14 Novembre 2013
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La Cassazione da’ il via libera al referendum contro la soppressione Tribunali minori
Forse c’è ancora un’ancora di salvezza per i Tribunali Minori della provincia di Alessandria. La Corte di Cassazione ha dato il via libera al referendum contro la soppressione di circa mille uffici giudiziari minori, prevista dalla tanto discussa e osteggiata riforma della geografia giudiziaria. L’Ufficio dei referendum ha dichiarato ammissibile il quesito presentato da nove consigli regionali lo scorso 30 settembre, tra cui quello del Piemonte. Una notizia accolta con favore dal Presidente dell’Ordine degli avvocati di Casale, Pietro Caire, che insieme ai colleghi di Acqui, l’avvocato Piero Piroddi, e Tortona, l’avvocato Enrico Zani, tanto si era battuto nei mesi scorsi per arrivare a far dichiarare l’incostituzionalità della riforma. “La Corte ha dato finalmente un segnale positivo dopo la bocciatura di tutti i ricorsi e le iniziative che abbiamo presentato in ogni sede possibile” ha commentato l’avvocato Caire ai microfoni di Radio Gold News. A pochi mesi dall’entrata in vigore della riforma, ha spiegato infatti il Presidente dell’Ordine degli avvocati, Casale starebbe già raccogliendo “i desolanti effetti” di una riforma “miope” e portatrice di “grandissimi costi non preventivati, anche per i cittadini“. “A differenza di quanto sbandierato dal Governo, questa riforma non è per nulla il toccasana della Giustizia – ha aggiunto – E’ in palese contraddizione con il principio dell’invarianza perché ha costretto tutti i Comuni dei Tribunali accorparti a stanziare enorme risorse per realizzare nuovi Palazzi di Giustizia. Basti guardare a cosa è accaduto negli ultimi due mesi a Casale. Quello della città monferrina era un Tribunale che costava 200 mila euro all’anno. Allestire un edificio a Vercelli, idoneo a ospitare anche la domanda di giurisdizione di Casale costerà invece svariati milioni di euro. Una cifra tra l’altro superiore al costo per mantenere aperti entrambi i Palazzi di Giustizia“.
Il via libera al referendum dato dalla Cassazione, ha aggiunto l’avvocato Caire, apre ora un importante spiraglio per fare un passo indietro e riformulare una legge che segua finalmente “i principi fondamentali di quella che è comunque una necessaria riforma della Giustizia“. L’attuale riforma, ha infatti rimarcato l’avvocato Caire, non avrebbe creato neanche un euro di risparmio né miglioramenti della giurisdizione. “Dove ci sono stati accorpamenti – ha concluso il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Casale – ci sono state disfunzioni enormi nella funzionalità dei Tribunali, un incredibile aumento di costi e un allungamento dei tempi della Giustizia per i cittadini“.