19 Dicembre 2013
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La nuova piscina, il ‘pubblico interesse’ e i dubbi di minoranza e cittadini
La ‘questione piscina’, a Valenza, ha ancora una volta animato il consiglio comunale. Tema al centro dell’assemblea la dichiarazione di ‘pubblico interesse’ del progetto, presentato da soggetti privati, per la realizzazione della nuova piscina. La dichiarazione di pubblico interesse dell’opera infatti è il primo passo per poter avviare l’iter che porterà alla costruzione della nuova piscina. L’avvio del percorso però non è stato semplice perché maggioranza e minoranza hanno dimostrato di avere visioni divergenti. La discussione di mercoledì sera ha toccato molti punti, dalla stessa definizione di ‘pubblico interesse’ alla legittimità del contributo che il comune si impegnerebbe a versare al soggetto appaltante:150.000 € l’anno per 22 anni. Una cifra sulla cui congruità Luca Barbero, consigliere Pd, ha manifestato molti dubbi: “potrei definirla congrua se avessi visto il piano economico fianziario che è atto fondamentale di un project financing. Non sono in grado di definire se è un pezzo congruo. Certo posso dire che in 22 anni sono 3 milioni 300 mila euro pari, in pratica, al valore complessivo di costruzione dell’immobile ed è una coincidenza che anche alla luce di una sentenza della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna probabilmente non regge le attenzioni dell’organo competente. Ma questi sono i dubbi che non hanno avuto soluzione mercoledì sera“. Durante il consiglio infatti si è dibattuto anche di questioni giuridiche relative alla compatibilità del project financing con le somme messe in gioco dal Comune. Non sono mancate, inoltre, divergenze di opinioni sulla bontà dello stesso piano tecnico, sulle dimensioni delle piscine e sull’opportunità di porre il complesso natatorio in un contesto nel quale sarebbe affiancato, come messo in luce dal vice sindaco Paolo Soban, da spazi commerciali e area bar e ristoro. La lunga discussione affrontata dal consiglio, oltre a mettere in evidenza visioni divergenti tra le due componenti dell’assemblea, ha anche posto in risalto contrasti nella maggioranza. Le divergenze di opinioni all’interno del centrodestra, tuttavia, si sono ripianate e alla fine la maggioranza ha espresso un voto compatto e favorevole alla dichiarazioni di pubblica utilità. I dodici voti di PDL, Lega e Gruppo Misto hanno così permesso di approvare la dichiarazione di pubblica utilità nonostante l’opposizione degli otto voti contrari della minoranza. Per la minoranza però il ‘pubblico interesse’ nasce dalla “rappresentazione delle esigenze di una comunità. Nell’ultimo consiglio comunale è stato ufficializzato il fatto che anni di storia di attività agonistiche vengono oggi cancellate con un colpo di spugna perché nel nuovo impianto non ci sarà spazio per attività come il sincro o la pallanuoto. Tutto questo non è stato soppesato nel modo giusto. Ieri sera non si è parlato di un impianto sportivo, ma al massimo di un impianto di svago – ha chiuso laconico Luca Barbero”.
L’esito del consiglio comunale ha deluso anche il comitato in difesa della vecchia piscina e diversi cittadini intervenuti che ora attenderanno la presentazione del bando per poter confrontarsi con il promotore del progetto e provare così a introdurre tutte le modifiche fondamentali per il mantenimento delle attività agonistiche.