21 Gennaio 2014
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Ascom e Federalberghi invocano un tavolo sul turismo per rilanciare le Terme di Acqui
Anche Ascom e Federalberghi sono intervenuti sulla necessità di rilanciare le Terme di Acqui in vista di Expo 2015. Proprio la scorsa settimana Cgil, Cisl e Uil avevano invocato la convocazione di un tavolo urgente sul turismo per non affrontare divisi l’importante appuntamento, con il rischio di vederlo poi sfumare di fronte ai nostri occhi (clicca qui per la notizia). A rimarcare la necessità di non sprecare l’occasione di Expo 2015 e a chiedere quindi la convocazione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento della Camera di Commercio, oltre che della Provincia, dei sindacati e degli enti locali acquesi sono ora anche Ascom e Federlaberghi. Senza entrare nel merito della questione del bando per la gestione delle Terme, hanno precisato il presidente Ascom, Luigi Boano e la Presidente di Federalberghi, Giovanna Scacheri, le due associazioni di categoria hanno rimarcato l’importanza del termalismo e del tema ‘del benessere’ per attrarre nel nostro territorio una fetta dei visitatori di Expo 2015. “Dal mondo delle imprese, in particolare quelle del turismo e del commercio, arriva un grido d’allarme per la situazione che stanno vivendo le Terme di Acqui e gli operatori dell’indotto – hanno dichiarato – Non è nostra intenzione entrare nel merito della questione del bando relativo alla gestione delle Terme, e mentre esprimiamo l’auspicio che la soluzione migliore veda in fretta la luce, ribadiamo che il termalismo può sempre più diventare un asset strategico per la nostra economia. Ed è allora indispensabile che, anche in vista di Expo Milano 2015, la Camera di Commercio sia coinvolta poichè le terme e ed il tema del benessere possono rappresentare un fattore di attrazione per i visitatori che giungeranno sul nostro territorio. E’ quindi fondamentale, in funzione del post evento, mostrare una provincia coesa ed organizzata, con un’immagine positiva e dinamica, dove le Terme e tutti i servizi che vi ruotano attorno (accoglienza, enogastronomia, etc.) possano giocare ruoli da protagonisti e non da spettatori. Se non si interviene subito, sarà un’altra occasione perduta per il nostro territorio perchè non riusciremo a mettere in evidenza quanto di buono e positivo abbiamo da offrire. Occorre quindi un progetto preciso, condiviso e corredato da un piano di comunicazione importante ed efficace”.
“Noi siamo disponibili a mettere in campo le nostre idee e le nostre competenze – hanno concluso Boano e Scacheri – per contribuire alla stesura ed alla realizzazione di un progetto sulle terme che si inserisca in una politica turistica provinciale da pensare e rilanciare“.