31 Maggio 2018
05:00
Rizzello Vs Avanzi. L’UPO sceglie il nuovo Rettore
PIEMONTE – Da una parte c’è il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e scienze politiche, economiche e sociali con sede ad Alessandria, Salvatore Rizzello. Dall’altra il direttore del Dipartimento di Medicina Traslazionale con sede a Novara, Gian Carlo Avanzi. Sarà uno dei due il nuovo Rettore dell’Università del Piemonte Orientale. A scegliere chi siederà sulla poltrona più prestigiosa dell’Ateneo saranno 374 docenti, 37 addetti del settore amministrativo e 123 rappresentanti degli studenti, chiamati alle urne il 31 maggio e 1° giugno e, in caso di ballottaggio, anche il 12 e 13 giugno.
Ha lo sguardo puntato al futuro il candidato Gian Carlo Avanzi. Il docente ordinario di Medicina interna, dal 1994 in pianta stabile a Novara, è affiancato dal candidato pro-rettore Roberto Barbato, ordinario di Fiosiologia Vegetale del Disit di Alessandria, città dove vive da 15 anni. L’Università del Piemonte Orientale per il candidato Avanzi deve “abbandonare la vecchia idea di corsi di studio” e perseguire una didattica “innovativa“. Un traguardo che si può raggiungere attraverso “il contagio delle idee” tra docenti di diversi raggruppamenti scientifico-disciplinari e puntando su progetti di ricerca strategici. “La società cambia in tempi rapidi e l’Università spesso è più lenta. Dobbiamo promuovere alleanze con industrie e aziende dei vari territori e attivare collaborazioni internazionali. Siamo un Ateneo di livello ma dobbiamo accelerare per cogliere le sfide di un mondo che cambia rapidamente“. Secondo Gian Carlo Avanzi l’Università del Piemonte Orientale ha inoltre bisogno di “una riforma importante” sotto dal punto di vista organizzativo: “ci sono aspetti perfettibili e bisognare centralizzare alcune funzioni“.
E per le sedi alessandrine dell’Upo? Il progetto del candidato Gian Carlo Avanzi prevede la realizzazione di un campus universitario, investimenti “importanti” per l’edilizia studentesca e il miglioramento della mobilità studentesca. “Dobbiamo fare in modo che la città comprenda la presenza dell’Università e garantire spazi dove gli studenti possano ritrovarsi nel tempo libero. Questi risultati non si ottengono dall’oggi al domani. Non ho la soluzione in tasca perché la scelta delle location deve essere condivisa con Enti e Fondazioni bancarie. So, però, che ci sono diverse possibilità, come l’ex caserma dei Carabinieri e altri ex edifici militari che si potrebbero sfruttare. Si potrebbe inoltre avviare una collaborazione con il Politecnico per sfruttare l’edificio vicino al Disit”. Per l’area alessandrina è poi al “primo posto” nell’agenda del candidato Avanzi l’attivazione di un corso di laurea in medicina. “A inizio aprile sono stato nella sede dell’Ordine dei medici di Alessandria e proprio in quell’occasione ho proposto l’apertura di un corso di laurea in medicina per 50 studenti, che farebbe capo alla Scuola di Medicina di Novara ma che sarebbe, appunto, ad Alessandria dove ci sono tutte le competenze e le professionalità necessarie. L’ipotesi è sostenibile e, anzi, il nostro programma la mette al primo posto per Alessandria“.
Sono invece tre le mosse già svelate dal candidato Salvatore Rizzello per trasformare Alessandria in una vera città universitaria. Affiancato dal candidato pro-rettore Luigi Portinale, ordinario di Informatica del Disit di Alessandria, Rizzello punta a raggiungere il suo traguardo entro i prossimi due anni, attivando sinergie con l’amministrazione comunale e la Fondazione Cassa di Risparmio. Da Palazzo Borsalino, Rizzello guarda alla vicina ex Caserma dei Carabinieri in via Cavour per creare nuove aule per gli studenti. La Cittadella universitaria del candidato Rizzello comprende poi la struttura del Seminario, che garantirebbe agli universitari circa 80 posti letto, una mensa da 120 coperti, una biblioteca e una sala conferenze da 200 posti con auditorium, oltre a un parco che si potrebbe sfruttare per attività ludico sportive. “Abbiamo parlato con la Curia che metterebbe l’ex convento Santa Chiara a disposizione” aveva spiegato nelle passate settimane Rizzello. Nell’agenda del candidato alessandrino c’è poi il recupero dell’ex convento San Francesco. Un’operazione certamente “più complessa” che potrebbe però regalare agli universitari e all’intera città “un centro di aggregazione culturale”, con una parte dei locali destinati alla foresteria per studenti pendolari e docenti e un’altra da utilizzare per eventi culturali “magari in collaborazione col vicino Conservatorio Vivaldi”.
Ampio è comunque lo sguardo del candidato Rizzello che punta a dare una dimensione ancora più internazionale all’intera Università del Piemonte Orientale, ispirandosi alle realtà di Siena e Trento, a rafforzare i rapporti con Asti e a riequilibrare gli investimenti tra i poli dell’Università del Piemonte Orientale. “Credo che queste elezioni rappresentino un passaggio importante nell’ottica di un riequilibrio di risorse che sostanzialmente negli ultimi anni hanno privilegiato solo una parte del territorio“.
L’ultima parola spetterà ora al popolo di elettori dell’Università del Piemonte Orientale che potrà esprimere la propria preferenza nelle sede dell’Upo a Palazzo Borsalino ad Alessandria, alla Facoltà di Medicina di Novara e al Rettorato a Vercelli.