30 Maggio 2018
11:20
Protesta dei concessionari: “No alle restrizioni sulla targa prova”
ALESSANDRIA – “No alle restrizioni sulla targa prova”. Un gruppo di concessionari è pronto a far sentire la sua voce al Prefetto di Alessandria contro una nuova disposizione che rischia di affossare un settore già in forte difficoltà. L’allarme è scattato per una recente interpretazione restrittiva della norma che regola l’utilizzo delle targhe prova e che ne avrebbe vincolato l’uso ai soli veicoli non immatricolati.
La stringente lettura della disposizione in vigore da molti anni è in forte contrasto con la prassi consolidata, ha denunciato il gruppi di concessionari, e rischia di paralizzare il lavoro di chi commercia o ripara veicoli usati che non potrebbe più usare la targa prova per far provare un veicolo a un potenziale cliente e neppure spostare l’auto dalla concessionaria per portala in qualche officina per una riparazione o un cambio gomme. “Praticamente dovremmo assicurare tutto il nostro parco mezzi” hanno ripetuto con voce carica di rabbia e preoccupazione i concessionari che questo mercoledì mattina si sono radunati in piazza della Libertà ad Alessandria nella speranza di riuscire a confrontarsi con il Prefetto Romilda Tafuri.
Su ogni targa prova, ha aggiunto Francesco spina del concessionario Spina Car di Alessandria, i concessionari pagano una assicurazione di almeno mille euro, circa 200 euro di bollo e 80 euro ogni anno per il rinnovo libretto. “Tutti soldi che così abbiamo buttato via” hanno denunciato i concessionari, appendendo al collo le loro targhe prova. “Chi compra una macchina nuova non ha bisogno di provarla. Il test drive serve proprio ai clienti intenzionati ad acquistare un veicolo usato per verificare che sia tutto a posto. Il lavoro è già rallentato, facciamo tanti sacrifici ma così ci mettono davvero in ginocchio”.