Autore Redazione
domenica
2 Febbraio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Dopo un lungo dibattito tra le proteste dei cittadini, l’ipotesi di bilancio vola a Roma

Dopo un lungo dibattito tra le proteste dei cittadini, l’ipotesi di bilancio vola a Roma

Con “la testa già rivolta al futuro”, come spiegato dal Capogruppo del Pd, Giorgio Abonante, con 18 voti favorevoli, la maggioranza sabato ha approvato la nuova ipotesi di bilancio redatta dall’amministrazione comunale di Alessandria. Dopo “due anni di lavoro e di sacrifici, soprattutto dei cittadini” ha spiegato il sindaco, Rita Rossa, la Giunta è convinta di aver raggiunto il tanto agognato pareggio di bilancio e ora si appresta a sottoporre i documenti contabili all’esame del Ministero. Roma avrà l’ultima parola, ma amministrazione e maggioranza sono ottimisti. Il primo cittadino, sabato, ha scelto di “archiviare al capitolo ragioneria” le polemiche e le accuse di “falsità” dell’ipotesi di bilancio rivolte da una parte dell’opposizione. L’impostazione dei documenti contabili e i numeri non hanno infatti convinto il Gruppo Pdl, Udc, Lega Lord, Federazione della Sinistra e Gheorghe Raica del Gruppo Misto. Più che diretto l’affondo di Emanuele Locci di Fratelli d’Italia che senza troppi giri di parole ha definito l’ipotesi di bilancio “un falso clamoroso”. Dopo aver rimarcato il poco tempo avuto a disposizione per analizzare i documenti contabili, Locci si è in particolare concentrato su due poste inserite dall’amministrazione dopo l’ultima nota arrivata da Roma. Nel mirino del consigliere di minoranza, i 5 milioni di residui attivi che avrebbero permesso di ridurre il disavanzo 2012 fino a – 3,3 milioni di euro. “Non capisco come avete potuti iscriverli visto che sono di competenza esclusiva dell’Osl” ha chiosato. Una “mostruosità” ha poi aggiunto, aver iscritto i 32 milioni di insinuazione nella massa passiva come crediti “senza averli svalutati del 40% come prevede la procedura semplificata”. “Avreste al massimo dovuti inserirne 12” ha concluso Locci, convinto che questa volta l’ipotesi di bilancio dell’amministrazione tornerà indietro da Roma insieme a un commissario. A tirare in ballo i ‘famigerati 32 milioni di euro” anche Roberto Sarti della Lega Nord, ‘stupito’ della rapidità dell’amministrazione nel ‘mettere a posto’ in una manciata di giorni le 8 criticità evidenziate ancora due settimane dal Ministero e rimarcate sabato anche da Giovanni Barosini dell’Udc. A puntare il dito ‘al di là dei numeri’ sono poi stati Gheorghe Raica del Gruppo Misto e Ciro Fiorentino della Federazione della Sinistra che hanno sottolineato il drastico calo dei servizi per i cittadini provocato dalla politica dei tagli. Particolarmente critico il consigliere della Federazione della Sinistra che ha stigmatizzato soprattutto l’orientamento della forbice verso le partecipate. “Scelte che si pagano e che pagano i cittadini” ha tuonato Fiorentino, rivolgendo lo sguardo alle 5ex cuoche precarie che sabato mattina sono tornate a protestare dal loggione di Palazzo Rosso, a poca distanza da alcuni membri del ‘Coordinamento Alessandria’, movimento nato dopo le manifestazioni del 9 dicembre, ieri in tenuta ‘da imbianchino’. Proteste finite poi nel calderone di accuse reciproche tra maggioranza ‘di oggi’ e maggioranza ‘di ieri’ e ‘miccia’ dello scambio di ‘battute al veleno’ tra Renzo Penna di Sel e l’ex sindaco Piercarlo Fabbio. Intenzionato “a sostituire il dialogo all’odio”, Fabbio non ha però raccolto l’invito del sindaco Rita Rossa a “stupire tutti” e appoggiare l’ipotesi di bilancio, ricalcando le orme di Silvio Berlusconi con il voto di fiducia al Governo Letta. A ribaltare verso l’amministrazione la richiesta di dialogo e collaborazione è stato poi il Movimento 5 Stelle, astenuto al momento del voto. “Una astensione che non e’ un appoggio incondizionato” ha chiarito Domenico Di Filippo. Il Movimento 5 Stelle, ha spiegato il capogruppo Angelo Malerba, analizzata l’ipotesi di bilancio dell’amministrazione, non ha riscontrato elementi per mettere in dubbio “la bontà e responsabilità” dei dirigenti di Palazzo Rosso e le risultanze dei documenti contabili. Ricordato poi il difficile cammino che ancora attende la città, il Movimento 5 Stelle ha però invitato il sindaco Rossa “a evitare facili entusiasmi”. “Ai debiti non si sfugge” ha puntualizzato Domenico Di Filippo ricordando il lavoro ‘dietro le quinte’ dell’Organismo Straordinario di liquidazione. “Vi staremo addosso” ha quindi avvertito il Movimento 5 Stelle annunciando l’astensione. A guardare al percorso ancora tutto in salita è stata però anche la stessa maggioranza, pronta ad accogliere la sollecitazione arrivata sabato da Paolo Marchelli dei Moderati a rivedere il programma di mandato, a confrontarsi con la città e trovare forze che si stringano attorno ad Alessandria per archiviare non solo la fase contabile legata al dissesto. Bilanci a parte, i sacrifici non sono ancora finiti come dimostra lo ‘zero’ alla voce ‘manutenzione strade’, ha ricordato il sindaco Rossa. Con questa ipotesi di bilancio la Giunta è però convinta di aver dimostrato che “si può risanare”. Ora non resta che aspettare per sapere se anche il Ministero la penserà così.

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