28 Gennaio 2014
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Amag: l?ex ad Gian Piero Borsi all?attacco
La ‘guerra’ all’interno di Amag tra l’ex presidente, Pietro Bianchi, e l’ex amministratore delegato, Gian Piero Borsi, si fa sempre più cruenta. Questa volta è Borsi a parlare per raccontare la sua versione. Lo ha fatto attraverso un lungo comunicato per replicare alle recenti dichiarazioni del suo ‘avversario’, a cominciare dalle dimissioni della consigliera Federica Monti, definita ‘strana’ da Bianchi: “la consigliera – ha spiegato Borsi – si è dimessa con motivazioni precise e puntuali, riguardanti la mancata convocazione del consiglio di amministrazione Amag S.p.A. da lei richiesta e indirizzata al Presidente il 9 ottobre 2013 e da lui disattesa”. La convocazione, ha continuato l’amministratore prevedeva anche “specifiche richieste di alcuni Comuni” e per questo “le dimissioni della consigliera “non sono state ‘strane’ come sono state definite dal Presidente”.
Secondo Borsi risulterebbero ‘strani’ altri comportamenti a cominciare dalla mancata designazione “con tempestività, da parte del Comune di Alessandria, socio di maggioranza, del sostituto del Vice Presidente dimessosi in data 25 luglio 2013 (Marco Neri ndr)” così come “il sostituto del Consigliere Gian Piero Cerruti dimessosi in data 20 dicembre 2013”. Una situazione questa cui andrebbero sommati “i motivi per cui non è stato convocato con tempestività il Cda Amag S.p.A. su questi importanti argomenti riguardanti il governo dell’azienda”.
Borsi ha poi spiegato di essersi attenuto, per quanto riguarda il ruolo di amministratore delegato, alle deleghe attribuite dal cda del 15 aprile 2013 e ha inoltre respinto le illazioni rispetto al suo ruolo di consulente per la Solvay: “per quanto riguarda il mio rapporto di lavoro con la Ditta Solvay, (contratto di lavoro a progetto) è ben esplicitato nella mia proposta di candidatura del 9 luglio 2012. Ritengo pertanto pretestuose le motivazioni che riguardano la mia storia personale di lavoro dopo 15 mesi dalla designazione del Sindaco di Alessandria a far parte del Cda con l’incarico di Consigliere Delegato. Anche questo atteggiamento mi pare perlomeno ‘strano'”. Un rilievo che, secondo Borsi, poggia sul fatto che “nelle (sue) deleghe non è prevista la predisposizione degli O.D.G. del C.D.A.” né stato “impedito ad alcuno di trattare gli argomenti legati alla causa in corso relativa all’inquinamento delle falde acquifere sottostanti lo stabilimento chimico SOLVAY, già Montedison/Ausimont di Spinetta Marengo. Non ho mai esercitato e non esercito alcun conflitto di interessi in quanto il Consiglio di Amministrazione di Amag è formato da 5 membri. Inoltre non ho potere decisionale sull’amministrazione di una società quale è la Solvay”.
“Qualora – ha ribadito Borsi – gli argomenti su Solvay fossero stati portati e trattati in Consiglio di Amministrazione, li avrei discussi con gli altri consiglieri in trasparenza ed assoluta autonomia di giudizio”.
Infine un lungo elenco di traguardi raggiunti per un conto economico di AMAG S.P.A. che “nella redazione del conto consuntivo registrerà una netta inversione di tendenza in senso positivo”. Situazione ben diversa rispetto alla situazione finanziaria dell’azienda: “come è noto Amag S.p.A. – ha proseguito Borsi – si è inserita nella massa passiva del dissesto del Comune di Alessandria per oltre 13 milioni di € e ad oggi non si hanno notizie riguardo al recupero del credito.
Per gli esercizi 2012 e 2013 il Comune di Alessandria non ha ancora pagato i corrispettivi relativi ai contratti del “piano calore” pari a circa 6 milioni di €; anche le aziende con contratto di servizio partecipate dal Comune di Alessandria oltre all’AMV di Valenza non hanno onorato i loro contratti di servizio.
Il Comune di Alessandria ha compensato per un importo di € 1 milione il proprio debito con il credito derivante dalla concessione per il servizio di distribuzione gas sul territorio del Comune.
Il Servizio Idrico Integrato (acquedotti, fognature e depurazione) dal rendiconto dell’esercizio 2012 è risultato in perdita per circa 2,3 milioni di €. La riduzione dei costi e l’adeguamento tariffario applicato secondo i provvedimenti dell’Autority consentiranno di riscontrare risultati migliori nell’esercizio 2013. Altro elemento di difficoltà e criticità è stata la drastica riduzione degli affidamenti bancari intervenuti negli esercizi 2012/2013 e tuttora in atto, creando situazioni di mancanza di liquidità. Allo stato attuale non è ancora emersa una inversione di tendenza da parte degli Istituti Bancari nonostante gli appelli delle alte cariche dello Stato e della Banca d’Italia ad incrementare il credito alle aziende.
Inoltre la grave crisi economica che sta attraversando l’Italia, ed in particolare Alessandria, ha creato gravi difficoltà alle famiglie ed alle aziende, difficoltà che hanno avuto e che hanno ripercussione sulle riscossioni relative alle forniture di acqua, gas, ed energia elettrica.
Le grandi società di distribuzione di acqua, gas ed energia elettrica hanno adottato il sistema di chiusura delle forniture e dei decreti ingiuntivi a tappeto per il recupero dei crediti.
Tenuto del rapporto societario con i Comuni, il Gruppo AMAG S.p.A. ha scelto di non intervenire con drastiche chiusure, in particolare nei confronti delle famiglie, favorendo i pagamenti, per chi è in difficoltà, con adeguate dilazioni. Questa politica di recupero dei crediti, mentre ha aiutato ed aiuta le famiglie e le aziende, sta creando, congiuntamente alla stretta creditizia, gravi problemi di liquidità. Il Gruppo AMAG S.p.A., negli ultimi 5 anni ha messo sul tavolo della solidarietà verso i Comuni associati più di 30 milioni di € oltre al grande investimento per il campo pozzi e reti di Predosa che ha consentito la regolare fornitura di acqua potabile alla Città di Acqui Terme ed ai Comuni limitrofi. Tutto ciò è stato possibile grazie agli utili derivanti da una buona gestione della vendita del gas. Ecco perché l’imminente gara per le reti di distribuzione del gas dovrà essere affrontata con la giusta valutazione dei costi/benefici riguardanti il futuro del Gruppo AMAG S.p.A”.
Ecco perché l’imminente gara per le reti di distribuzione del gas dovrà essere affrontata con la
giusta valutazione dei costi/benefici riguardanti il futuro del Gruppo AMAG S.p.A.