Autore Redazione
martedì
5 Giugno 2018
09:44
Condividi
Politica - Alessandria

Fumata nera all’incontro in Comune per la “Casa delle donne”

Il Comune, ha commentato con disappunto Non una di meno, "preferisce vendere piuttosto che concedere uno spazio"
Fumata nera all’incontro in Comune per la “Casa delle donne”

ALESSANDRIA – Fumata nera all’incontro in Comune per aprire ad Alessandria una “Casa delle donne”. Non una di meno, ha spiegato, si è vista respingere le proposte avanzate durante il precedente confronto con l’amministrazione comunale. Gli spazi individuati dal movimento per creare un luogo di incontro per le donne, dove discutere dei loro diritti e sviluppare iniziative culturali e contro la violenza di genere sarebbero “indisponibili”, come hanno spiegato gli assessori Cinzia Lumiera e Giovanni Barosini.

All’ex Punto D, infatti, starebbe per partire un progetto del Cissaca, il Consorzio dei servizi socio-assistenziali dell’Alessandrino. L’ex asilo di via Tonso, invece, farebbe gola a privati e associazioni e l‘intenzione sarebbe quella di mettere in vendita la struttura. “A quanto pare l’amministrazione preferisce fare cassa” ha commentato con disappunto Non una di meno. ‘Glissata’, poi, la proposta di intercedere anche con terzi per sfruttare oggi spazi inutilizzati. “Queste posizioni, il fatto che negli ultimi mesi nessuno dei rappresentati del Comune abbia letto il nostro progetto e che non sia stata proposta dall’amministrazione nessuna soluzione alternativa, la dice lunga sulla volontà politica di aprire una Casa delle Donne in città“. Un progetto che rimane comunque “una priorità” del movimento che nelle passate settimane ha già  raccolto e consegnato 3 mila firme per ottenere uno spazio e nei prossimi giorni valuterà quali “strade alternative percorrere” per arrivare all’apertura della Casa delle Donne “che, ci teniamo a dirlo ancora una volta, non vuole diventare la sede del nostro movimento, ma piuttosto lo spazio in cui tessere reti, diffondere cultura e informazioni e tracciare strade che conducano alla rottura delle dinamiche di violenza sui generi“.

(Immagine di repertorio)

Condividi