale”

Forza Italia presenta una interrogazione sull'operazione dell'attuale amministrazione di Valenza.

VALENZA – “Oggi Valenza rischia di compiere un errore madornale“. Alessandro Deangelis, coordinatore cittadino di Forza Italia bolla così la fusione tra Amv Spa, la Multiservizi che gestisce il servizio idrico a Valenza, e l’Amc, Azienda analoga del Comune di Casale. Una azione, spiega l’azzurro, che segue un tentativo di fusione perseguito nel 1995 e poi abbandonato nei primi anni duemila.

Le nostre perplessità – ha spiegato il Coordinatore Cittadino, Alessandro Deangelis – sono dettate dal fatto che, come ormai è metodo consolidato da parte di questa Amministrazione, si sia venuti a conoscenza di tale scelta, ‘a cose fatte’. Benché in una remota Commissione consiliare si fosse paventata quella ipotesi, oggi, non sappiamo cosa aspettarci di buono da questo percorso. Se la nostra non vuole essere una chiusura preconcetta a tale progetto, tuttavia, non possiamo pensare che il passato possa ritornare con tutti gli svantaggi del caso; innanzitutto, vorremmo capire entro quali tempistiche possa sostanziarsi l’avvio concreto della collaborazione per il tramite della ATI, quali oneri e quale peso decisionale avrà Valenza a garanzia della propria comunità e del proprio territorio, soprattutto in vista della ormai conclamata ipotesi di fusione. E successivamente, quali aspettative dovremo generare in termini di mantenimento e di costi del servizio, sapendo quanto la rete idrica sotterranea abbia profonde lacune e necessiti di poderosi investimenti, di fatto, mai sostenuti dalla politica negli ultimi vent’anni?».
Stante il vincolo dell’Ambito territoriale – il cosiddetto ATO 2 Casale-Vercelli – nel quale favorire politiche di valorizzazione dei propri asset a supporto dei servizi gestiti dai Comuni e il termine del 2025, quale data ultima, secondo la quale l’Autorità d’Ambito dovrà farsi carico di una gestione d’ambito del servizio idrico, in questo caso, “non si comprende come mai – chiosa Deangelis – l’attuale Amministrazione abbia in via del tutto unilaterale intrapreso un strada così mirata, quando avrebbe potuto valutare strade differenti, come il coinvolgimento di altri Enti Territoriali, ovvero di privati  (pur in quota minoritaria), al fine di immaginare nella seconda parte del mandato un rilancio concreto dell’Azienda, così da tutelare in prospettiva i posti di lavoro, i livelli occupazionali, e in particolare le figure di quei dipendenti che svolgono servizi differenti, pur facendo capo ad AMV SpA (ad es. Servizio Sosta a pagamento)“.In una interrogazione “chiederemo al Sindaco se non ritenga utile, o quantomeno ‘democratico’, relazionare al Consiglio Comunale in sede di Commissione consiliare, tutti i passaggi in dettaglio che l’atto di costituzione dell’Ati prevede, e a tal merito faremo la nostra parte perché un intero patrimonio pluridecennale come AMV non venga svenduto, ma valorizzato e tutelato a esclusiva garanzia della cittadinanza e del territorio valenzani“.
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