25 Novembre 2013
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Scuola precaria 2: ‘la fine di un sogno’
Se si parla di precariato nella Scuola, un anno fatidico fu il 2012: un momento di grandi trasformazioni, grandi annunci e grandi speranze. Da una parte venne messo in cantiere ed iniziata l’esperienza dei Tirocinio Formativo Attivo; dall’altra fu bandito un concorso a cattedre.
Fu questo un evento speciale e tanto atteso: l’ultimo concorso fu infatti bandito tredici anni prima (era il 1999) dall’allora Ministro Luigi Berlinguer. Il Ministro Profumo bandiva 11.542 posti in tutta Italia (circa 1 ogni 35.000 abitanti): dovevano offrire un opportunità per alleggerire la situazione delle graduatorie che già caratterizzavano l’orizzonte precario del lavoro nel campo della Pubblica Istruzione.
Il concorso venne accolto con clamore dalla stampa e con grandi aspettative da parte di una generazione di insegnanti che non avevano per oltre un decennio visto una tale occasione.
Per evitare il sovraffollamento agli esami, il Ministero predispose una prova preselettiva, un test, a quale susseguirono le effettive prove. Un percorso difficile, altamente selettivo al cui completamento non corrispose però la garanzia dell’agognata stabilizzazione.
In questa seconda puntata di Scuola Precaria, vogliamo dare voce all’esperienza che si lega proprio a questo concorso, alle sue promesse, alla sua realtà. Sarà la storia di Anna O. a tratteggiare questo scenario di speranza e paradigmatica precarietà.
Anna O.
Anna O. è oggi una giovane donna di circa quarant’anni alla ricerca di una propria identità e di un nuovo percorso professionale in cui realizzare se stessa e le proprie aspirazioni.
La sua storia comincia oltre 20 anni fa quando scopre di avere una grande passione, un vero talento: i libri e la letteratura, scrivere testi, combinare parole e immagini… Per questo motivo, sceglie di laurearsi in Lettere all’Università di Torino: qui coltiva il suo amore per la lettura e per la scrittura, e approfondisce lo studio dei classici della nostra letteratura.
Contemporaneamente passa il suo tempo libero alla scrivania leggendo romanzi di autori italiani e stranieri di generi diversi: d’avventura, d’amore, sulla realtà quotidiana, sulla società contemporanea… Nel corso degli anni a questa passione se ne affianca un’altra, quella per le nuove tecnologie: la navigazione in Rete, la ricerca di sempre nuove informazioni e immagini tra i vari siti web, gli approfondimenti on line, i video sui diversi eventi, la pubblicità e la comunicazione sul web…
Dopo una serie di esperienze lavorative precarie e di poco conto, arriva l’occasione della sua vita, quella che aspettava: la gestione del sito web di una piccola azienda informatica e la stabilità di un lavoro sicuro. Per otto lunghi anni Anna si dedica anima e corpo alla creazione e all’elaborazione dei testi per l’home page e le pagine interne del sito; sceglie le immagini più adatte, cura le diverse rubriche e gli approfondimenti dedicati ogni settimana a un argomento differente per catturare l’attenzione dei visitatori. In seguito, crea la possibilità di un forum dove ciascuno può esprimere la propria opinione su qualsiasi tema o notizia e confrontarsi con gli altri, prendendo parte a una discussione.
Nel 2009 inizia la crisi economica che colpisce tutti i settori, compreso anche quello informatico, l’azienda in cui lavora Anna O. è costretta a chiudere i battenti due anni dopo. Anna O. non si dà pace e ricomincia a cercare lavoro nello stesso settore, ma senza alcun risultato. Poi trova un’alternativa: comincia a prestare supplenza di Italiano alle scuole medie superiori; il suo lavoro è precario, cambia spesso scuola e classi, ma Anna O. vi dedica tanta passione e dedizione.
Nel 2012 decide di partecipare al tanto pubblicizzato “concorsone”. Risultato: Anna ha superato tutte le prove, in sostanza ha superato il concorso ma poiché non risulta “vincitrice” cioè non in posizione utile rispetto al numero di posti dati per le immissioni in ruolo ( numero peraltro davvero esiguo), tutto è stato tanto faticoso quanto inutile, dal momento che non si sarà guadagnata la tanto sospirata abilitazione all’insegnamento.
Lei ora sta alla finestra della sua vita, in attesa del futuro che verrà: spera che dalla fine di un sogno ne prenda vita uno nuovo, quello di un lavoro sicuro e di una vita migliore.
Ancora incertezza
L’esperienza del concorso del 2012 ci racconta di un concorso che ha in qualche modo sostanzialmente tradito la base ideale sul quale fu bandito. Esso sta lasciando la Scuola precaria, tanto se non di più di quanto fosse prima della sua indizione, come mette in luce l’approfondimento allegato a cura di FLC-CGIL. In primo luogo, un concorso nato per “svecchiare” il corpo insegnante è stato vito per oltre il 50% da ultra 35. Inoltre, un concorso che era nato per alleviare la precarietà nella Scuola è stato sostanzialmente vinto da docenti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, ovvero la fascia meno “precaria” all’interno del settore.
Per quanto riguarda le assunzioni per il 2013/2014 dalle graduatorie del concorso sono stati assunti 3.255 docenti sugli 11.542 a concorso (28,20%). Le rimanenti assunzioni avverranno nei prossimi anni fino a completamento di tutte quelle messe a concorso.
Per chi come Anna O. ha superato il concorso, ma non è risultato vincitore di cattedra nel proprio settore il futuro resta incerto. Ad oggi, il risultato ottenuto appare sostanzialmente vano. Non sembra, infatti, che verrà istituita una nuova graduatoria speciale per questi lavoratori, che verranno rigettati nel limbo delle graduatorie di originaria appartenenza una volta assegnate le cattedre bandite. Un orizzonte, quindi, ancora una volta incerto ed ancor più amaro dato l’esito vero e positivo di questa opportunità tanto discussa e tanto aspettata.