Autore Redazione
mercoledì
26 Marzo 2014
00:00
Condividi
Politica - Casale Monferrato

Mirella Ruo quinto candidato sindaco a Casale Monferrato

Mirella Ruo quinto candidato sindaco a Casale Monferrato

Mirella Ruo è il quinto cadidato alle prossime amministrative di Casale Monferrato. Appoggiata da Casale Bene Comune, si ripromette di rendere più femminile. La scelta di buttarsi nella sfida elettorale è stata sofferta, ha spiegato Ruo: “una scelta molto combattuta perché presuppone a livello personale un cambiamento della mia vita anche perché per potermi candidare devo andare in pensione e qualora dovessi vincere dovrei dimettermi dalla Cooperativa Senape, realtà che ho visto nascere”. La decsione di candidarsi è arrivata per portare avanti i principi di Casale Bene Comune e cioè “un’idea di città più solidale, diversa, accogliente e più materna. Abbiamo quindi pensato – ha continuato Mirella Ruo – di trasferire questi principi nella lista. Con l’ipotesi di avere Luca Gioanola come sindaco il movimento Casale Bene Comune ha appoggiato la sua candidatura ma visto l’esito delle primarie abbiamo deciso di andare con un nostro candidato.”
Mirella Ruo però parla di una città più materna ma evidentemente la candidatura di Titti Palazzetti non sembrerebbe, a suo avviso, incarnare questo spirito: “io conosco benissimo Titti, siamo amici e abbiamo lavorato spesso assieme, ma l’idea che abbiamo della città è diversa e slegata dagli apparati dei partiti, quelli che, in fin dei conti, l’hanno affidata alla destra”.
Ragionando sulla Casale attuale per Mirella Ruo negli ultimi anni sarebbero stati “troppi errori gli errori commessi. Quelli nei legami con i cittadini oltre all’assenza di politiche per le fasce deboli. Fino a poco tempo fa Casale in provincia era la realtà più vivace, adesso non è più così”.
Tra gli obiettivi concreti di Casale Bene Comune “lo stop al consumo del suolo, il censimento degli immobili sfitti, la rimozione degli edifici non più utilizzabili per ridare spazio al verde. Poi un rapporto con i cittadini e una presenza del sindaco giornaliera insieme a una commissione di saggi che lavori a vantaggio del sindaco a titolo gratuito“. Inoltre un potenziamento del museo con tutta la parte etnografica, un ripotenziamento delle cose belle realizzate in città come Folkermesse e anche il festival Oy, Oy, Oy.

Condividi