2 Ottobre 2018
19:24
Ottria su rilocalizzazioni: “Nessuna nuova perizia da fare”
PROVINCIA – I cittadini delle zone inondabili di Alessandria che chiedono la rilocalizzazione non dovranno presentare ulteriori perizie rispetto a quelle già fatte. Lo ha comunicato il consigliere regionale di Liberi e Uguali Walter Ottria che, in una interrogazione urgente in Consiglio Regionale, ha chiesto alla Giunta Chiamparino di fare chiarezza su un argomento che coinvolge 21 famiglie e 22 aziende dell’alessandrino.
“Si eviteranno almeno ulteriori spese e lungaggini alle famiglie che da troppo tempo attendono notizie certe. Le procedure amministrative per le ricollocazioni rimangono tutte in piedi” ha sottolineato l’esponente di centrosinistra che ha voluto vederci chiaro dopo le notizie emerse la scorsa settimana, in occasione dell’incontro tra i rappresentanti del Comitato Oltre Il Fango e l’assessore alla Protezione Civile Paolo Borasio.
Grazie alle sollecitazioni di Ottria, inoltre, l’assessore regionale Alberto Valmaggia ha chiarito alcuni aspetti sul cambio di provenienza dei rimborsi, non più dalla delibera di giunta regionale ma direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“La Regione Piemonte nel dicembre del 2017 ha reso più semplice la procedura, in seguito ad un perdurante silenzio di molti Enti Locali; lo ha fatto attraverso la delibera di Giunta n. 31-6223 che è stata finanziata con 1 milione e 400 mila euro nell’ultimo bilancio, su richiesta del sottoscritto” ha evidenziato Walter Ottria -; tale DGR, contrariamente a quanto pubblicato nei giorni scorsi, non è stata revocata e richiede ai Comuni in cui sono presenti edifici alluvionabili da ricollocare di raccogliere la documentazione dei privati e inviarla alla Regione”.
Ma qualcosa è andato storto, come ha sottolineato l’Assessore nella sua risposta: “la procedura della DGR prevede che l’Amministrazione comunale presenti la proposta di rilocalizzazione dei singoli edifici, contenenti una stima di massima della spesa per il contributo di rilocalizzazione e delle spese connesse, nonché il relativo cronoprogramma, mentre il Comune di Alessandria aveva provveduto ad inviare esclusivamente la domanda del proprietario, la perizia asseverata e la scheda di consistenza edilizia, documenti pertanto non sufficiente all’avvio del procedimento”.
“Per questi motivi – prosegue la Giunta – la procedura prevista dalla delibera di giunta regionale numero 31 del 2017 per Alessandria non risulta al momento applicabile e si procederà ad utilizzare la procedura prevista decisa dal Consiglio dei Ministri il 6 settembre scorso che mette a disposizione, per tutto il Piemonte, una cifra di circa 13 milioni di euro”.
“Per fare ciò – ha commentato Ottria – i cittadini interessati non dovranno però presentare ulteriori perizie rispetto a quelle già redatte e presentate. Mi preme sottolineare come lo scopo della mia interrogazione sia raggiunto: si è fatta finalmente chiarezza sulle procedure da seguire e sui fondi a disposizione: ora non resta che procedere con gli adempimenti previsti per mettere finalmente in sicurezza queste famiglie”.