24 Aprile 2014
00:00
Nuove feste in vista e torna la battaglia contro le aperture straordinarie
Alcuni grandi esercizi commerciali hanno tenuto aperto a Pasquetta e potrebbero farlo farlo anche il primo maggio. Per questo motivo i sindacati e alcune forze politiche si stanno muovendo per invitare i cittadini a non ignorare il problema. Non è solo una questione sindacale ma una vera e propria battaglia di principio. “Purtroppo – ha spiegato Mario Galati, Filcams Cgil – c’è poca attenzione rispetto a questo problema. Per noi è assurdo non festeggiare neanche il primo maggio. In passato abbiamo organizzato varie iniziative e cercato la solidarietà della cittadinanza per far capire che queste aperture non creano alcun posto di lavoro. L’unico risultato è la produzione di precarietà su precarietà senza la produzione di occupazione.”
Sulle aperture del primo maggio e le conseguenti scelte dei grandi centri i verdetti arriveranno in questi giorni, intanto la Filcams Cgil ha invitato “i lavoratori, quelli che possono farlo, a restare a casa. Per coloro che invece hanno firmato i nuovi contratti il lavoro anche nei festivi e nelle domeniche sarà purtroppo inevitabile accettare le condizioni dettate dall’azienda, ma occorre che i cittadini ci diano una mano”.
Su questo argomento intanto si è mosso anche il Movimento 5 Stelle del Piemonte, contrario alle aperture straordinarie: “in questo modo – sostenghono gli esponenti del movimento – si è di fatto provocata la chiusura di migliaia di piccole attività commerciali (soprattutto nei centri storici delle città) e si stimano in circa 250mila le saracinesche abbassate in Italia nel solo 2013. Queste liberalizzazioni, quindi, non hanno giovato al comparto, ma solamente alle grandi multinazionali che gestiscono i vari centri commerciali e outlet. I piccoli e medi imprenditori soffrono assieme ai loro lavoratori. Gli addetti alle vendite denunciano ormai in tutti i modi il loro sfruttamento, parlando di “terrore psicologico, ricatti e licenziamenti”. Il MoVimento 5 Stelle quindi, in attesa che la proposta di legge avanzata a Roma contro queste aperture venga discussa e approvata dal Parlamento, ha chiesto “ai cittadini di rispettare il Primo Maggio e la Festa dei Lavoratori evitando di recarsi nei centri commerciali, e di passare la giornata con i propri cari o come meglio credono. Per fare la spesa c’è tutto il tempo durante la settimana, basta solo un minimo di organizzazione: meglio sfruttare queste giornate di festa per ammirare le bellezze paesaggistiche e culturali che la nostra Regione sa offrire in abbondanza. Diventiamo i primi turisti del Piemonte e, in questo modo, diamo un impulso alla nostra economia e la possibilità a migliaia di lavoratori di godersi le meritate giornate festive”.