18 Dicembre 2013
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Le associazioni dei commercianti rimarcano il ‘no’ all’insediamento commerciale nell’area dell’ex zuccherificio
L’insediamento commerciale nell’area dell’ex zuccherificio di Spinetta Marengo martedì pomeriggio ha incassato l’ennesimo ‘no secco’ dei commercianti alessandrini. Durante la Commissione Sviluppo del Territorio, aperta anche alle associazioni, Ascom, Confesercenti e Simone Lumina per “Alessandria attiva” hanno chiesto all’Amministrazione di mettere in campo tutti gli strumenti possibili per bloccare la realizzazione delle due aree commerciali, una di 10.700 metri quadri e l’altra di 11.800 metri quadri delle società Esselunga e Coop sette. Le associazioni hanno in particolare chiesto al Comune di Alessandria di riconsiderare tutto il progetto, in cantiere dal 2006, e durante la Conferenza dei servizi ambientali di questo mercoledì in Regione, dire ‘no’ a una ulteriore richiesta di proroga da parte delle due società rispetto alle prescrizioni imposte dalla stessa Conferenza. Particolarmente acceso, martedì, l’intervento di Simone Lumina che ha più volte bollato come “imbarazzante” l’intero progetto, portato avanti “nel silenzio tombale di tutte le associazioni ambientaliste“, nonostante preveda la realizzazione di un’area commerciale “lungo una strada attraversata già oggi da 45 mila auto al giorno e in una zona già martoriata dall’inquinamento“. Riluttante a sentire parlare di “riqualificazione di un territorio” riferita a un nuovo insediamento commerciale, Lumina ha stigmatizzato ‘il no a nuovi insediamenti di centri commerciali in città” pronunciato dal sindaco Rossa durante la campagna elettorale e colto l’occasione anche per rifilare una stilettata al consigliere del Pd Daniele Coloris, reo, secondo il commerciante alessandrino, di aver usato questa espressione su facebook per descrivere un altro progetto, il nuovo centro commerciale in zona Moisa. Un attacco poi rispedito al mittento dallo stesso Coloris:”anche il Cristo ha bisogno di collegamenti adeguati e Alessandria non comincia in via De Martiri e finisce in via Alessandro III” ha replicato il consigliere di maggioranza. Le parole utilizzate da Lumina hanno però stizzito anche il Presidente del Consiglio Comunale, Enrico Mazzoni che ha sollecitato un intervento del Presidente della Commissione, Andrea Camalleri, per “garantire il rispetto verso i consiglieri comunali“. Con toni più pacati, ma con la stessa determinazione, anche il Direttore di Ascom, Roberto Cava, e il responsabile Ufficio studi di Confesercenti, Gianni Berrone, martedì pomeriggio hanno rimarcato la propria contrarietà rispetto a un progetto “destinato ad avere effetti devastanti” sul già martoriato commercio al dettaglio. Quello di Ascom e Confesercenti, hanno ricordato, “è un no portato avanti fin dall’inizio“. Una lunga battaglia, hanno spiegato, iniziata già nel 2006 a colpi “di controdeduzioni e ricorsi” rispetto alle proposte delle due società Esselunga e Coop sette che ha però sempre visto prevalere queste ultime. Con numerose catene commerciali “che alle fine di quest’anno spariranno da Alessandria“, ha poi aggiunto Roberto Cava, per le associazioni di categoria l’attenzione dell’amministrazione dovrebbe essere rivolta a rilanciare il commercio cittadino, attraverso “un’attenta programmazione che non preveda, ad esempio, di far passare i mezzi di Amiu in Corso Roma alle 18 di sera nell’ultimo sabato prima di Natale” ha chiosato il Direttore di Ascom. “Preso atto dello show di Lumina“, il vicesindaco di Alessandria, Giancarlo Cattaneo, ha quindi replicato alle associazioni di categoria ripercorrendo la storia dell’intero progetto, a partire dal 2005. Un “flashback” iniziato con la richiesta delle società, proprietarie dell’area, di realizzare il parco commerciale e la conseguente opportunità per l’allora amministrazione di “avere un migliore biglietto da visita per la parte est di Alessandria, rispetto al fantasma dell’ex zuccherificio” ha chiosato un deciso Cattaneo. Un progetto, ha aggiunto il vicesindaco che, oltre al supermermecato Esselunga e alla serie di negozi nella parte di proprietà di Coop Sette, prevedeva anche la realizzazione di alcune modifiche viabili per alleggerire il flusso di traffico a Spinetta e la realizzazione di percorso culturale con la creazione di un museo del sughero e uno sulla storia dello zuccherificio all’interno di alcune strutture del complesso, ritenute di rilevanza storica dalla Sovrintentendenza. Negli anni, ha aggiunto Cattaneo, il progetto si sarebbe però arenato “nell’immobilismo dell’amministrazione Fabbio” e nella determinata opposizione della Provincia rispetto alle modifiche viabili inizialmente previste. Conferenza dei servizi dopo Conferenza dei Servizi, gli oneri a carico delle due società sarebbero diventati sempre più pesanti dal punto di vista economico, rendendo oggi il progetto, secondo Cattaneo “difficilmente affrontabile“. “Come amministrazione siamo interessati a realizzare quanto verrà disposto in sede di Conferenza dei Servizi – ha quindi rimarcato in conclusione il vicesindaco – La richiesta fatta dalle associazioni dei Commercianti al Comune di Alessandria è impropria perchè Palazzo Rosso oggi non può fare altro che attendere la risposta delle due società e quindi la volontà di rispettare le condizioni imposte, oppure di rinunciare all’insediamento“.