Autore Redazione
martedì
8 Maggio 2018
13:39
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Politica - Alessandria

Sindaco su mense scolastiche: trasparenti e senza macelleria sociale

Gianfranco Cuttica di Revigliasco replica ai sindacati, preoccupati per lavoratori e famiglie
Sindaco su mense scolastiche: trasparenti e senza macelleria sociale

ALESSANDRIA – Si definisce stupito e amareggiato il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, per le dichiarazioni dei sindacati sulla gara per le mense scolastiche. Lunedì le parti sociali hanno annunciato il forte disappunto per una situazione che rischia di penalizzare i lavoratori e le famiglie. Uno scenario che ha indotto i sindacati a organizzare un presidio giovedì pomeriggio sotto il Comune. A quelle affermazioni ha oggi replicato il primo cittadino: “Come ho già avuto modo di precisare in un comunicato dello scorso 24 aprile, le procedure inerenti la gara europea per la refezione scolastica sono state presentate alle organizzazioni sindacali in completa trasparenza e nell’ottica di una condivisione di intenti e proposte. Per questa ragione l’accusa di essere un ‘bugiardo’mi lascia amareggiato e sorpreso”.

Alla protesta contro le procedure di gara europea per la refezione scolastica Cuttica ha reagito così: “Si tratta di una gara estremamente delicata che è stata seguita nel massimo rigore. Ovviamente non è stata ‘cucita addosso’ a nessun possibile candidato, ma perseguendo gli obiettivi di salvaguardia sia della qualità del servizio che dei posti di lavoro, seguendo alla lettera le procedure di tutela stabilite dalla normativa nazionale. Certo non è stata ‘cucita addosso’ neppure ad Aristor, ma non credo che fosse questa la pretesa delle organizzazioni sindacali. I recenti risvolti giudiziari che hanno segnato le proroghe del servizio adottate negli anni passati, proprio riferite ad Aristor, ci impongono, se possibile, ancora maggiore correttezza e trasparenza, anche a tutela dei dirigenti e del personale comunale che affronta procedure tanto delicate. Non voglio neppure commentare le accuse di ‘macelleria sociale’ perché è evidente che la tutela dei posti di lavoro non è in discussione.”

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