29 Ottobre 2013
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Rifiuti in Piemonte: ad Alessandria la maglia nera per la raccolta differenziata
La crisi dei consumi, nel corso del 2012, ha ridotto la produzione di rifiuti urbani in Piemonte di quasi 100 mila tonnellate. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio regionale sui rifiuti, la produzione è calata del 4,7% rispetto all’anno precedente. In particolare, la produzione di rifiuti nell’anno 2012 si è attestata a circa 2.030.000 tonnellate, di queste 1.070.000 sono state raccolte in modo differenziato ed avviate ad operazioni di recupero, 960.000 sono state invece avviate a smaltimento. In termini di quantità pro capite, ogni abitante piemontese ha prodotto circa 464,5 kg di rifiuti di cui 245,1 kg sono stati raccolti in modo differenziato e avviati a recupero, mentre 219,4 kg sono stati avviati a smaltimento. Dati che hanno permesso di raggiungere, con largo anticipo, l’obiettivo che la Giunta si era posta già nel 2010, ossia ridurre la produzione di rifiuti urbani a 500 kg pro capite l’anno entro il 2015. Sebbene il Piemonte non sia ancora riuscito a raggiungere la quota del 60% di raccolta differenziata, così come indicato dalla normativa nazionale, si attesta comunque al quarto posto tra le Regioni più virtuose avendo raggiunto la percentuale del 52,8% (51,4% nel 2011). Diverse le province piemontesi che hanno superato la soglia del 60% di raccolta differenziata. Maglia nera di questa classifica spetta però proprio alla provincia di Alessandria che non raggiungere neppure il 50% di differenziata, fermandosi al 47,47%. Provincia più virtuosa è invece risultata Novara con 64,4% di differenziata. Segue Vco con il 64%, Vercelli con 62,5%, Asti al 60,7%; Biella il 51,4%; Cuneo con il 50, 9% e Torino al 50,3%.
“Per diverse realtà provinciali, i dati – ha affermato l’assessore Ravello – confermano un trend positivo ed in continuo miglioramento sul fronte della raccolta differenziata. Alcune province hanno già superato l’obiettivo del 60% richiesto dalla norma statale, nelle altre l’impegno e gli sforzi testimoniano comunque dei miglioramenti. Tra tutti, sicuramente significativi sono i dati che provengono da Vercelli, che ha notevolmente incrementato la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato. Diversi sono i punti di forza della nostra regione nell’ambito della raccolta e dello smaltimento rifiuti: la buona sinergia dei sistemi, la raccolta differenziata diffusa e in fase di estensione nei territori, un’impiantistica che, seppure da perfezionare, finora ha garantito l’autosufficienza per la gestione dei rifiuti urbani. Ora è fondamentale che le province, insieme ai comuni, diano finalmente piena attuazione alla riforma della governace dei rifiuti, prevista dalla legge regionale 7/2012, per garantire continuità e miglioramento nei servizi al cittadino. Nonostante il Piemonte mantenga salda l’ambizione di crescere ancora, le regioni, per nostra voce, hanno sollecitato il ministro Orlando a rivedere gli obiettivi per la raccolta differenziata, poiché persiste, ancora in molte realtà, un forte contrasto tra i requisiti normativi e l’effettiva pratica di gestione dei rifiuti”.