5 Settembre 2018
01:26
Il comune di Novi compatto con i lavoratori dell’Ilva
NOVI LIGURE – Il Consiglio Comunale di Novi Ligure si impegnerà per tutelare i livelli occupazionali dello stabilimento Ilva della città. Lo ha deciso nella seduta di lunedì dedicata al futuro del complesso siderurgico a fronte della situazione di incertezza in cui versa. Solo a Novi sono 755 le persone occupate oltre a tutto l’indotto e per questo il Comune ha garantito il massimo sforzo per evitare qualsiasi ipotesi di chiusura dello stabilimento di Novi.
Il Sindaco di Novi, Rocchino Muliere, sottolineando l’importanza del futuro del gruppo, in vista anche della scadenza della proroga di tre mesi dell’amministrazione straordinaria ha spiegato: «Il 15 settembre, in ogni caso, non ci saranno più risorse per gestire il gruppo, quindi è necessario quanto urgente farsi sentire. L’attenzione, è evidente, è concentrata su Taranto, ma deve essere chiaro che il gruppo è costituito anche dagli stabilimenti di Novi, Genova, Racconigi e altre situazioni; anche perché solo il nostro conta 755 dipendenti, più l’indotto, quindi ha notevole importanza. Il Ministro ha convocato per il 5 settembre un incontro al Ministero tra le parti, ovvero Arcelor Mittal e i sindacati, alla presenza ovviamente del governo, anche per trovare un accordo sui livelli occupazionali. Quindi si aprono tre possibili scenari: trovare un accordo tra Arcelor Mittal e il gruppo, sia a livello ambientale che occupazionale; annullare la gara e ribandirla, che comporterebbe un notevole allungamento dei tempi; infine, l’ultima opzione sarebbe quella di ripartire dalle offerte iniziali. Inoltre, le organizzazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero per l’11 settembre, di tutto il gruppo Ilva. A mio avviso, e anche per molti altri, sarebbe auspicabile la prima possibilità, trovando un accordo nei tempi più brevi possibili».
L’Assise cittadina ha poi votato all’unanimità l’ordine del giorno relativo, elaborato in accordo tra i Gruppi Consiliari Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, esprimendo preoccupazione per l’attuale situazione del Gruppo e per il futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento di Novi Ligure e auspicando una rapida risoluzione della trattativa che garantisca la sostenibilità degli attuali livelli occupazionali, nel rispetto dell’ambiente e della salute.