2 Aprile 2014
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Cissaca: dall’Osl forse solo 3,5 milioni di euro. Troppo poco per dare respiro alle cooperative del consorzio
Si è surriscaldata negli ultimi minuti la Commissione bilancio di martedì mattina a Palazzo Rosso, incentrata sulla delicata situazione delle cooperative legate al Cissaca, il consorzio dei servizi sociali dell’alessandrino. A infiammare l’aula, con il passare dei minuti sempre più orfana di consiglieri comunali, è stato l’intervento di Corrado Parise della cooperativa “Il Gabbiano”. Gli strali lanciati all’indirizzo dell’amministrazione comunale hanno infatti generato uno scambio di battute al veleno nel ‘post commissione’. Scuro in volto, l’assessore Ferraris ha mal digerito l’accusa di non dare la ‘giusta’ priorità al Cissaca quando “c’è da mettere mano al portafoglio”. Un dardo scoccato verso il “bersaglio sbagliato” ha chiosato l’assessore, che ha invitato Parise “a non confondere le mele con le pere” e a considerare i “salti mortali” fatti dall’attuale amministrazione per trasferire 3,9 milioni di euro al Cissaca. Una somma racimolata nonostante i vincoli del dissesto e l’impossibilità di ricorrere ad anticipazioni di tesoreria, ha puntualizzato Ferraris. Quasi 4 milioni di euro che hanno sì permesso di coprire la quota annuale dovuta da Palazzo Rosso nel 2012, più una piccola parte del 2013, ma ancora insufficienti a dare respiro al consorzio e, a cascata, a tutti i fornitori. Soffocate dai 4,7 milioni di euro di crediti attesi dal Cissaca, anche le cooperative scontano il buco di 8.2 milioni di euro nelle casse del consorzio. Un credito dalle radici antiche, ha ricordato martedì la Direttrice del Cissaca Laura Mussano e oggi di competenza dell’Organismo Straordinario di liquidazione. Con la Regione impegnata a trasferire mensilmente le somme pregresse e con i pagamenti di Palazzo Rosso fermi al recente versamento di 690.000 euro,ha spiegato il Presidente del Cissaca Mauro Buzzi, l’unica novità rispetto alla commissione di qualche settimana fa è proprio il recente confronto informale avuto con l’Organismo straordinario di liquidazione. Un colloquio servito al Cissaca per farsi un’idea di quella che potrebbe essere la proposta dell’Osl per chiudere la partita con il consorzio. Fatti i conti, il Presidente ha ipotizzato una transazione sui 3,5 milioni di euro. Una cifra ben lontana dagli oltre 8 milioni di euro attesi e “difficilmente accettabile”. La transazione con l’Osl creerebbe infatti un pesante disavanzo da ripartire tra gli altri Comuni soci del consorzio e secondo il Presidente Buzzi potrebbe anche esporre gli amministratori del Cissaca a eventuali responsabilità erariali. Il consorzio è del resto un ente pubblico che, oltretutto, fornisce servizi estremamente delicati. Prestazioni che le varie cooperative hanno continuato a fornire “nonostante tutto”, hanno rimarcato martedì in commissione anche Sabino Di Donna dell’Aias e Valentino Balestrero di Azimut.”Vive grazie al meccanismo di solidarietà” scattato tra i soci, ha chiosato Balestrero, le cooperative martedì hanno nuovamente sollecitato risposte. Tenute a mandare avanti i servizi e a mantenere le strutture con pagamenti che arrivano con 750 o anche 952 giorni di ritardo, le cooperative hanno pungolato l’amministrazione comunale “a tirarsi su le maniche”. “Impegnarsi a dare priorità ai servizi ad alta intensità di lavoro non basta”, hanno chiosato, invitando l’esecutivo di Palazzo Rosso a tenere “nella giusta considerazione” anche i lavoratori delle cooperative. “Ormai non è più una questione finanziaria, ma di giustizia” ha tuonato Parise – i nostri lavoratori hanno una bocca come i dipendenti diretti del Cissaca o quelli di Amiu”.