28 Maggio 2014
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Amag prepara il terreno per entrare nella filiera dei rifiuti
Determinata ad affrontare da sola la prossima gara del gas, la partecipata Amag sta preparando il terreno anche per entrare nel mondo dei rifiuti. Il progetto della multiutility, hanno spiegato il presidente Stefano De Capitani e l’amministratore delegato Mauro Bressan, martedì in trasferta a Palazzo Rosso per la commissione bilancio, da alcuni giorni è oggetto di una minuziosa analisi giuridica ed economico-finanziaria. Amag è stata chiamata a vestire i panni di capofila della nuova architettura aziendale e dovrà sostenere finanziariamente il progetto per la creazione delle new.co specializzate nelle singole attività. Nonostante le difficoltà, hanno aggiunto presidente e ad, il livello di indebitamento della società è inferiore alla media di altre aziende simili (0.3 rispetto a un parametro che oscilla tra 1 e 1.5 ha spiegato De Capitani) e la capacità di autofinanziarsi di Amag “è molto concreta”. L’azienda è pronta quindi a fare la sua offerta per acquisire l’ormai fallita Amiu e ad aprire un tavolo congiunto con l’altra partecipata, Aral. Obiettivo dei vertici di Amag, hanno spiegato, è quello di “accrescere il valore” dell’azienda e non di “appesantirla”. Le prospettive sulla multiutility, ha aggiunto De Capitani, sono però “confortanti” e, secondo una prima analisi, il progetto potrebbe rafforzare la struttura finanziaria complessiva del gruppo e coinvolgere “meglio e di più” i Comuni soci. Parola d’ordine, in questo momento, rimane comunque “prudenza”. Amag sta uscendo da un periodo “difficile”. L’azienda sta portando avanti un progetto di risanamento interno per creare delle solide fondamenta. “Non ci appartiene la filosofia del buttare il cuore al di là dell’ostacolo, senza guardare a una solidità del presente” ha chiosato De Capitani. Proprio in questi giorni la società sta infatti definendo gli ultimi dettagli del piano finanziario per i prossimi 5 anni e la priorità, ha chiosato l’ad Mauro Bressan rimane quella di mettere “ordine” tra crediti e debiti e “garantire tutti i soci, indipendentemente da chi amministrerà l’azienda”. Pronta a far scattare “la funzione ramazza”, Amag sta quindi preparando una gara d’appalto per il recupero crediti e si appresta a schierare in campo anche i 12 ex dipendenti del Tra, assunti part-time per sei mesi per rimettere in piedi il servizio di lettura degli 8000 contatori del gas e dei circa 5000 dell’acqua. Una riorganizzazione, ha aggiunto l’ad, finalizzata anche a far recuperare credibilità all’azienda così da ottenere finanziamenti a medio-lungo periodo dalle banche. “Stiamo lavorando per creare delle solide fondamenta – ha concluso il presidente De Capitani – Se, come pensiamo, ci saranno tutte le condizioni, allora sarà interessante per la città, e per l’intero territorio, occuparsi anche della filiera dei rifiuti”.