4 Maggio 2018
05:00
Federalberghi su turismo:”gli operatori si aspettano molto di più”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “Interpretiamo bene i dati e combattiamo il sommerso nel turismo”. È questo il commento di Giovanna Scacheri, Presidente Provinciale Federalberghi Alessandria dopo la presentazione del rapporto sui flussi turistici dell’Alessandrino.
“Se è pur vero che il numero degli arrivi nell’alessandrino nel 2017 è arrivato a 332.541 (con un aumento del 2,9%), quello delle presenze a 756.963 (con un aumento del 6,7%), bisogna rilevare che rispetto alle altre province del Piemonte non è proprio così soddisfacente. Asti, Vercelli/Valsesia hanno raggiunto un aumento del 4,71 e 4,76, migliori risultati per Cuneo e Novara con una crescita del 5,34% e 5,68%, Torino e provincia con +6,75%, Langhe e Roero con +7,16%, Biella con +10,93%, per arrivare al primato del Distretto turistico dei laghi con un aumento dell’11,80%.
Inoltre, va precisato che il numero degli arrivi indica le persone ospitate nelle diverse strutture ricettive, le presenze riguardano invece il numero dei pernottamenti effettuati nelle strutture, pertanto ai fini della statistica il dato da osservare è quello degli arrivi, ovvero 332.541, con una permanenza media di pernottamenti di 2,27 notti ogni persona. Ovviamente gli operatori turistici si aspettano molto di più!
In merito alla ricaduta economica le cose non vanno molto meglio. La spesa turistica quotidiana pro capite è veramente molto modesta, non costituisce una risorsa finanziaria a cui attingere per i necessari investimenti da affrontare continuamente nelle strutture ricettive, né tanto meno risulta idonea a garantire buoni livelli occupazionali. Oggi il turista è particolarmente attento al prezzo e purtroppo sovente viene attratto da offerte allettanti a discapito della qualità.
E qui vorrei affrontare un argomento molto delicato: il sommerso nel turismo. L’autorizzazione ad accogliere turisti in contesti atipici (case ed alloggi privati ecc.) è solitamente motivata con l’esigenza integrare il reddito di soggetti economicamente deboli. A causa della sostanziale assenza di controlli, il fenomeno è proliferato in modo indiscriminato, allontanandosi dall’originario principio ispiratore e dando luogo a fenomeni di concorrenza sleale, che danneggiano tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza.
Si rende necessario concentrare l’attenzione degli organi di vigilanza su coloro che svolgono attività turistica senza essere muniti delle necessarie autorizzazioni o oltre i limiti sanciti dalle stesse. Va garantita la tutela degli ospiti, dei vicini di casa, dei lavoratori, della collettività, assicurando il rispetto delle regole in materia di lavoro, fisco, sicurezza, igiene e sanità e sicurezza pubblica da parte delle attività esercitate in forma non imprenditoriale.
In sostanza combattere l’abusivismo in tutte le componenti del settore applicando il principio “stesso mercato, stesse regole”. Infine, come manifestato dalle Istituzioni presenti all’incontro di ieri, auspico una fattiva politica turistica nella nostra città e provincia, affinché l’economia del turismo possa concorrere alla creazione di valore e di occupazione.
Gli albergatori e gli operatori turistici, come tutti gli imprenditori, sono obbligati a rinnovarsi, ad affrontare nuovi modi di agire, impegnandosi costantemente per garantire la continuità aziendale, con un solo obiettivo: stabilità e crescita. Però non è sufficiente, occorrono collaborazione e supporti, per questo rivolgo alle Istituzioni, all’Amministrazione locale l’invito a procedere nella comune volontà di contribuire allo sviluppo dell’economia turistica del nostro territorio”.