28 Febbraio 2014
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La risposta del sindaco di Casale Palazzetti ai manifesti del centrodestra
Il Movimento 5 Stelle di Alessandria ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini privi di reddito, iscritti all’albo degli scrutatori del Comune di Alessandria e privi di tessere di partito, i 29 posti da scrutatori che spettano al proprio gruppo consiliare. Nel capoluogo, il 20% dei seggi sarà infatti composto da persone selezionate dall’Albo scrutatori, scelte attraverso un sorteggio pubblico tra le candidature pervenute al Servizio Demografico del Comune di Alessandria entro il prossimo 30 aprile. Il restante 80% degli scrutatori sarà invece composto da persone segnalate dai partiti politici del Consiglio Comunale. Determinato a dare un segnale agli alessandrini che, ogni giorno affollano i centri di collocamento, il Movimento 5 Stelle ha deciso di rinunciare a quello che è stato definito “un privilegio che consente alla politica di distribuire nomine in cambio di consensi elettorali”. I 29 scrutatori del Movimento 5 stelle verranno quindi estratti a sorte tra tutti i disoccupati, iscritti all’albo degli scrutatori e privi di tessere di partito che dal 1 al 20 marzo compileranno il modulo sul sito www.alessandria5stelle.it.
Di seguito il comunicato stampa inviato dal Movimento 5 Stelle di Alessandria
“Il mese scorso la Commissione Elettorale Comunale ha bocciato la proposta del M5S di dare priorità, nella nomina degli scrutatori, ai disoccupati iscritti contemporaneamente alle liste dell’Ufficio Elettorale e a quelle dell’Ufficio di Collocamento.
La conseguenza di questa presa di posizione sarà che le forze politiche presenti in Consiglio Comunale continueranno a spartirsi le nomine degli scrutatori.
Un’occasione come questa, seppur di breve durata e poco remunerativa, avrebbe rappresentato un segnale di attenzione nei confronti dei cittadini che, giorno dopo giorno, allungano gli elenchi dell’Ufficio di Collocamento, in una città in cui trovare un’occupazione è diventata una missione impossibile.
I partiti tradizionali, invece, non hanno colto questa utile opportunità di dare un aiuto, piccolo ma concreto, ai tanti alessandrini in difficoltà; confermando con questa scelta di non voler rinunciare ad un privilegio che consente loro di distribuire le nomine in cambio di consensi elettorali, con una spesa a totale carico dello Stato. Sì, ricordiamolo, è lo Stato, infatti, e non il Comune a pagare gli scrutatori.
La possibilità di diventare scrutatore così ottenuta, riteniamo sia errata e discriminante, perché, ad essere chiamati, probabilmente saranno soltanto gli iscritti o le persone segnalate da un partito.
A seguito di queste riflessioni, ci domandiamo e vi domandiamo: il miglior andamento possibile delle operazioni elettorali può essere garantito da persone nominate dai partiti stessi?
Il Movimento 5 stelle Alessandria, pertanto, non volendo conformarsi a questa consuetudine ormai consolidata, ha scelto di mettere a disposizione di coloro che lo desiderano e sono in possesso dei seguenti requisiti:
• privi di reddito
• iscritti all’albo degli scrutatori del Comune di Alessandria
• privi di tessere di partito
le nomine dei 29 scrutatori spettanti al proprio gruppo consiliare.
Se il numero di domande sarà superiore al numero sopra indicato, si procederà a compilare una graduatoria tramite estrazione a sorte dei nominativi pervenuti”.