21 Dicembre 2013
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La bandiera nel cassetto per contestare le vessazioni del Governo ai danni degli enti locali
Da oggi la bandiera italiana a Sale verrà ripiegata accuratamente e riposta in un cassetto. La decisione è arrivata mercoledì sera dopo la mozione presentata dal vicesindaco Marco Goggi. Gli enti locali infatti ritengono di essere sempre più vessati da tagli e incombenze che piovono dal governo centrale. “Una situazione non più tollerabile – ha spiegato ai microfoni di Radio Gold News lo stesso Marco Goggi. “La protesta, che riteniamo civile, muove dalle valutazioni sugli atteggiamenti normativi in materia di fiscalità locale che ricadono sui cittadini e da una serie di tagli ininterrotta. Abbiamo riscontrato una pressoché totale irresponsabilità da parte del Governo e del Parlamento nell’attuare una politica fiscale vessatoria nei confronti dei singoli e delle famiglie, già oberate dagli effetti della crisi economica in atto nel Paese. In più agli enti locali il Governo demanda un ruolo di mero esattore senza alcuna riforma della spesa pubblica centrale, peraltro accompagnata dalla mancanza di incisive riforme di moralizzazione della classe politica dirigente“. Secondo il vicesindaco inoltre questa situazione aggrava “il malcontento delle famiglie nel pagare i tributi non solo per le difficoltà economiche ma anche per i problemi anche solo nel riuscire a pagare le tasse”.
Tutto questo ha prodotto una “manifestazione di dissenso nei confronti della gestione dello Stato. Attueremo una sospensione temporanea dell’esposizione della bandiera della Repubblica da tutti gli edifici comunali come atto di protesta. Ci tengo a dire che noi non disprezziamo la bandiera, tutt’altro. E’ un atto di protezione del tricolore. Noi vogliamo tutelarla da un’azione che tutti i giorni la maltratta. Perciò dal 21 al 28 dicembre il tricolore verrà ritirato dal sindaco e riposto all’interno del consiglio comunale”.
Sale quindi muove una prima protesta sperando di essere accompagnata dal sostegno di altre realtà: “la delibera è stata approvata mercoledì sera dal consiglio comunale e quindi aspettiamo di cogliere le impressioni da parte degli altri enti locali. Vedremo se ci sarà un allargamento del fronte. Ci tengo comunque a rilevare la responsabilità nel gestire la cosa pubblica da parte nostra. E’ un’azione simbolica che ha l’obiettivo di suscitare una discussione e un clamore”.
La deliberazione è stata comunicata al Presidente della Repubblica italiana, al Presidente del Consiglio dei Ministri e alla Prefettura di Alessandria.