24 Maggio 2018
05:33
Nuovo presidio mense: i sindacati invocano un consiglio comunale aperto
ALESSANDRIA – Terza manifestazione in sette giorni per le dipendenti e i dipendenti del servizio mensa di Alessandria. Alle 16.30 i lavoratori si faranno di nuovo sentire sotto il Palazzo Comunale per protestare contro il bando per il nuovo servizio di refezione, secondo i sindacati sociali privo della clausola sociale. Oltre alla mobilitazione, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil hanno inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio Comunale, ai capigruppo e a tutti i consiglieri comunali per chiedere “vicinanza e condivisione alla giusta battaglia che le lavoratrici e i lavoratori stanno conducendo.” Le parti sociali invocano anche un Consiglio Comunale aperto sul tema. “Riteniamo che la qualità del servizio che in questi anni è stata garantita con la distribuzione di circa 500.000 pasti annui” si legge nella lettera “abbia corrisposto alle giuste e necessarie esigenze alimentari dei bimbi sia in termini di importanti livelli qualitativi delle materie prime utilizzate che per quanto riguarda le prestazioni lavorative, nella preparazione e nella distribuzione dei pasti, caratterizzate da una elevata professionalità, competenza ed esperienza dimostrata in tutti questi anni dalle tante lavoratrici e lavoratori che operano nel servizio. Riteniamo questo un grande patrimonio di tutta la città che continuiamo a pensare debba essere salvaguardato e difeso.” “Parliamo di circa 100 famiglie che contano su un reddito già di per se povero, parliamo mediamente di stipendi fra 500 e 700 euro mensili, il cui venir meno metterebbe a rischio povertà molte persone. Purtroppo ciò che è accaduto in queste ultime settimane ha suscitato molte preoccupazioni, che continuano a crescere. Il Sindaco e la sua Giunta hanno avviato le procedure per la nuova gara d’appalto per la gestione di questi servizi. Per oltre 2 mesi il Sindaco ha ignorato le nostre richieste di poter aprire un tavolo di confronto per discutere in merito al futuro delle attività e alle prospettive dei lavoratori. Già dal mese di febbraio infatti le Organizzazioni Sindacali, unitariamente, hanno posto al Sindaco la necessità di avere garanzie e rassicurazioni in merito alla qualità dei servizi e alla continuità occupazionale.”
“Abbiamo appreso nel frattempo che in modo frettoloso e poco chiaro, con motivazioni mai rese note, l’Amministrazione Comunale ha nottetempo revocato l’incarico di Rup, precedentemente affidato, per attribuirlo ad un diverso Dirigente. Solo in data 24/4/18, il Sindaco, unitamente all’Assessore competente, ha ascoltato i Segretari di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil ma solo formalmente, infatti a distanza di poche ore, nello stesso giorno, il Comune ha pubblicato gli atti di gara, con tutta evidenza già pronti e predisposti, senza avere accolto alcuna proposta sindacale. In particolare ci riferiamo alla cosiddetta “clausola sociale” che per come è stata formulata non crea le condizioni di garanzia per tutto il personale ad oggi impegnato sull’appalto.” “Aggiungiamo inoltre che il consistente taglio di risorse, circa 500.000 euro l’anno, non può che scaricarsi sui lavoratori, producendo quello che non abbiamo esitato a definire “macelleria sociale”. “E’ evidente che questa vicenda, anche per i tempi ristrettissimi della gara e per la grande confusione che sta ingenerando, ci pare gestita dall’Amministrazione Comunale senza alcuna sensibilità nei confronti di chi lavora e senza la necessaria chiarezza e attenzione. Inevitabile pertanto il malessere e lo scaturire della protesta e del conflitto, sacrosanto e legittimo per la difesa del proprio lavoro e per il riconoscimento di diritti fondamentali. Così come l’attenzione di tutta la comunità alessandrina, delle famiglie, perplesse e noi pensiamo preoccupate per le ricadute in termini di qualità e quantità di servizi e per le condizioni di benessere da garantire ai nostri bambini.”
Dulcis in fundo, la recente notizia. Siamo rimasti sconcertati dall’annuncio che il 10 maggio pubblicamente la Giunta Comunale ha fatto rispetto alla reinternalizzazione del servizio di “scodellamento” negli asili nido da affidare a 10 dipendenti comunali, assunti e pagati dal Comune ma, a detta degli amministratori, improduttivi. Notizia di tale rilevanza da essere stata ampiamente riportata su tutti gli organi di informazione. Ascoltare la Giunta Comunale con questo annuncio fatto nel pieno dello svolgimento di una gara ci ha davvero lasciati basiti. Nella palese conferma che le preoccupazioni sulla tutela dei posti di lavoro non solo si aggravano ma a questo punto i licenziamenti sono dietro l’angolo. Non sappiamo più, a questo punto, cosa aspettarci! Tali affermazioni possono rappresentare un ostacolo alla prosecuzione del bando?”