30 Gennaio 2014
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‘Nessun miracolo’, in tre mosse l’amministrazione fa quadrare i conti di Palazzo Rosso
E’ iniziato con la Commissione di mercoledì mattina a Palazzo Rosso lo sprint finale per la nuova ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato del Comune di Alessandria. Il Ministero, lo scorso 14 gennaio, ha infatti concesso tempo fino a lunedì 3 febbraio per modificare i documenti contabili approvati a ottobre sulla base delle indicazioni messe nero su bianco nell’ultima nota inviata a Palazzo Rosso e ottenere l’approvazione del Consiglio Comunale. I consiglieri di maggioranza e opposizione saranno chiamati a votare i bilanci ‘rivisti e corretti’ dall’amministrazione sabato mattina e, in previsione della seduta del Consiglio, i membri della Commissione Bilancio mercoledì hanno iniziato a entrare nel dettaglio dei documenti contabili. “Nessun miracolo”, ha subito precisato l’assessore alla sostenibilità economica Matteo Ferraris, ma l’amministrazione comunale sarebbe riuscita a svalutare completamente i famosi 32 milioni di euro, frutto dell’insinuazione nella massa passiva, già nel bilancio relativo all’esercizio 2013. In anticipo rispetto alla scadenza del 2016, concessa dopo l’ultimo confronto a Roma tra il sindaco Rita Rossa e i tecnici ministeriali, l’amministrazione avrebbe “sterilizzato” il rischio di squilibrio finanziario “in sole tre mosse”, ha spiegato ancora Ferraris. Ridotto il disavanzo 2012, tirata più del previsto la cinghia nel 2013 e incassati “flussi straordinari” per oltre 3 milioni di euro, l’amministrazione sarebbe riuscita ‘ad accantonare’ i 16 milioni ancora necessari per svalutare completamente il credito frutto dell’insinuazione nella massa passiva.
Nel 2013, ha spiegato l’assessore, l’amministrazione avrebbe infatti speso 88 milioni di euro, quindi 4 milioni in meno rispetto ai previsti 92 milioni. Meno pesante anche il segno meno del consuntivo 2012. Gli ipotizzati -12 milioni alla fine si sarebbero rivelati -8. Una somma ulteriormente scesa a -3 milioni di euro, grazie a una negoziazione con l’Organismo Straordinario di liquidazione che, alla fine, avrebbe riconosciuto all’Ente residui attivi per 5 milioni di euro. Oltre ai 4 milioni risparmiati nel 2013 e ai 9 milioni ricavati dal minor disavanzo 2012, l’amministrazione potrebbe inoltre contare anche su ulteriori 3 milioni di euro. “Flussi straordinari” ha aggiunto Ferraris, tra cui rientrano ad esempio gli incassi per Tia, Cosap e i circa 588.000 euro di rimborsi assicurativi, frutto del patteggiamento di alcuni dei consiglieri comunali ‘dell’epoca Fabbio’, condannati dalla Corte dei Conti.
“Nessuno, me compreso, è l’uomo della Provvidenza” ha chiosato Ferraris in Commissione cercando di schivare in anticipo eventuali stilettate dell’opposizione. I risultati contabili della nuova ipotesi di bilancio “hanno sorpreso anche noi” ha ammesso il membro dell’esecutivo di Palazzo Rosso, ma la nuova ipotesi, ha aggiunto “non ha nulla di miracolistico”. Tutti i numeri e le cifre sarebbero il risultato “dell’immensa mole di lavoro svolta dagli Uffici di Palazzo, delle decisioni non facili prese dalla maggioranza e, soprattutto, dei pesanti sacrifici dei cittadini”. E proprio sui sacrifici degli alessandrini, racchiusi ancora una volta nei freddi numeri della nuova ipotesi di bilancio, Domenico di Filippo del Movimento 5 Stelle e Ciro Fiorentino della Federazione della Sinistra hanno chiesto di avere maggiori chiarimenti, soprattutto per capire “come si è arrivati alle forti riduzioni di spesa” snocciolate dall’assessore Ferraris. Interrogativi che dovrebbero ricevere una risposta durante la nuova Commissione Bilancio fissata per venerdì mattina, quando dovrebbe arrivare anche il parere del Collegio dei Revisori dei Conti sulla nuova ipotesi di bilancio. Ultimo step prima del passaggio in Consiglio Comunale.