5 Marzo 2014
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Aspal: l’unica certezza è ‘l’estinzione’ della società
Il futuro di Aspal è l’estinzione. Questa, ad oggi, è l’unica certezza nella delicata vicenda della partecipata del Comune di Alessandria. A dettare i tempi della liquidazione è soprattutto la necessità di arrivare a una risoluzione dei rapporti di lavoro. Quello dei dipendenti è infatti il nodo più complicato da sciogliere e il punto su cui continuano a insistere le rappresentanze sindacali. Dopo la protesta della scorsa settimana, Rsa e sindacati martedì sono infatti tornati a sedersi nei banchi della sala consiliare di Palazzo Rosso, questa volta invitati dal Presidente della Commissione Bilancio, Giovanni Barosini. Convocati insieme al liquidatore dell’azienda, l’avvocato Massimo Bianchi e all’assessore alla sostenibilità economica Matteo Ferraris, lavoratori e sindacati hanno ancora una volta lamentato la mancanza di risposte chiare da parte dell’amministrazione. Il sindaco Rita Rossa, fuori città, è stato spiegato in Commissione, martedì non ha preso parte all’incontro e così è toccato nuovamente all’assessore Ferraris ‘parare’ l’amministrazione dalle stilettate arrivate dai banchi della sala consiliare. Anche il nuovo confronto non è riuscito ad allontanare la nube dei licenziamenti dai circa 25 lavoratori in cassa integrazione in deroga. A poche settimane dalla scadenza dell’ammortizzatore sociale non ci sono ancora notizie in merito a una possibile proroga. Dalla Regione, ha spiegato Maura Settimo di Uiltucs, sarebbero anzi arrivate “smentite” in merito a un possibile prolungamento del periodo di cassa integrazione. La fiducia riposta dall’assessore Ferraris nell’annunciato impegno del Governo a potenziare gli strumenti di tutela dei lavoratori, martedì non è quindi bastata ad allentare la tensione. I sindacati, ha spiegato Alvaro Venturino della Funzione Pubblica Cgil, non vogliono semplicemente “tirare la palla avanti”, ma avere chiari gli obiettivi della Giunta. Il continuo rinnovo della cassa integrazione non è quindi la soluzione, soprattutto se su una parte di quegli accordi proprio il Segretario di Uiltucs, Maura Settimo, getta l’ombra dell’illegittimità. “I segretari di categoria sono tra due fuochi” ha chiosato la sindacalista, parlando della cassa in deroga firmata per una parte degli operatori del Sit, il servizio informatico passato al Csi “senza i lavoratori” e ricordando all’assessore le responsabilità patrimoniali in capo ai sindacalisti in caso di ricorso. Un problema segnalato “verbalmente più volte” ha insistito il segretario Uiltucs, facendo riferimento anche al recente incontro tenuto in Prefettura. Prese più volte le distanze dalle parole pronunciate da Maura Settimo, l’assessore Ferraris martedì ha quindi annunciato l’intenzione di avviare un’istruttoria per verificare la situazione. Il quadro della partecipata Aspal, come spiegato anche dal liquidatore, è del resto complesso e ha diverse sfumature. “Spacchettati” i servizi, oggi una parte dei dipendenti è in distacco in Costruire Insieme. Una soluzione che ha però come data di scadenza la fine dell’anno scolastico. L’amministrazione, nella seconda parte dell’anno, vorrebbe infatti trasformare l’azienda speciale nel polo dei servizi culturali della città. Il progetto, però, è ancora “un work in progress“. Da qui, quindi, l’impegno assunto martedì dal Presidente della Commissione Cultura, Renzo Penna, a seguire l’avanzamento del progetto con l’assessore Vittoria Oneto. In Aspal restano poi i lavoratori addetti ai tributi e, in questo clima di incertezza, i sindacati hanno mal digerito il post sulla pagina facebook dell’assessore Marica Barrera, riferito a una prossima variazione degli orari del servizio. I tributi, ha spiegato l’assessore Ferraris, non potranno più essere gestiti da Aspal e l’amministrazione sta quindi definendo gli ultimi dettagli di un bando che “anzichè puntare al massimo risparmio” per l’Ente, ha sottolineato, prevede una clausola per “premiare” il livello di professionalità e qualità di chi andrà a riscuotere i tributi minori. Uno strumento, ha spiegato ancora l’assessore, pensato per non vedere andare deserta la gara e, al contempo, favorire una riqualificazione professionale dei lavoratori, in particolare quelli di Aspal e del Tra. Una soluzione, ha spiegato Cristina Vignolo di Fisascat Cisl, che non piace però ai sindacati, indirizzati verso lo strumento della ‘clausola di salvaguardia’ per blindare i posti di lavoro dei dipendenti. Le risposte dell’assessore martedì hanno ancora una volta lasciato l’amaro in bocca a lavoratori e sindacati che hanno quindi sollecitato un ulteriore incontro, questa volta alla presenza anche del sindaco Rita Rossa.