Autore Redazione
venerdì
14 Febbraio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Frattura tra i sindacati sull’accordo per il rinnovo della cassa integrazione in Atm

Frattura tra i sindacati sull’accordo per il rinnovo della cassa integrazione in Atm

Le prospettive sembravano “buone”. A distanza di una settimana dal primo incontro, la trattativa per la prosecuzione della cassa integrazione in deroga per i dipendenti di Atm ha però creato una frattura tra i sindacati. Questo venerdì, Filt Cgil ha infatti lasciato il tavolo con i vertici della partecipata del settore trasporto di Alessandria senza siglare l’accordo sottoscritto invece da Fit Cisl, Uiltrasporti e Silt. “Il problema sta nei numeri di questo accordo” ha chiosato Giuseppe Santomauro della Segreteria Filt Cgil. Sul tavolo, ha spiegato, c’erano “due proposte“: quella dell’azienda e quella avanzata proprio dal sindacato di categoria della Camera del Lavoro. I vertici di Atm, ha spiegato ancora Santomauro, hanno proposto per ausiliari del traffico e addetti alla casse e parcheggi un ricorso alla cassa integrazione in deroga al 25% delle ore lavorate. Stessa percentuale anche per tre autisti volontari, cui si aggiungono due dipendenti, l’addetto non operativo al distributore metano e l’addetto al controllo di gestione, al 100%. Per i restanti lavoratori, circa 180, ha aggiunto ancora il sindacalista, l’ammortizzatore inciderà invece sul 10% delle ore lavorate. La Segreteria Filt Cgil avrebbe voluto invece  spalmare la cassa integrazione in deroga tra tutti i 228 dipendenti della partecipata al 10% delle ore. La proposta presentata dall’azienda prevede un risparmio annuo per Atm di circa 800.000 euro. Quella della Filt Cgil, ha spiegato ancora Giuseppe Santomauro, ne avrebbe fatti risparmiare circa 700.000 euro. “L’azienda deve recuperare circa 4,5 milioni di euro. Rispetto a questa cifra 100.000 euro sono una goccia nel mare“. Bollato l’accodo come “iniquo“, la segreteria Filt Cgil, che in azienda rappresenta circa una 70ina di lavoratori, si è già detta pronta ad impugnarlo. “Scriveremo anche al Ministero alla Regione – ha chiosato Santomauro – Con questo accordo è stata applicata una cassa integrazione diversificata per settori che per noi non sono in esubero. I 22 ausiliari del traffico, ad esempio, hanno ciascuno un numero di stalli in linea con la media nazionale, che varia da 150 a 200. In più quelli di Alessandria svolgono solo metà delle ore come ausiliari del traffico e il restante 50% come addetti all’accompagnamento dei bambini sugli scuolabus”. 

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