26 Febbraio 2014
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La risposta del sindaco di Casale Palazzetti ai manifesti del centrodestra
Trasformare la vecchia linea ferroviaria Casale-Asti in un’arteria turistica in grado di far conoscere e apprezzare il territorio, creando un percorso ciclistico che colleghi le due città.
È questo l’obiettivo del progetto Greenway in Monferrato, nato all’interno del laboratorio La Strategia del Colibrì, promosso dall’Istituto Cesare Balbo di Casale. Una proposta elaborata direttamente dagli stessi studenti per sfruttare appieno le potenzialità di una struttura in disuso, introducendo nel Monferrato e nelle Langhe un tipo di turismo già molto sviluppato e apprezzato in tutta Europa.
L’idea è stata accolta e condivisa positivamente da diverse realtà locali e proprio il Comune di Casale ha ospitato martedì mattina, nella Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio, la presentazione ufficiale del progetto. Un incontro che, oltre a quella degli assessori casalesi Federico Riboldi e Carlo Caire, ha visto la presenza del sindaco di Moncalvo Aldo Fara, del vicesindaco di San Giorgio Rino Scarola e dell’assessore di Ozzano Laura Beccaria, tutti decisi ad appoggiare questa iniziativa per la sua valenza turistica.
A introdurre il discorso è stato Fabrizio Meni, docente dell’Istituto Balbo e responsabile del laboratorio Colibrì, spiegando la genesi del progetto. «Tutti gli anni, grazie al nostro laboratorio, cerchiamo di coinvolgere i ragazzi per provare a creare percorsi di sensibilità ambientale che non rimangano solo sul piano teorico ma che si possano anche tradurre in qualcosa di tangibile. L’obiettivo principale del nostro lavoro è stato proprio questo: dimostrare la fattibilità della realizzazione della Greenway del Monferrato».
A illustrare il progetto nel dettaglio sono stati invece proprio i ragazzi del liceo Classico che, coordinati dal professor Meni, si sono occupati della sua stesura: Filippo, Matteo, Chantal e Sonia si sono alternati al microfono per spiegare come la Greenway Casale-Asti non sia un disegno astratto ma concretamente realizzabile sotto i punti di vista tecnico, economico e ambientale. «Grazie alle ricerche che abbiamo fatto, abbiamo visto che ci sono diversi finanziamenti europei per iniziative come la nostra. Quello che vogliamo proporre è un esempio di turismo sostenibile, che va a rivalorizzare qualcosa che già esisteva. Come materiale per la pista ciclabile abbiamo pensato di utilizzare lo strail, così da mantenere la presenza dei binari. Il percorso sarà poi abbellito da aiuole fiorite e fornito di varie aree di sosta. Un’altra idea che abbiamo avuto è quella di trasformare le stazioni in disuso in ostelli, allestendo al loro interno anche dei piccoli musei sulla storia dei vari paesi che saranno attraversati dalla Greenway».
In chiusura, sono poi arrivate parole di elogio per il lavoro svolto da parte del sindaco di Casale Giorgio Demezzi e del preside dell’Istituto Balbo Riccardo Calvo. «Fa molto piacere vedere l’impegno che i ragazzi ci hanno messo, dimostrando come questo territorio abbia ancora una grande vitalità. Noi non possiamo fare altro che appoggiare e assecondare la loro voglia di fare».
Il prossimo appuntamento per discutere del progetto Greenway è stato infine fissato per l’inizio di marzo a Moncalvo, così da confrontarsi e approfondire meglio le possibilità di una sua realizzazione.