19 Aprile 2018
05:10
Rovida: “No chiusura anello viabile in piazza. Il Comune lo riaprirà”
ALESSANDRIA – L’apertura a sorpresa del suo nuovo locale nel centro di Alessandria ha infuso entusiasmo al contesto economico cittadino. Ai microfoni di Radio Gold Tv il proprietario di Casa Signorelli Riccardo Rovida ha spiegato la sua idea di piccolo commercio, favorito a suo avviso da una libera circolazione delle auto senza alcuna strada sbarrata e dalla creazione di più parcheggi, con la possibilità di effettuare delle brevi soste di venti minuti al massimo. Proprio in piazza della Libertà, la chiusura dell’anello viabile nel tratto davanti al Palazzo Comunale potrebbe penalizzare l’accesso a Casa Signorelli ma, ha sottolineato Rovida, il Comune si sarebbe impegnato a togliere questo divieto.
“Questo aiuterebbe la viabilità e un maggior scorrimento del traffico” ha detto Rovida ai nostri microfoni “la circolazione deve essere libera, a mio parere, escluse poche eccezioni come Corso Roma. Io sono contrario alle limitazioni della circolazione. Servono più parcheggi con tariffe meno care e magari delle fermate regolamentate. Prendiamo esempio da quello che succede in alcune grandi città. È un percorso lungo ma occorre iniziare.”
Ultima generazione di un marchio tra i più longevi di Alessandria, presente in città da quasi 150 anni (dal 1870, ndr) Riccardo Rovida ha spiegato il perché di questa nuova apertura a sorpresa in un luogo così caratteristico: “C’è chi dice che è proprio nei momenti di crisi che bisogna osare. Timore per la crisi del piccolo commercio? Non vedo una debacle così forte. È vero che alcuni marchi hanno chiuso ma ci sono anche tante aperture. Mi risulta che in corso Roma dovrebbero arrivare tre o quattro nuove attività, tra queste ce ne sarebbero un paio di proprietà straniere. Ben vengano, e poi siamo in attesa della ristrutturazione del Cinema Moderno, in piazzetta della Lega.”
E infine su Casa Signorelli Rovida ha svelato un retroscena: “All’inizio avevo studiato l’apertura di un progetto imprenditoriale più grande, in un’altra città. Poi ho deciso di restare ad Alessandria, vista l’opportunità di riaprire un luogo così bello. La città meritava qualcosa che non c’era più.”